Le batterie LFP di Tesla dopo 9.000 km: si degradano prima?

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Le batterie delle auto Tesla sono tutte uguali? In realtà no. Non parliamo ovviamente solo della capacità ma anche della tecnologia. Se le versioni Long Range montano tradizionali batterie agli ioni di litio, le Standard Range presentano delle più economiche LFP, litio-ferro-fosfato. Queste batterie si degradano più velocemente?

Di batterie LFP si parla ormai da più di un anno, da quando Tesla ha iniziato a utilizzarle nel suo impianto cinese di Shanghai. Queste stesse vetture sono state poi esportate in Europa e in USA, dove sono iniziati i primi problemi. Queste batterie LFP (ecco come sono fatte le batterie LFP di Tesla) infatti sembrano patire il freddo più delle tradizionali, perdendo più capacità del previsto.

Ora sorge un nuovo dubbio: si degradano più facilmente? Una domanda legittima, visto che si tratta proprio di due tecnologie differenti. Le celle a ioni di litio preferiscono esser ricaricate fino all'80% per l'uso quotidiano, al 100% solo in caso di necessità, le LFP invece possono essere ricaricate sempre fino al 100%, è ciò che raccomanda Tesla nel manuale. Arriviamo così alla perdita di capacità: il canale YouTube ChargeGo afferma che dopo 9.300 km la batteria LFP testata conserva ancora il 100% di capacità, dunque non ha subito alcuna perdita.

I 407 km disponibili in estate sono diventati 399 km in inverno, a causa delle temperature però è normale, anzi, possiamo vedere come la perdita sia stata anche ridotta. A fronte di questo, il proprietario della Model 3 in questione consiglia assolutamente le batterie LFP, che sembrano essere affidabili quanto (se non di più) le batterie agli ioni di litio, anche se bisognerebbe vedere dopo 100.000 km di utilizzo.