Auto connesse: l'UE preferirebbe il WiFi al 5G, guerra sulla legge

Auto connesse: l'UE preferirebbe il WiFi al 5G, guerra sulla legge
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Con l'avvento della guida autonoma, e delle auto sempre connesse, il 5G sarà una tecnologia chiave per molte aziende, come Daimler per esempio. C'è però chi ha puntato le sue fiche su una soluzione diversa, il WiFi, come Volkswagen e Renault. Sulla questione sta lavorando l'Unione Europea, che ha pubblicato una bozza di legge a riguardo.

La decisione del governo europeo sarà importante per l'intero settore auto, così come per i provider e i produttori di dispositivi connessi; in pratica sul tavolo ci sono svariati miliardi di euro l'anno. L'ultima bozza del testo favorirebbe lo sviluppo e la diffusione del WiFi, anche detto ITS-G5, che potrebbe far slittare lo sviluppo dello standard 5G C-V2X di diversi mesi o anni.

Una guerra che si sta combattendo negli uffici di Bruxelles ma non solo, con diverse compagnie contrapposte: Volkswagen, Renault, NXP, Autotalks e Kapsch TrafficCom stanno spingendo per il WiFi ITS-G5, mentre a favore del 5G C-V2X ci sono Daimler, Ford, il Gruppo PSA, Deutsche Telekom, Ericsson, Huawei, Intel, Qualcomm e Samsung.

Questi ultimi sostengono la maggiore versatilità del 5G, capace di connettere le auto all'ambiente circostante, di ottenere informazioni sul traffico e la navigazione, interfacciarsi con dispositivi terzi con grande velocità e stabilità.

Il WiFi ITS-G5 invece appare più limitato, funzionale solo tra vetture, che scambierebbero così dati sulla navigazione fra di loro - cercando così di evitare collisioni e altro. Scegliendo il WiFi, l'Unione Europea potrebbe mettersi contro Stati Uniti e Cina, che spingono fortemente per usare le reti 5G. Vedremo nei prossimi mesi come si svilupperà la vicenda.