Un weekend nel paddock della Formula E: spettacolo elettrico a Roma

Siamo andati a Roma per vivere in prima persona l'atmosfera della Formula E e per scoprire cosa offre il campionato delle monoposto elettriche.

Un weekend nel paddock della Formula E: spettacolo elettrico a Roma
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La mobilità del futuro parla elettrico ed è normale che anche il motorsport si muova in questa direzione. I prototipi da endurance sono stati dei pionieri in questo senso, con le incredibili LMP Hybrid che ancora oggi dominano competizioni prestigiose come la 24 ore di Le Mans, mentre i powertrain ibridi sono poi arrivati anche nella Formula 1, la massima espressione dell'automobilismo.
E poi c'è la Formula E, la prima vera competizione che ha puntato sull'utilizzo della sola propulsione elettrica, che quest'anno è giunta alla sua ottava stagione e lo scorso fine settimana ha fatto tappa in terra nostrana, con il quarto e quinto round della stagione 2022.
Il 9 e 10 aprile Roma è diventata il terreno di scontro su cui si sono date battaglia le 22 vetture con i rispettivi piloti del campionato, e siccome quest'anno l'evento è stato aperto nuovamente al pubblico, noi di Everyeye non potevamo certo mancare, per scoprire che tipo di esperienza offrisse la Formula E e provare sulla nostra pelle l'effetto che fanno queste monoposto elettriche, ammirandole da bordo pista (ricordiamo inoltre che sta per arrivare la terza generazione di monoposto elettriche).

Monoposto elettriche nella città eterna

Per l'occasione, la zona dell'EUR è diventata una sorta di Monte Carlo, trasformandosi in uno dei tracciati preferiti dai piloti della disciplina, grazie alle sue caratteristiche e al suo layout che attraversava location di rilevanza, come il Parco del Ninfeo, il Piazzale delle Nazioni Unite, il Palazzo della Civiltà Italiana e chiaramente Piazza Marconi col suo obelisco.

A dispetto del classico luogo comune sulle condizioni disastrose in cui vertono le strade romane (l'asfalto è stato rifatto di recente in vista dell'arrivo dell'evento) sono invece i saliscendi che appassionano i piloti, che in uno dei punti più veloci devono affrontare l'ormai famoso "salto" che anticipa una violenta staccata per impostare una difficile curva a novanta gradi.
Inoltre il circuito e-prix di Roma, che ha subito alcune modifiche rispetto agli anni passati, adesso è il più lungo di tutto il campionato con i suoi 3.380 metri: un dettaglio che non va sottovalutato, perché di fatto lo rendono una delle tappe più ostiche per le undici squadre impegnate nella competizione, in quanto diventa di vitale importanza gestire al meglio la potenza per riuscire ad arrivare in fondo alla gara con ancora un po' di batteria. Pensate che Mitch Evans, vincitore di entrambi i round a bordo della sua Jaguar TCS Racing numero 9, nella gara del sabato ha tagliato il traguardo con l'1% di carica residua.

E una volta trovata la quadra per il round del sabato, tutto è cambiato l'indomani, con la domenica che si è aperta con un cielo terso e sole che ha scaldato maggiormente un asfalto più "gommato" rispetto al giorno precedente, senza dimenticare il vento più forte, che a detta di alcuni piloti incide in maniera rilevante sul comportamento della vettura in determinate zone della pista.

Una Formula E silenziosa ma non troppo

Dunque come vanno queste monoposto? Prima di tutto sfatiamo il mito che attanaglia il motorsport elettrico, definendolo silenzioso. Certo, il rumore del V8 di una Mercedes-AMG GT o del 6 cilindri di una Porsche 911 nei campionati GT3 non si battono, ma le Formula E sono comunque delle macchine da corsa, e alle velocità di gara fischiano e sibilano che è un piacere.

Inoltre, grazie agli altoparlanti sparsi dappertutto per il paddock e attorno alla pista, i suoni di gara sono sempre a portata d'orecchio, e attorno a voi sembra che vada in scena una gara di Podracer, le navicelle da corsa apparse in Star Wars: La Minaccia Fantasma.
Una volta a bordo pista, la velocità è evidente anche agli occhi dell'osservatore, con queste vetture dalle forme degne di una Batmobile che "volano" tra una curva e l'altra con un ritmo esaltante. Per darvi un'idea, osservandole ai lati del tracciato ci è sembrato di essere al cospetto di go kart grandi come auto standard, per come aggrediscono le curve con rapidità e il rigore con cui mantengono le linee impostate, mettendo in luce una certa tendenza al bloccaggio del posteriore nelle frenate più violente.
Il tutto viene poi amplificato dalla vettura stessa, che essendo più silenziosa rispetto a un'auto da competizione a motore termico, permette di udire suoni nuovi, oltre allo stridio delle gomme.

