Piccola e cattiva, la nuova Yaris GR presentata da Toyota al Tokyo Motor Show 2020 ha dato un bello scossone al mondo delle hot hatchback, segmento che probabilmente non vedeva soluzioni così raffinate e agguerrite da un bel pezzo. Grazie all'aiuto di Gazoo Racing e alla Tommi Mäkinen Racing (la compagnia che si cela dietro ai grandi successi della WRC) la casa giapponese è riuscita a tirar fuori una piccola "bombetta", praticamente quasi pronto-corsa, che riporta la memoria agli anni delle homologation special ma soprattutto ripropone finalmente la trazione integrale su un modello sportivo, cosa che mancava dalla Celica GT-Four.
Il look della nuova Toyota Yaris GR
L'auto deriva direttamente dall'ultima generazione di Toyota Yaris combinando parte del pianale GA-B (quello delle compatte Toyota) sull'avantreno, con schema Mc Pherson, e pianale GA-C (per le medio compatte) sul retrotreno, adottando sospensioni indipendenti a doppio braccio oscillante. La Yaris GR è proposta solamente in versione 3 porte, con una linea di coda più bassa di ben 95 mm e una carreggiata ampiamente allargata. Per la riduzione del peso si è deciso di utilizzare l'alluminio in cofano, portellone posteriore e portiere, mentre per il tetto si è scelto il CFRP (carbon fiber reinforced polymer). Il tutto porta la vettura a pesare, a secco, la modesta cifra di 1280 Kg su un'auto che misura 400 cm di lunghezza e 180,5 cm di larghezza (rispettivamente 6 e 5 cm in più rispetto alla Yaris "civile") . Sicuramente non un peso piuma ma considerando che una Golf 7 GTI Performance, sua diretta rivale e con trazione anteriore, pesa 1445 Kg è già un ottimo traguardo. Il look estetico poi è inedito e si differenzia completamente dall'ultimo modello di Yaris. Due grosse prese d'aria frontali e un griglia maggiorata sul paraurti anteriori, combinate ai parafanghi laterali muscolosi, donano alla piccola Yaris un aspetto decisamente pistaiolo e aggressivo.
Si è riusciti poi a montare dei cerchioni da 18 pollici gommati 225/40, lasciando intravedere gli enormi dischi baffati da 356 mm con campane in alluminio ergal, accoppiati alle delle pinze monoblocco a 4 pompanti. Inedito anche il posteriore della vettura, con i nuovi fari a LED che vanno a sposarsi magnificamente con l'elemento aerodinamico presente sul portellone, mentre lo spoilerino sulla coda insieme all'estrattore e al doppio scarico in inox rafforzano il look "cattivo" della Yaris GR.
Le specifiche tecniche
Ciò che però è completamente fresco è il comparto meccanico. Il propulsore scelto, che è stato arretrato di 21 mm rispetto al modello di base, è un portentoso G16E-GTS1.6 benzina a doppia iniezione (lascito del mondo racing) con 12 valvole, tre cilindri e doppia fasatura variabile in grado di erogare 261 CV e 360 Nm di coppia grazie al turbocompressore IHI con girante su cuscinetti ceramici. Al motore viene accoppiato, come unica soluzione disponibile, un cambio manuale a 6 rapporti e la trazione integrale permanente GR-Four. Quest'ultima, di nuova progettazione, prevede la ripartizione della coppia tra asse anteriore e posteriore tramite un giunto a lamelle e, nel caso si decida di optare per il Performance Pack, si avranno a disposizione due differenziali meccanici Torsen (anteriore/posteriore) che gestiranno la coppia tra le ruote opposte. Queste soluzioni permetteranno, tramite selettore sulla plancia, di scegliere tre modalità di guida ben distinte: Normal con ripartizione 60% anteriore e 40% posteriore, Sport con 30% - 70% e infine Track con 50% e 50% per utilizzo pista. Le prestazioni dichiarate sono da vera "pocket rocket": grazie alla potenza del motore e al peso contenuto la piccola Yaris GR 2020 copre lo 0-100 km/h in soli 5,5 secondi, con una velocità massima autolimitata di 230 km/h.
