La Aspark Owl è pronta: farà il suo debutto con oltre 2.000 cavalli

La Aspark Owl è pronta: farà il suo debutto con oltre 2.000 cavalli
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La Aspark Owl è una hypercar elettrica giapponese dalle specifiche straordinarie. Presentata al Salone dell'automobile di Francoforte nel 2017 ha subito modifiche sostanziali nel corso degli ultimi anni, mostrandosi al pubblico meno di un anno fa in una veste quasi definitiva.

Progettata col supporto di Manifattura Automobili Torino, la Owl ha lasciato tutti a bocca aperta durante una fase di test tramite la quale ha fatto registrare uno scatto da 0 a 96 km/h in appena 1,72 secondi. Come probabilmente avrete già intuito, anche il prezzo sarà fuori dal comune, perché ognuno dei 50 esemplari della hypercar costerà 2,9 milioni di euro. Per la startup nipponica però il prezzo vale la candela, perché i facoltosi clienti si porteranno a casa la macchina omologata per la strada più veloce del mondo.

Adesso, riferendosi all'ottenimento di uno 0-100 km/h in 1,9 secondi, il CEO di Aspark Mr. Yoshida si è espresso in questi termini:"E' un grande onore per Aspark essere la prima ad aver tagliato questo traguardo, raggiunto in un tempo record. Quando agli esordi abbiamo annunciato il progetto, nessuno credeva potessimo farcela: è vero che non abbiamo una grande storia alle spalle, ma adesso stiamo per completare quella che è la prima hypercar elettrica giapponese. E' una testimonianza della nostra visione, delle nostre abilità e delle nostre capacità ingegneristiche. Questo è ciò che facciamo in Aspark: pensare fuori dagli schemi ed esplorare territori nuovi e inesplorati senza curarci delle circostanze."

Successivamente Yoshida ha rivelato di non stare più nella pelle, e di non veder l'ora di consegnare i primi esemplari ai clienti. Dal nostro canto proviamo una sensazione simile, poiché ci interessa moltissimo sapere cosa la Aspark Owl potrà fare dall'alto dei suoi 2.012 cavalli.

Nel frattempo vogliamo lasciarvi con altri due bolidi degni di nota. Il primo è la eccentrica Ares S Project, che rappresenta in pratica una Corvette C8 sotto steroidi. La seconda invece è una fenomenale versione celebrativa della McLaren Senna la quale, attraverso l'uso estensivo della tonalità Papaya Orange, stupisce il pubblico rimandandolo con la mente alla mitica McLaren F1.