
Auto, forte calo per il mercato Europeo: -7,4%, ma cresce il green
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Non parte col piede giusto il 2020 del mercato delle automobili europeo. L'Associazione Costruttori Europei ha infatti annunciato un calo del 7,4% delle immatricolazioni, che a gennaio si sono fermate a quota 1.135.116 unità, un dato che tocca anche il gruppo FCA che ha registrato 64.148 veicoli immatricolati, il 6,7% in meno rispetto al 2019.
FCA ha però registrato un risultati migliore rispetto a quello del mercato, con leggeri aumenti per i marchi Fiat e Lancia, in crescita rispettivamente dello 0,3 e 0,1%. Il primo ha riportato 47.200 immatricolazioni, che gli hanno consentito di ottenere una quota del 4,2% a Gennaio, in crescita rispetto al 3,9% dello scorso anno. Panda e 500 si confermano le vetture leader nel segmento A con una crescita del 5,6%. Per la Panda si è trattato del miglior mese di sempre dal lancio, con 16.900 immatricolazioni ed una quota del 20,45%.
Alfa Romeo invece ha immatricolato 3.400 vetture con una quota dello 0,3%. Positivo in Italia anche l'andamento della Giulia, che resta la preferita nel segmento D, mentre a Gennaio sono state registrate 10.800 Jeep.
Ottimo mese anche per Lancia, con 6.250 immatricolazioni ed una quota dello 0,6%, grazie soprattutto alla Ypsilon che anche a Gennaio è tra le vetture più vendute in Italia nonchè leader del segmento B.
Interessante anche il rapporto del Centro Studi Promotor sulle vendite delle automobili green. "In primo luogo a gennaio si paga la forzatura fatta a dicembre per smaltire scorte di auto che non sarebbe più stato possibile vendere nel 2020 per il nuovo giro di vite sui livelli di emissioni. Pesa ancora la demonizzazione del diesel che determina un crescente interesse per le alimentazioni alternative a cui non corrisponde un'offerta di auto elettriche coerente con la capacità di spesa della massa degli automobilisti e una situazione delle infrastrutture per la ricarica delle batterie ancora molto lontana dagli standard minimi" afferma il presidente Gian Primo Quagliano all'ANSA, secondo cui la conseguenza è "una crescita in termini percentuali, ma non in valori assoluti delle immatricolazioni di vetture elettriche accompagnata dalla richiesta di incentivi pesanti ma non ci sono in questo momento in Europa le condizioni perchè queste possano essere accolte. Il quadro economico è in rallentamento e l'influenza da Coronavirus potrebbe penalizzare fortemente anche gli acquisti di automobili".
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