La benzina a 2,50 euro al litro è una truffa ai cittadini: parla il Ministro Cingolani

La benzina a 2,50 euro al litro è una truffa ai cittadini: parla il Ministro Cingolani
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In questo mese di marzo 2022 l'Italia sta vivendo una bufera per quanto riguarda i carburanti, con prezzi alla pompa fuori controllo. Solitamente si tende a dare la colpa degli attuali aumenti alla guerra in Ucraina, al prezzo del petrolio in ascesa, ma è davvero così? I 2,50 euro/litro della benzina sono giustificati?

Ha parlato della situazione il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, lanciando parole dure in merito ai rincari. Secondo Cingolani l'attuale salita dei prezzi non sarebbe in alcun modo giustificata: "Questa crescita dei prezzi non è correlata alla realtà dei fatti, è solo una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi. È una colossale truffa a spese di imprese e cittadini".

Di certo qualche errore l'Italia lo ha fatto sul fronte energetico, sembra però che nulla giustifichi il prezzo della benzina a 2,50 euro/litro se non oltre (con il diesel che ha addirittura superato la benzina in alcune aree). Di sicuro pesano le accise più alte d'Europa sul diesel, le seconde più alte sulla benzina, le tasse però gravavano anche prima dei rincari, la salita del prezzo dipende adesso dai marchi distributori.

Pensando al gas, Cingolani ha paventato un tetto massimo per il suo prezzo, in modo da non affossare il mercato: "Potremmo discutere di una cifra di 80 euro megawatt/ora", che rappresenta comunque il doppio rispetto a un anno fa. È chiaro in ogni caso che ora bisogna spingere sulle fonti rinnovabili: "Rispetto ad altri Paesi UE non abbiamo diversificato, ci siamo fermati a gas e pochissime rinnovabili". I prossimi anni saranno dunque fondamentali per l'indipendenza energetica dell'Europa, un tallone d'Achille reso ancora più acuto dalla crisi di Russia e Ucraina.