Auto elettriche, 70% italiani vorrebbe acquistarle, ma solo il 3,9% le compra: perchè?

Auto elettriche, 70% italiani vorrebbe acquistarle, ma solo il 3,9% le compra: perchè?
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Come vi abbiamo ricordato spesso e volentieri, in Italia il mercato delle auto elettriche pesa solo il 3.9%, a differenza invece di quanto succede ad esempio in Norvegia dove l'83% delle immatricolazioni del 2023 sono state di auto green.

Eppure ci sarebbe una fetta ben più ampia di italiani che sarebbe intenzionata ad acquistare una vettura a zero emissioni, come testimoniato dal Report Mobility Consumer Index del 2023.

Nel dettaglio, secondo i dati dello studio riportati dall'agenzia Ansa, il 70% dei nostri connazionali si è dichiarato intenzionato ad acquistare un'auto elettrica: peccato però che nei fatti ciò non succeda. C'è infatti un gap superiore al 64 per cento fra intenzioni e comportamenti, e secondo il rapporto tale divario è dovuto a delle percezioni sbagliate nei confronti del prezzo delle auto green, nonché alla diffusione delle colonnine di ricarica che secondo molti è ritenuta ancora insufficiente nonostante l'Italia sia una delle nazioni con il più alto rapporto fra numero di auto elettriche e punti per ricaricare le stesse.

Secondo lo stesso report per permettere il decollo delle auto green non bisognerebbe fermarsi solo al prezzo di listino, come del resto sottolineato anche pochi giorni fa da un esperto di e-mobility secondo cui le auto elettriche costano meno delle termiche in quanto bisognerebbe guardare l'intero ciclo di vita della vettura.

Inoltre, il Report consiglia di analizzare gli spostamenti abituali per individuare i punti di ricarica. "Molti studi - spiega Lorenzo Dornetti, esperto di neuroscienze e direttore di Neurovendita lab - dimostrano che, se si considerano tutti i costi connessi al possesso di un'auto (bollo, assicurazioni, manutenzioni), il costo dell'auto elettrica è sovrapponibile o minore rispetto a quello di un auto termica, considerando un periodo di cinque anni dall'immatricolazione. Anche la percezione di una infrastruttura inadeguata è un poco aderente alla realtà. Oltre il 40% dei consumatori dichiara di ritenere l'infrastruttura di ricarica inadeguata. Ma ad esempio, nel Nord Italia l'infrastruttura di ricarica è superiore a quella della Francia".

Quindi secondo l'esperto: "abbinare al preventivo d'acquisto una visione dei costi nel lungo termine, facendo un confronto completo con l'auto termica, riduce l'avversione. Analizzare le principali trasferte del cliente e visualizzare una mappa delle stazioni di ricarica presenti dove davvero usa l'auto, aiuta visivamente a comprendere se il timore legato alle infrastrutture è fondato".

Infine, per quanto riguarda gli incentivi, Dornetti spiega che "un costante sistema di incentivi è utile, ma questo trascina riflessioni sull'impatto economico e produttivo sul sistema paese".