Le auto elettriche crescono, ma le colonnine non sono abbastanza

Le auto elettriche crescono, ma le colonnine non sono abbastanza
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Tutti i produttori di auto si stanno impegnando nell'elettrificare la propria gamma di veicoli, e da questo punto di vista i progressi sono notevoli. Fino a due anni fa i modelli a zero emissioni si contavano sulle dita di una mano, mentre nei prossimi mesi la scelta sarà davvero molto ampia.

Ovviamente questo è dipeso anche dai consumatori, che sempre di più preferiscono buttarsi su una macchina a batteria rispetto ad una vettura tradizionale, ma in molti casi i consumatori non sono in grado di fare questo importante passo per via dell'infrastruttura carente.

Per quanto concerne il Regno Unito la situazione in questo senso non è delle migliori, e in effetti la Competition and Markets Authority (CMA) ha affermato che il paese dovrebbe decuplicare il numero di punti di ricarica per EV prima del 2030. Il dato deriva da uno studio sui cambiamenti di mercato e sulla disponibilità e affidabilità delle colonnine.

Al momento in Gran Bretagna ci sono 25.000 punti di ricarica, ma considerando il recente ban del governo alla vendita di auto con motore a combustione interna dal 2030 in poi si tratta di numeri estremamente bassi. Già adesso le auto elettriche hanno eguagliato in market share i modelli diesel, ed è probabile che entro un paio di anni sarà il tipo di alimentazione più diffuso in assoluto.

In Italia la questione è ancora più delicata perché, se con 23.000 colonnine circa siamo molto vicini al Regno Unito, la disomogeneità nella distribuzione delle stesse risulta particolarmente elevata. Il nordovest infatti è punteggiato da una miriade di stazioni, mentre altri territori faticano a tenere il passo. Da parte nostra speriamo che l'imminente piano di investimenti del governo possa metterci una pezza.