La benzina rischia di toccare i 2,50 euro al litro: +7 centesimi in 7 giorni

La benzina rischia di toccare i 2,50 euro al litro: +7 centesimi in 7 giorni
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Senza il taglio delle accise deciso dal Governo Draghi, iniziato ufficialmente lo scorso 22 marzo 2022, la benzina rischia di costare 2,50 euro al litro. La colpa è questa volta è dei costi di raffinazione, cresciuti vertiginosamente negli ultimi anni.

Inizialmente il taglio delle accise voluto dal Governo per calmierare temporaneamente i prezzi sarebbe dovuto durare solo un mese, ora rischiamo di portarcelo dietro per tutta l'estate - e per estrema necessità. Grazie alla decisione del Governo infatti, un litro di benzina o di gasolio costa all'incirca 30,5 centesimi di euro in meno rispetto al prezzo "reale", un taglio possibile grazie all'extra gettito IVA dovuto ai prezzi maggiorati.

La speranza è che il taglio possa davvero durare tutta l'estate perché altrimenti il prezzo della benzina potrebbe tranquillamente tornare attorno ai 2,50 euro/litro alla pompa. Una situazione disastrosa che si deve sostanzialmente ai margini di chi trasforma il greggio in carburante. Negli ultimi anni siamo passati da 5-10 dollari al barile ai 60 dollari di oggi, almeno secondo i dati del The Economist.

Anche ora che il taglio delle accise è attivo, comunque abbiamo sfondato la soglia dei 2 euro, con una crescita di 7 centesimi di euro in una sola settimana - la seconda di giugno 2022. Secondo la federazione dei gestori degli impianti di carburante la situazione sarebbe fuori controllo, con il taglio delle accise letteralmente divorato nel giro di circa 70 giorni. Una situazione per la quale si invoca addirittura il prezzo amministrato dei carburanti, cosa a cui diversi Paesi europei stanno pensando - Germania compresa.

Per comprendere meglio l'entità della crisi vi basti pensare che nel 2008, quando c'è stato un altro periodo di crisi, la benzina è arrivata a costare 1,40 euro/litro, che con l'inflazione attuale equivarrebbe a 1,70 euro/litro. Oggi senza taglio delle accise saremmo a 2,40 euro al litro.

Nel frattempo anche negli USA non se la passano poi tanto bene: un gallone di benzina ha superato i 6 dollari.