Quando la monoposto perde aderenza si percepisce il rumore delle vibrazioni e dei suoni che provengono dal telaio che rimbalza sulle sconnessioni, con un tono sordo che suggerisce il peso relativamente ridotto di queste vetture - che superano di poco i 900 kg (circa 150 kg in più rispetto a una F1).

C'è poi un altro aspetto che vorremmo evidenziare. Data la natura elettrica di queste monoposto, è chiaro che necessitino di essere ricaricate, e per questo motivo pensavamo di vederle in pista per poco tempo durante la giornata, molto meno rispetto alle vetture convenzionali. Anche in questo caso ci sbagliavamo. Nell'arco della giornata di gara, le vetture girano spesso, per la gioia del pubblico.

La gara da 45 minuti + 1 giro è preceduta da due sessioni di prove libere e una sessione di qualifica, che da quest'anno propone una formula tutta nuova, basata su scontri a eliminazione diretta che, utilizzando un paragone calcistico, ricorda la Champions League. Due gruppi di 11 piloti si sfidano e soltanto i primi quattro di ogni sezione accedono ai quarti di finale. A quel punto si sfidano tra loro per accedere alle semifinali e alla finale, dove gli ultimi due piloti rimasti si contendono la pole position.

La Formula E al di là della gara

Quando le vetture sono lontane dai cordoli, si possono osservare nella pit-lane, che in determinate fasce orarie può essere visitata per vedere le monoposto più da vicino, facendo sì che il pubblico si avvicini al motorsport e possa immergersi nei suoi momenti dietro le quinte, dove i protagonisti non sono i piloti ma i meccanici che operano attorno alle auto per modificare l'assetto oppure per rimetterle in sesto, nel peggiore dei casi.

Ovviamente non mancavano le attività di contorno, pensate appositamente per intrattenere il pubblico tra una sessione e l'altra. La zona dedicata alle attività ricreative era l'Allianz E-Village, che al suo interno proponeva diversi stand che promuovevano le tecnologie e uno stile di vita "green". Tralasciando gli stand partner del campionato, come Allianz e Enel, all'evento romano il pubblico poteva intrattenersi con sfide al simulatore che li metteva virtualmente alla guida delle monoposto da Formula E, accanto a una Retro Gaming Area con dei cabinati arcade che riproponevano glorie del passato, da Outrun a Gran Turismo 2.
I più sportivi potevano optare per l'Hazard Zone, dotata di parete d'arrampicata e un piccolo skatepark con half pipe, mentre per i più piccoli c'era un'ampia Kids Zone dedicata a loro, con numerose attività che univano il gioco alla creatività.

E se a un tratto sorgeva un languorino? Nessun problema, dato che intorno all'Allianz E-Village c'erano diversi furgoncini pronti ad appagare i palati dei visitatori con ogni tipo di street food.
Fra le case costruttrici che hanno portato i loro modelli elettrici di punta, per avvicinare il pubblico a questo mondo e magari convincere qualche nuovo cliente, vi erano Porsche e Mercedes, con la prima che ha portato una Taycan Cross Turismo GTS (qui la nostra prova della nuova Porsche Taycan Cross Turismo), mentre la seconda ha proposto le due berline EQE ed EQS.

Modelli di alta gamma che per tutta la durata dell'evento hanno suscitato moltissimo interesse da parte dei visitatori, anche se i loro prezzi sono alquanto proibitivi per la maggior parte del pubblico. È chiaro che abbiamo a che fare con un mercato che deve ancora maturare tanto, per proporre prezzi più "umani" e autonomie più comode (per elettriche più accessibili, leggete qui: le elettriche compatibili con i nuovi incentivi auto 2022).

Ci avrebbe fatto piacere trovare una scelta di veicoli più ampia (anche perché lo spazio espositivo non mancava affatto), nonostante questo però il campionato di Formula E è riuscito a soddisfare tutti gli obiettivi che si poneva nella Capitale, portando le auto da corsa all'interno della città eterna e avvicinando a questo sport grandi e piccini, appassionati e non, per di più garantendo gare sempre spettacolari e combattute, che avrebbero da insegnare a categorie ben più blasonate.