
Le auto benzina e diesel al capolinea nel 2026: la brutale analisi ACEA
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La rivoluzione del mercato automobilistico ha sconvolto i piani dei produttori. L'avvento dell'elettrico è l'occasione per mischiare le carte in tavola, con la possibilità di ottenere uno strepitoso successo o un misero fallimento.
A braccetto con il futuro elettrico opererà la nuova legislazione sulle emissioni, l'Euro 7. I primi cambiamenti saranno tangibili nel 2025, quando entreranno in vigore le proposte fatte dal CLOVE (Consortium for ultra Low Vehicle Emissions).
A lottare contro queste regole c'è l'ACEA (European Automobile Manufacturers Association). Secondo l'associazione le nuove condizioni porterebbero ad una serie di scenari da incubo per i produttori: l'impossibilità di mantenere un prezzo competitivo su veicoli compatti ed economici, il bando delle auto ad alte prestazioni e l'evenienza di avere in commercio motori meno grintosi, che limiterebbero alcune categorie, come ad esempio le roulotte con traino.
I costi alle stelle derivano dall'uso di un "supercatalizzatore", composto da un catalizzatore elettrico riscaldato, una coppia di catalizzatori a tre vie convenzionali, un filtro antiparticolato e un catalizzatore all'ammoniaca (ASC). Un enorme sforzo tecnico e produttivo che, secondo il CEO di Renault Luca De Meo, farà raddoppiare il prezzo al cliente delle auto a benzina compatte.
Prima si è parlato di situazioni di guida, la differenza tra l'Euro 6d e l'Euro 7 è anche in questo: le normative attuali chiudono un occhio sulle condizioni di guida estreme, come una supercar che accelera a piena potenza, considerandole una piccolissima parte della vita di un veicolo; Euro 7, invece, analizza tutto. Stando ad ACEA anche i veicoli ibridi saranno a rischio, essendo equipaggiati anche con un motore a combustione interna.
L'ACEA punta il dito contro questo approccio, chiedendo che non siano esaminati gli scenari peggiori ma di concentrarsi su come un veicolo opera nel 99% del suo tempo di utilizzo. Viene inoltre richiesto di cambiare il metodo di misurazione; secondo ACEA il PEMS, il dispositivo portatile che misura le emissioni, non è in grado di fornire dati accurati su limiti così bassi.
Siamo sicuro che l'Euro 7 sarà revisionato prima di entrare in scena. Oltre all'ACEA molti altri enti e aziende - dal comune di Amsterdam alla Bosch - hanno espresso alla Commissione Europea perplessità sulla nuova legislazione. Anche Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha avvisato di cosa potrebbero comportare limiti così rigidi: “potrete scegliere tra la vostra bici o un veicolo elettrico: dipende da voi”.
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