Arrivederci Mitsubishi Pajero, benvenuta carta igienica

Arrivederci Mitsubishi Pajero, benvenuta carta igienica
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Lo scorso agosto si è chiuso un corposo capitolo della storia dell’automobile: dopo trentanove anni e quattro serie è andato in pensione il Mitsubishi Pajero, una pietra miliare tra i fuoristrada. Le flebili speranze di vedere un nuovo Pajero, legate allo stabilimento ancora in funzione, si sono ora dissolte.

Stando a Nikkei la fabbrica di Pajero Manufacturing (una sussidiaria creata da Mitsubishi) sita nella Prefettura di Gifu, è stata venduta a Daio Paper per 4 miliardi di yen, circa 30 milioni di euro al cambio attuale. Si tratta del primo stabilimento Mitsubishi a chiudere in Giappone dal 2001, un brutto segno sulla salute del marchio nipponico. Durante il suo periodo di massimo splendore l’impianto sfornava 170.000 veicoli l’anno. Produzione che è scesa a 63.000 vetture durante l’anno fiscale 2019.

Daio Paper produrrà nell’ex stabilimento Pajero carta igienica e fazzoletti. Daio è uno dei maggiori produttori di carta per ragioni igieniche in Giappone, con una quota di mercato vicina al 30%. Se il futuro di Pajero si è concluso con un triste epilogo quantomeno gli ex operai Mitsubishi potranno dormire sonni tranquilli.

La vendita dello stabilimento porterà Mitsubishi Motors al suo primo trimestre redditizio degli ultimi tre anni. Il brand di Minato produrrà nuove automobili basate su modelli Renault, scongiurando così l’eventualità di dover uscire dal mercato europeo. Il CEO Takao Kato ha inoltre espresso la volontà di sfruttare il marchio Ralliart, lo stesso che ha accompagnato Mitsubishi nella sua storia rallistica.