Ci siamo, il BMW iNext verrà presentato fra una settimana

Ci siamo, il BMW iNext verrà presentato fra una settimana
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L'atteso BMW iNext sta finalmente per mostrarsi al pubblico. La versione definitiva del veicolo concept semi-autonomo e dall'architettura versatile verrà dato in pasto agli automobilisti di tutto il mondo il prossimo 11 novembre 2020.

In tale data la casa automobilistica tedesca terrà un evento di ampia portata, attraverso il quale non si concentreranno soltanto sul SUV elettrico, ma anche sulla loro idea inerente il futuro della mobilità, dove per l'appunto l'iNext ne rappresenterà il primo prodotto da parte del Gruppo BMW.

Sono già parecchi mesi che vengono avvistati dei prototipi di iNext in giro per le strade pubbliche o tra i ghiacci di località svedesi, ma adesso le voci di corridoio che parlavano di un debutto entro il 2021 si fanno improvvisamente molto più credibili. In quanto a dimensioni il SUV si attesterà intorno a quelle della X5, ma BMW ha affermato che porterà in strada il "Project i 2.0" col quale il brand volterà pagina provando a innovare fortemente il settore con "tecnologia al top".

La iNext verrà prodotta presso lo stabilimento proprietario di Dingolfing, in Germania, e sarà la prima a utilizzare una piattaforma completamente nuova, capace di dare le fondamenta sia a elettriche che ibride plug-in e persino a vetture con motore a combustione interna. Insomma, è estremamente probabile che l'architettura muoverà la prossima generazione di Serie 3.

Riguardo i numeri, finora si è parlato di tre differenti output: 311, 529 e 617 cavalli di potenza. Ovviamente l'autonomia varierà in base al modello, ma si stimano circa 600 chilometri di autonomia per singola carica in ciclo WLTP.

Avviandoci a concludere vogliamo rimandarvi ad altre due vetture future del produttore di Monaco di Baviera. La prima è la misteriosa BMW "Project Rockstar": in realtà potrebbe trattarsi della prossima X8 M da 760 cavalli. Più vicina a livello temporale la nuova e polarizzante BMW M4, sulla cui griglia si è di recente espresso anche Chris Harris di Top Gear:"Ma che diavolo hanno combinato?"