La nostra opinione
Difficile fare paragoni con le altre automobili al momento, infatti la Yaris preparata da Gazoo Racing si è ritagliata uno spazio tutto suo, sia per il motore tre cilindri che per la scelta di soluzioni incredibilmente ricercate per una segmento B. Auto come Megane R.S., Audi S3 Sportback, Golf GTI TCR o Hyundai I30N appartengono a un segmento superiore ma paradossalmente sono quelle che si avvicinano di più alle performance della piccola Toyota, anche se non tutte dispongono di un equipaggiamento così raffinato e hanno un costo simile o più alto. La questione del prezzo è ancora un mistero, tra l'altro. Sappiamo che in Giappone sono già aperti i pre-order per le versioni RZ First Edition e RZ High-Performance First Edition (che saranno disponibili con 272 CV), proposte rispettivamente a 3,96 milioni di yen (32.563 euro) e 4,56 milioni di yen (37.497 euro) ma se a queste cifre aggiungiamo tasse, trasporti ecc non è inverosimile che la top di gamma possa costare sui 40/41.000 euro. Non proprio spiccioli ma la qualità ha un prezzo, anche in virtù del fatto che questo piccolo missile verrà prodotto in serie limitata a 25.000 pezzi.
Ci piace comunque molto il fatto che Toyota, a differenza dei suoi competitor, abbia voluto mettersi in gioco con un progetto completamente nuovo e azzardato (ricordiamo che la Yaris GR è al momento la tre cilindri più potente e performante disponibile sul mercato, con un netto stacco rispetto alla Fiesta ST Mk8), andando riprendere i vecchi concetti delle homologation special che non vedevamo da tempo.
Ci piace ancor di più che la casa nipponica abbia scelto di intervenire pesantemente sull'estetica della Yaris XP210, anche se in tutta onestà avremmo gradito anche qualcosa di un po' più spinto negli interni, magari con dei sedili a guscio corsaioli o l'opzione per poterla ordinare con soli due posti con un rollbar posteriore. Non siamo ancora sicuri che il tre cilindri sia stata la scelta più azzeccata anche se speriamo di essere smentiti dai risultati, tuttavia siamo più che certi che questa Yaris GR abbia creato un solco profondo nel mondo dell'automobile, andando a definire dei nuovi standard di sportività.
Tutto sulla nuova Toyota Yaris GR 2020: ritorno al passato
Toyota svela finalmente la piccola Yaris GR, un grande ritorno alla trazione che sa di rally anni 80'. Scopriamo nel dettaglio questa piccola bomba.
Piccola e cattiva, la nuova Yaris GR presentata da Toyota al Tokyo Motor Show 2020 ha dato un bello scossone al mondo delle hot hatchback, segmento che probabilmente non vedeva soluzioni così raffinate e agguerrite da un bel pezzo.
Grazie all'aiuto di Gazoo Racing e alla Tommi Mäkinen Racing (la compagnia che si cela dietro ai grandi successi della WRC) la casa giapponese è riuscita a tirar fuori una piccola "bombetta", praticamente quasi pronto-corsa, che riporta la memoria agli anni delle homologation special ma soprattutto ripropone finalmente la trazione integrale su un modello sportivo, cosa che mancava dalla Celica GT-Four.
Il look della nuova Toyota Yaris GR
L'auto deriva direttamente dall'ultima generazione di Toyota Yaris combinando parte del pianale GA-B (quello delle compatte Toyota) sull'avantreno, con schema Mc Pherson, e pianale GA-C (per le medio compatte) sul retrotreno, adottando sospensioni indipendenti a doppio braccio oscillante.
La Yaris GR è proposta solamente in versione 3 porte, con una linea di coda più bassa di ben 95 mm e una carreggiata ampiamente allargata. Per la riduzione del peso si è deciso di utilizzare l'alluminio in cofano, portellone posteriore e portiere, mentre per il tetto si è scelto il CFRP (carbon fiber reinforced polymer). Il tutto porta la vettura a pesare, a secco, la modesta cifra di 1280 Kg su un'auto che misura 400 cm di lunghezza e 180,5 cm di larghezza (rispettivamente 6 e 5 cm in più rispetto alla Yaris "civile") . Sicuramente non un peso piuma ma considerando che una Golf 7 GTI Performance, sua diretta rivale e con trazione anteriore, pesa 1445 Kg è già un ottimo traguardo.
Il look estetico poi è inedito e si differenzia completamente dall'ultimo modello di Yaris. Due grosse prese d'aria frontali e un griglia maggiorata sul paraurti anteriori, combinate ai parafanghi laterali muscolosi, donano alla piccola Yaris un aspetto decisamente pistaiolo e aggressivo.
