Accordo tra Governo italiano e Gruppo FCA: sul piatto un prestito da 6,3 miliardi

Accordo tra Governo italiano e Gruppo FCA: sul piatto un prestito da 6,3 miliardi
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Il mese scorso, nel bel mezzo di quello che probabilmente è stato apice della crisi produttiva del Gruppo FCA provocata dai lockdown per coronavirus, si parlò insistentemente di un supporto da parte del Governo italiano al colosso automobilistico, il quale avrebbe ricevuto un prestito da circa 6,3 miliardi con garanzia dello Stato.

A quanto pare, secondi gli ultimi aggiornamenti, l'affare si starebbe avviando in porto senza intoppi degni di nota. I membri del Governo nostrano sarebbero infatti favorevoli ad un'agevolazione relativa all'ingente credito, che in caso di fumata bianca risulterebbe essere il più grande mai emesso in favore di un produttore automobilistico dall'inizio della pandemia. A riportare il tutto è Autonews Europe.

A ogni modo al momento i dettagli trapelati sono molto scarsi, e c'è ancora bisogno del via libera dell'attuale Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, che dovrebbe pronunciarsi entro la fine di questa settimana, dopo che l'ufficio di contabilità abbia approvato tutti i termini. Il passo successivo e finale sarebbe quello del semaforo verde al prestito da parte della Corte dei Conti.

Il gruppo di credito Intesa Sanpaolo S.p.A. ha già fornito la propria positività all'argomento durante lo scorso mese, e l'assicurazione del credito Sace S.p.A. si è offerta di garantire per l'80 percento dell'intero ammontare. Contemporaneamente, per provare ad escludere eventuali attriti con l'Italia, il Gruppo FCA ha già affermato che il piano è quello di investire nel nostro Paese l'intero ammontare del prestito: si provvederà a pagare gli stipendi ai dipendenti e ai fornitori e a investire sugli stabilimenti del nostro territorio.

Ci teniamo a ricordare che sono circa 200.000 le piccole e medie imprese italiane legate a doppio filo al colosso dell'auto, per un fatturato annuo di circa 100 miliardi di euro. "La vendita di vetture in Italia crollerà a 1,2 milioni rispetto ai 2,1 milioni del 2019." Queste sono state le parole di Dario Duse, Managing Director presso la società di consulenza Alix Partners.

L'importante calo delle vendite si è ripercorso direttamente su alcuni stabilimenti chiave come quello di Pomigliano d'Arco che, nonostante la rimozione del lockdown, non riaprirà ancora per molto tempo.