Briatore: 'Ferrari? Da 15 anni dicono 'l'anno prossimo', Sainz più forte di Leclerc'

Briatore: 'Ferrari? Da 15 anni dicono 'l'anno prossimo', Sainz più forte di Leclerc'
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Torna allo scoperto Flavio Briatore e lo fa parlando ai microfoni de Il Riformista, soffermandosi sul campionato del mondo di Formula 1 2023 e sulla Ferrari. La Rossa ha iniziato in maniera disastrosa il torneo, e il divario dalla RedBull appare già incolmabile.

Anche durante l'ultimo Gp a Miami, Leclerc non ha di certo brillato, a differenza invece di Verstappen e Perez che hanno dominato la gara dall'inizio alla fine: “Quindici anni di ‘sarà per l’anno prossimo’ non esiste, non sta in piedi – dice Briatore riferendosi alla Ferrari - sono molto indietro, l’auto ha innumerevoli problemi a partire dai consumi e Charles Leclerc, come abbiamo visto anche a Miami, non è competitivo, al contrario del suo compagno di scuderia Carlos Sainz. Lui si è difeso molto bene”.

E su Vasseur: “E' al momento un uomo solo, che sta provando a ricostruire il proprio team tecnico, senza però perdere gli ingegneri che già ha”. Un campionato di Formula 1 che sembrerebbe quindi già deciso: “Max Verstappen ha forza e stile, il mondiale è già suo. La Red Bull sta facendo un campionato a parte, va forte perché lavorano meglio insieme, e hanno l’unico vero genio che è Adrian Newey”.

Sul suo pupillo Fernando Alonso, Briatore parla de: “la vera sorpresa di questo mondiale”, aggiungendo che “l’Aston Martin, una squadra che fino allo scorso anno non era competitiva. Poi hanno fatto razzia dei numeri due di Red Bull e Mercedes investendo pesantemente nella tecnologia e nella factory per oltre venti milioni. Per queste ragioni ho spinto Fernando a entrare in Aston Martin, che adesso dopo quattro gran premi è seconda sopra anche alla Ferrari. Aston ha fatto bene nell’ultima tappa a Miami nonostante non sia proprio un circuito che si adatta bene alla macchina, ma se non succede nessun imprevisto il mondiale è già scritto. Anche se alcuni circuiti come Monte Carlo possono essere sempre una grande sorpresa”.

A differenza di molti puristi, Flavio Briatore si dice d'accordo con la nuova formula “spettacolo” della Formula 1 voluta da Domenicali: “La mattina ti alzi dal letto se hai un obiettivo, e se prima il venerdì i piloti uscivano in pista solo per dare indicazioni alla squadra, ora escono per fare punti. Poi se si aggiungono le qualifiche knock out, per gli spettatori e le tv è tutto molto più interessante. Tutti sono portati a vedere un giorno in più di F1 che prima era solo per gli addetti ai lavori. L’idea di Domenicali, che è un amico che conosco da trent’anni, è geniale. Siamo qui per correre non per fare turismo, e per correre servono gli obiettivi”.

Chiusura dedicata a Monza, che rischia di perdere la Formula 1 dal 2026: “il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non sta dando una mano, ma due, per investire nell’ammodernamento di un circuito in cui è diventato difficile lavorare. Non si è investito molto negli ultimi anni e si sente il gap con i nuovi autodromi della F1. Monza è molto attrattiva per gli sponsor, è vicino a Milano”.