Si è riusciti poi a montare dei cerchioni da 18 pollici gommati 225/40, lasciando intravedere gli enormi dischi baffati da 356 mm con campane in alluminio ergal, accoppiati alle delle pinze monoblocco a 4 pompanti.
Inedito anche il posteriore della vettura, con i nuovi fari a LED che vanno a sposarsi magnificamente con l'elemento aerodinamico presente sul portellone, mentre lo spoilerino sulla coda insieme all'estrattore e al doppio scarico in inox rafforzano il look "cattivo" della Yaris GR.
Le specifiche tecniche
Ciò che però è completamente fresco è il comparto meccanico.
Il propulsore scelto, che è stato arretrato di 21 mm rispetto al modello di base, è un portentoso G16E-GTS1.6 benzina a doppia iniezione (lascito del mondo racing) con 12 valvole, tre cilindri e doppia fasatura variabile in grado di erogare 261 CV e 360 Nm di coppia grazie al turbocompressore IHI con girante su cuscinetti ceramici.
Al motore viene accoppiato, come unica soluzione disponibile, un cambio manuale a 6 rapporti e la trazione integrale permanente GR-Four.
Quest'ultima, di nuova progettazione, prevede la ripartizione della coppia tra asse anteriore e posteriore tramite un giunto a lamelle e, nel caso si decida di optare per il Performance Pack, si avranno a disposizione due differenziali meccanici Torsen (anteriore/posteriore) che gestiranno la coppia tra le ruote opposte. Queste soluzioni permetteranno, tramite selettore sulla plancia, di scegliere tre modalità di guida ben distinte: Normal con ripartizione 60% anteriore e 40% posteriore, Sport con 30% - 70% e infine Track con 50% e 50% per utilizzo pista.
Le prestazioni dichiarate sono da vera "pocket rocket": grazie alla potenza del motore e al peso contenuto la piccola Yaris GR 2020 copre lo 0-100 km/h in soli 5,5 secondi, con una velocità massima autolimitata di 230 km/h.
La nostra opinione
Difficile fare paragoni con le altre automobili al momento, infatti la Yaris preparata da Gazoo Racing si è ritagliata uno spazio tutto suo, sia per il motore tre cilindri che per la scelta di soluzioni incredibilmente ricercate per una segmento B.
Auto come Megane R.S., Audi S3 Sportback, Golf GTI TCR o Hyundai I30N appartengono a un segmento superiore ma paradossalmente sono quelle che si avvicinano di più alle performance della piccola Toyota, anche se non tutte dispongono di un equipaggiamento così raffinato e hanno un costo simile o più alto.
La questione del prezzo è ancora un mistero, tra l'altro. Sappiamo che in Giappone sono già aperti i pre-order per le versioni RZ First Edition e RZ High-Performance First Edition (che saranno disponibili con 272 CV), proposte rispettivamente a 3,96 milioni di yen (32.563 euro) e 4,56 milioni di yen (37.497 euro) ma se a queste cifre aggiungiamo tasse, trasporti ecc non è inverosimile che la top di gamma possa costare sui 40/41.000 euro. Non proprio spiccioli ma la qualità ha un prezzo, anche in virtù del fatto che questo piccolo missile verrà prodotto in serie limitata a 25.000 pezzi.
Ci piace comunque molto il fatto che Toyota, a differenza dei suoi competitor, abbia voluto mettersi in gioco con un progetto completamente nuovo e azzardato (ricordiamo che la Yaris GR è al momento la tre cilindri più potente e performante disponibile sul mercato, con un netto stacco rispetto alla Fiesta ST Mk8), andando riprendere i vecchi concetti delle homologation special che non vedevamo da tempo.
Ci piace ancor di più che la casa nipponica abbia scelto di intervenire pesantemente sull'estetica della Yaris XP210, anche se in tutta onestà avremmo gradito anche qualcosa di un po' più spinto negli interni, magari con dei sedili a guscio corsaioli o l'opzione per poterla ordinare con soli due posti con un rollbar posteriore.
Non siamo ancora sicuri che il tre cilindri sia stata la scelta più azzeccata anche se speriamo di essere smentiti dai risultati, tuttavia siamo più che certi che questa Yaris GR abbia creato un solco profondo nel mondo dell'automobile, andando a definire dei nuovi standard di sportività.
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