Auto elettrica a secco di energia? La tecnologia V2V può salvarci

Auto elettrica a secco di energia? La tecnologia V2V può salvarci
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Per molti automobilisti l'autonomia offerta dalle auto elettriche odierne non è ancora sufficiente e il rischio di rimanere a secco - com'è quasi accaduto a Richard Hammond con una Tesla Model X - è sempre dietro l'angolo. Si potrebbe però sviluppare una soluzione: ricaricare una BEV con un'altra BEV.

A oggi la stragrande maggioranza dei veicoli elettrici presenti sul mercato è in grado soltanto di prendere energia da una rete, società come Nissan invece hanno già sviluppato tecnologie di V2G (Vehicle to Grid, dal veicolo alla rete), con le Leaf che ad esempio sono capaci di cedere la propria energia alla rete elettrica, diventando in sostanza delle batterie di accumulo per impianti fotovoltaici.

Il prossimo step sarà implementare la tecnologia V2V (Vehicle to Vehicle, da veicolo a veicolo) direttamente a bordo delle auto, così che una possa ricaricare l'altra utilizzando un semplice cavo di ricarica, senza passare per altri dispositivi. Sarebbe una soluzione pratica e veloce, da utilizzare tramite un normale cavo da tenere nel bagagliaio. A gestire il passaggio di corrente ci sarebbe ovviamente il software di bordo, inoltre - come fa notare InsideEVs USA a ragione - non servirebbe neppure chissà quanta potenzia di output.

Non dobbiamo riportare le batterie al 100% ma solo dare i chilometri necessari a tornare a casa oppure a raggiungere la colonnina più vicina. Rianimare una vettura rimasta senza energia sarebbe un gioco da ragazzi, soprattutto quando le BEV saranno più diffuse e trovare qualcuno in grado di aiutarci sarà più semplice. Aziende come BYD hanno già mostrato tecnologie simili con connettori standard cinesi, non sono però mai arrivate sul mercato, che sia il momento buono?