Boom di furti di cavi di ricarica Tesla: non si bloccano all'auto

Boom di furti di cavi di ricarica Tesla: non si bloccano all'auto
di

Anche se non avete mai visto una Tesla dal vivo, probabilmente sapete come la società di Elon Musk abbia un metodo per tenere il cavo di ricarica saldo nella sua posizione, mentre la vettura fa il carico di energia. Mentre l’auto è bloccata è impossibile staccarlo, potrebbe però esserci un clamoroso problema...

L’allarme arriva da Amsterdam, dove si sono moltiplicati i casi di furto relativi a cavi di ricarica Tesla. Nel solo distretto meridionale della città sono stati denunciati 21 furti identici, tra il 20 novembre e il 4 dicembre 2020, tutti relativi a cavi di ricarica Tesla. Sotto i riflettori dell’accusa è finito subito il freddo, che in Europa centrale sta colpendo forte vari Stati.

Sembrerebbe infatti che le temperature glaciali non facciano scattare a dovere il meccanismo che blocca il cavo nella sua sede, staccarlo diventa dunque un gioco da ragazzi mentre il proprietario è assente. Ma cosa spinge un criminale al furto di un cavo di ricarica? Beh un cavo di Tipo 2, utile a ricaricare presso le colonnine pubbliche in Europa, costa nuovo circa 300 euro.

Sul mercato dell’usato, dove probabilmente finiscono anche i cavi rubati, i prezzi possono essere dimezzati, 150 euro moltiplicati per decine di cavi però possono rappresentare un ottimo guadagno. Il numero maggiore di casi riguarda la Model 3, anche perché è la Tesla più diffusa al mondo, anche altri modelli però non sono esenti. Il freddo del resto non è la prima volta che fa lo sgambetto a Elon Musk, in passato ha causato anche malfunzionamenti a porte e finestrini... Sappiamo bene inoltre come il freddo possa anche diminuire l’autonomia.