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Sta diventando sempre più difficile per le persone riuscire ad acquistare un'auto nuova, di conseguenza la maggior parte si accontenta di un usato o eventualmente di una vettura economica entry level.
E' questo quanto certificato da BNP Paribas, noto istituto di credito tedesco (fra le maggiori per quanto riguarda i finanziamenti delle vetture), che ha scattato una fotografia del mercato auto europeo, sottolineando come appunto i cittadini del Vecchio Continente stiano registrando sempre più difficoltà nell'acquistare una vettura nuova di zecca.
Attraverso un'intervista condotta su 17mila persone, è emerso un quadro preoccupante, come ad esempio il fatto che per il 20% dei consumatori l'auto è ormai "appannaggio dei più ricchi". Parole su cui c'è poco da dire tenendo conto che in Italia il prezzo medio di un'auto nuova è di ben 26mila euro, in costante aumento in particolare dal covid.
Solamente il 13% si dice invece convinto che possedere un'auto sia "finanziariamente fattibile per tutti". Di conseguenza aumentano le persone che si affidano all'usato, ma anche in questo caso non è tutto rose e fiori visto che i prezzi stanno aumentando anche per le vetture di “seconda mano”.
In ogni caso il 77% dei clienti dell'usato si è detto "soddisfatto" del prezzo di acquisto del proprio veicolo, contro il 57% di quello per il nuovo. BNP Paribas ha quindi rivolto una domanda cruciale agli intervistati: “Saresti disposto a non possedere mai più un'auto?” e il 14% dei tedeschi ha risposto "sì, assolutamente" mentre il 17% "sì, probabilmente", numeri che forse fino a pochi anni fa sarebbero stati ben più bassi.
In Italia sarebbe fattibile lasciare l'auto in favore dei mezzi pubblici? A Milano e Roma non sarebbe così semplice viverci, alla luce anche dell'aumento dei costi dei mezzi pubblici, di conseguenza dire addio alla propria quattro ruote appare una scelta molto complicata ora come ora.
Infine, per quanto riguarda la domanda: "Hai paura di non poter comprare un'auto in futuro?", la media dei “sì” è stata di circa il 60%, un dato che testimonia la crisi del momento. Resta da capire se tale scenario verrà preso in considerazione in futuro dagli automobilisti, che si lamentano sempre più dei prezzi troppo cari delle vetture, e i dati di vendita del 2022 potrebbero rappresentare già un primo campanello d'allarme.
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