Il mondo automotive sta vivendo un momento alquanto oscuro della sua storia, la crisi sanitaria, industriale ed economica legata al COVID-19, alla guerra in Ucraina e all'inflazione alle stelle ha portato il mercato italiano delle quattro ruote a perdere il 10% nel 2022, tuttavia c'è un brand che - spinto anche dalla forza e dalla visione del suo gruppo - è riuscito a guadagnare il 9%, in barba a tutti i trend negativi del momento; sul fronte privati c'è stata addirittura una crescita del 12%, mentre il mercato generale ha perso il 16%. Parliamo di Dacia, brand del Gruppo Renault che nel corso del 2022 ha anche avviato una pesante fase di cambiamento, aggiornando la comunicazione e la brand identity in generale. Oggi questa trasformazione è lampante, lo si nota in molte concessionarie del marchio e anche sui veicoli di nuova costruzione - che sfoggiano ovunque i nuovi loghi Dacia con taglio futuristico. Siamo stati al concessionario Renault e Dacia Paglini di Castellanza (VA), il primo showroom ad aver completato il passaggio alla nuova identità visuale con il restyling della facciata esterna e degli spazi interni.
La trasformazione Dacia
La filosofia alla base di Dacia è alquanto semplice: bisogna offrire al cliente il best value for money, ovvero bisogna garantire il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato senza scendere a clamorosi compromessi.
Un assaggio di questo approccio, assolutamente realistico, lo abbiamo avuto provando di recente il nuovo Dacia Duster Extreme, una formula "aggressiva" che rivedremo presto anche sulla nuova Dacia Spring Extreme, elettrica cittadina con il prezzo più basso del mercato nel suo segmento. La buona qualità Dacia, in relazione al prezzo ovviamente, è ora ulteriormente esaltata dai loghi di nuova concezione che si fanno notare sulla griglia anteriore, sui cerchi, sul portellone posteriore e sul volante - che aggiungono sicuramente valore alle vetture. Dacia inoltre sta percorrendo la sua strada cercando di limitare il più possibile l'impatto ambientale: gli arredi dei nuovi showroom sono realizzati con materiali per la maggior parte riciclati e sostenibili, i clienti vedranno solo elementi essenziali e tutte le brochure prodotto saranno disponibili online tramite QR Code - dunque non verranno più stampati flyer di carta. Solitamente tutti questi aspetti legati all'eco-sostenibilità sono anche sinonimo di prezzi più alti per l'utente finale, così però non è per Dacia - che grazie al Gruppo Renault può sfruttare tecnologie di qualità ottimizzando al massimo i costi.
Una line-up per tutti i gusti
Un altro segreto del successo Dacia è una line-up essenziale eppure completa, adatta a ogni esigenza. Il brand concentra tutta la sua offerta in 400 combinazioni possibili fra modelli, optional e colorazioni, un numero limitato che permette di ottimizzare la costruzione dei veicoli e di abbassare i tempi di consegna.
A oggi la mobilità urbana Dacia è coperta dalla nuova Spring (pregi e difetti della Dacia Spring elettrica), l'elettrica più venduta a privati in Italia, sul fronte termico invece la Sandero si è attestata nel 2022 come la vettura straniera più venduta in assoluto nel mercato auto (qui trovate le 10 auto più vendute in Italia nel 2022). Per l'outdoor il Duster la fa sicuramente da padrone, non a caso figura fra le 5 vetture più vendute a privati ed è la terza vettura straniera più venduta nel suo segmento.
L'ultima arrivata è invece la Jogger: è in gamma da meno di un anno e subito ha registrato 8.000 ordini e più di 6.000 immatricolazioni grazie alla possibilità di ospitare fino a 7 persone a bordo o comunque di offrire tantissimo spazio per il trasporto di bici, valigie e quant'altro (per saperne di più: due settimane con il Dacia Jogger a 7 posti). Jogger sarà inoltre la prima Dacia elettrificata: nel 2023 infatti arriverà in gamma il nuovo Jogger HYBRID 140 con tecnologia Full Hybrid ereditata dal marchio Renault.
Come anticipato sopra, l'anno appena iniziato porterà novità anche alla Spring, vedremo infatti la nuova Dacia Spring Extreme con motore da 65 CV, mentre l'imminente futuro del marchio ci porterà l'attesissimo nuovo Duster nel 2024 e il Bigster nel 2025, auto con cui Dacia si appresta ad azzannare in maniera feroce il segmento C-SUV - un attacco frontale fortemente voluto dal CEO del Gruppo Renault Luca De Meo. Come direbbe il Buzz Lightyear della Pixar, Dacia sembra puntare verso l'infinito e oltre.
La trasformazione di Dacia: abbiamo visto i nuovi modelli 2023
Siamo stati al concessionario Renault e Dacia Paglini di Castellanza per vedere con i nostri occhi la trasformazione del brand Dacia.
