Approvato il piano di Tesla: può costruire Model 3 con batterie litio-ferro-fosfato

Approvato il piano di Tesla: può costruire Model 3 con batterie litio-ferro-fosfato
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Quando si parla di batterie e auto elettriche, la sfida si fa particolarmente "calda" fra i grandi produttori. Chi riuscirà per primo a mettere le mani su una tecnologia rivoluzionaria avrà anche l'intero mercato ai suoi piedi, nel frattempo Tesla gioca la carta LFP, ovvero batterie al litio-ferro-fosfato.

Di queste particolari batterie abbiamo già parlato a fine maggio, poiché la società di Elon Musk ha fatto richiesta al governo cinese di poter costruire le nuove Model 3 della Giga Shanghai con questo tipo di tecnologia; ebbene oggi torniamo a parlarne perché Tesla ha ottenuto l'autorizzazione a procedere da parte del Ministro dell'industria e dell'informazione tecnologica del Paese.

Dunque ora è ufficiale, Elon Musk e soci produrranno Tesla Model 3 con batterie LFP grazie all'entrata in scena della CATL - subentrata a Panasonic. CATL è anche l'azienda che ha annunciato la batteria in grado di percorrere 1,2 milioni di km e sopportare 3.000 cicli di carica/scarica, ma questa - per ora almeno - è un'altra storia. Tesla potrebbe annunciare l'adozione di questi nuovi accumulatori negli USA durante l'atteso Battery Day ma è presto per dirlo.

Per ora torniamo per un attimo alle batterie LFP e ricordiamo velocemente quali vantaggi portano: nell'industria cinese sono utilizzate in larga scala perché sono più economiche delle NCA o delle NCM, ma anche meno dense e dunque meno performanti. Sembra però che la CATL sia riuscita a ridurre i problemi di densità pur mantenendo bassi i costi di produzione. Le nuove Tesla Model 3 con questa tecnologia potrebbero dunque offrire le stesse prestazioni di sempre ma a un costo di assemblaggio più contenuto - che speriamo si percepisca guardando al listino finale.