Auto senza pilota: più le conosci meno le temi, dice uno studio

Auto senza pilota: più le conosci meno le temi, dice uno studio
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Mentre stiamo assistendo al progressivo debutto di tecnologie di guida assistita sempre più avanzate, la guida autonoma di Livello 4 non è ancora fra noi. Ci vorrà ancora del tempo, nonostante tutti i big player stiano investendo miliardi di euro su questo fronte. Così ci sta che lo scetticismo sia ancora alto, ma ha senso averne paura?

Gli americani tendono a non fidarsi ancora pienamente delle auto senza pilota. In alcuni casi ne fanno un discorso puramente romantico: guidare è oggettivamente bello, per molti è una valvola di sfogo, e l'idea di affidare questo compito ad un computer non fa impazzire proprio tutti.

Per altri invece il problema è la fifa nera. «Non voglio essere scorrazzato da un computer», aveva detto niente poco di meno che Donald Trump a marzo del 2019. «Te lo immagini? Sei seduto nel vano passeggeri e all'improvviso inizia a muoversi a zigzag e te non puoi fermare la f****ta macchina?!».

Quella di Trump è una paura condivisa da un gran numero di persone, ma una nuova ricerca svela un interessante risvolto sulle auto a guida autonoma: tendenzialmente le persone che approfondiscono la materia, prendendosi il tempo di capire come funziona e su quali tecnologie si basa, sono anche le persone con i livelli di diffidenza nei confronti delle driverless più bassi.

Lo studio condotto da Automated Veichle Education ha coinvolto 1200 persone. Il 48% dice di non voler mai mettere piede su un taxi o su un veicolo in condivisione guidato dall'IA. Un 20% si azzarda a dire che le auto senza pilota non saranno mai sicure. Il 18% dice invece che sarebbe più che felice di mettersi in lista per essere tra le prime persone a provare un servizio di robot taxi.

Il dato interessante è che questa diffidenza sembra essere innata: la stragrande maggioranza degli intervistati, ad esempio, non era a conoscenza dei tragici incidenti che hanno visto coinvolti uno dei primi veicoli senza pilota in fase di testing — come l'incidente mortale causato da un veicolo sperimentale di Uber. Mentre chi conosceva questi casi e, più in generale, aveva una conoscenza più approfondita sulla materia, tendeva anche a fidarsi più delle driverless.