Il mondo automotive sta vivendo un momento alquanto oscuro della sua storia, la crisi sanitaria, industriale ed economica legata al COVID-19, alla guerra in Ucraina e all'inflazione alle stelle ha portato il mercato italiano delle quattro ruote a perdere il 10% nel 2022, tuttavia c'è un brand che - spinto anche dalla forza e dalla visione del suo gruppo - è riuscito a guadagnare il 9%, in barba a tutti i trend negativi del momento; sul fronte privati c'è stata addirittura una crescita del 12%, mentre il mercato generale ha perso il 16%. Parliamo di Dacia, brand del Gruppo Renault che nel corso del 2022 ha anche avviato una pesante fase di cambiamento, aggiornando la comunicazione e la brand identity in generale.
Oggi questa trasformazione è lampante, lo si nota in molte concessionarie del marchio e anche sui veicoli di nuova costruzione - che sfoggiano ovunque i nuovi loghi Dacia con taglio futuristico. Siamo stati al concessionario Renault e Dacia Paglini di Castellanza (VA), il primo showroom ad aver completato il passaggio alla nuova identità visuale con il restyling della facciata esterna e degli spazi interni.
La trasformazione Dacia
La filosofia alla base di Dacia è alquanto semplice: bisogna offrire al cliente il best value for money, ovvero bisogna garantire il miglior rapporto qualità-prezzo sul mercato senza scendere a clamorosi compromessi.
Un assaggio di questo approccio, assolutamente realistico, lo abbiamo avuto provando di recente il nuovo Dacia Duster Extreme, una formula "aggressiva" che rivedremo presto anche sulla nuova Dacia Spring Extreme, elettrica cittadina con il prezzo più basso del mercato nel suo segmento. La buona qualità Dacia, in relazione al prezzo ovviamente, è ora ulteriormente esaltata dai loghi di nuova concezione che si fanno notare sulla griglia anteriore, sui cerchi, sul portellone posteriore e sul volante - che aggiungono sicuramente valore alle vetture. Dacia inoltre sta percorrendo la sua strada cercando di limitare il più possibile l'impatto ambientale: gli arredi dei nuovi showroom sono realizzati con materiali per la maggior parte riciclati e sostenibili, i clienti vedranno solo elementi essenziali e tutte le brochure prodotto saranno disponibili online tramite QR Code - dunque non verranno più stampati flyer di carta. Solitamente tutti questi aspetti legati all'eco-sostenibilità sono anche sinonimo di prezzi più alti per l'utente finale, così però non è per Dacia - che grazie al Gruppo Renault può sfruttare tecnologie di qualità ottimizzando al massimo i costi.
Una line-up per tutti i gusti
Un altro segreto del successo Dacia è una line-up essenziale eppure completa, adatta a ogni esigenza. Il brand concentra tutta la sua offerta in 400 combinazioni possibili fra modelli, optional e colorazioni, un numero limitato che permette di ottimizzare la costruzione dei veicoli e di abbassare i tempi di consegna.
A oggi la mobilità urbana Dacia è coperta dalla nuova Spring (pregi e difetti della Dacia Spring elettrica), l'elettrica più venduta a privati in Italia, sul fronte termico invece la Sandero si è attestata nel 2022 come la vettura straniera più venduta in assoluto nel mercato auto (qui trovate le 10 auto più vendute in Italia nel 2022). Per l'outdoor il Duster la fa sicuramente da padrone, non a caso figura fra le 5 vetture più vendute a privati ed è la terza vettura straniera più venduta nel suo segmento.
L'ultima arrivata è invece la Jogger: è in gamma da meno di un anno e subito ha registrato 8.000 ordini e più di 6.000 immatricolazioni grazie alla possibilità di ospitare fino a 7 persone a bordo o comunque di offrire tantissimo spazio per il trasporto di bici, valigie e quant'altro (per saperne di più: due settimane con il Dacia Jogger a 7 posti). Jogger sarà inoltre la prima Dacia elettrificata: nel 2023 infatti arriverà in gamma il nuovo Jogger HYBRID 140 con tecnologia Full Hybrid ereditata dal marchio Renault.
Come anticipato sopra, l'anno appena iniziato porterà novità anche alla Spring, vedremo infatti la nuova Dacia Spring Extreme con motore da 65 CV, mentre l'imminente futuro del marchio ci porterà l'attesissimo nuovo Duster nel 2024 e il Bigster nel 2025, auto con cui Dacia si appresta ad azzannare in maniera feroce il segmento C-SUV - un attacco frontale fortemente voluto dal CEO del Gruppo Renault Luca De Meo. Come direbbe il Buzz Lightyear della Pixar, Dacia sembra puntare verso l'infinito e oltre.
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