Quali sono le auto con i nomi più brutti di sempre? Si va dalla lattuga agli escrementi...

Quali sono le auto con i nomi più brutti di sempre? Si va dalla lattuga agli escrementi...
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Già conosciamo le 10 auto più brutte della storia, ma non per forza sono anche quelle con i nomi peggiori. La Nissan S-Cargo magari concorre per entrambi i titoli, ricordando le lumache, ma c’è sicuramente di peggio: vediamo quindi le automobili con i nomi più brutti di sempre.

Iniziamo con leggerezza grazie alla Mitsubishi Minica Lettuce, ovvero la Mitsubishi Minica Lattuga. Questa kei-car giapponese prodotta dal 1962 al 2011 aveva un solo obiettivo: essere compatta e pratica per girare tra le città del Sol Levante con estrema agilità, trovando sempre parcheggio senza problemi. Rispetto alle cinque generazioni precedenti, con nomi decisamente più sensati che richiamavano anche all’economicità del veicolo, si trattò di un importante passo indietro anche nel design: era, infatti, il primo modello con una porta a destra e due a sinistra.

In Giappone amano anche le offese gratuite, a quanto pare: Subaru dal 1977 al 1994 produsse la BRAT, sigla che sta per Bi-drive Recreational All terrain Transporter ma che in Occidente significa “moccioso”. Proprio alla luce di questo bizzarro inconveniente, nei Paesi anglofoni (eccetto per gli Stati Uniti, chissà come mai) arrivò con altri nomi: nel Regno Unito la Subaru BRAT era nota come 284, mentre in Australia era la Subaru Brumby. Altrove, invece, veniva chiamata Shifter, MV, Targa e MPV.

Da oriente arriva anche una piccola automobile che a qualcuno ricorderà un film di Hayao Miyazaki, mentre ad altri suonerà molto male, specie se si mastica un minimo di spagnolo: la kei-car Mazda LaPuta lanciata nel 1999 non ebbe molto successo nei Paesi iberici, sebbene l’intenzione originale fosse invece un tributo all’isola volante narrata ne I Viaggi di Gulliver.

Ci spostiamo in Italia per un’automobile dal nome che all’estero non piace affatto: la Ferrari LaFerrari. È facile capire perché: nonostante sotto il telaio si nasconda un V12 da 6,3 litri e sia tra le vetture più incredibili del Cavallino Rampante, la ridondanza del nome non è molto gradita.

Infine, non si può lasciare sfuggire la gamma di automobili elettriche Audi e-tron. Il programma di sviluppo della mobilità elettrica presso il costruttore tedesco sta procedendo da anni con questo nome, ma in Francia i più piccoli si faranno certamente grosse risate sentendolo. Sapete perché? È molto semplice: étron significa escremento.