Tesla porta in Europa le Tesla Model 3 cinesi: cosa cambia dalle americane?

A oggi, tutte le Tesla arrivate in Europa sono state Made in USA. In Francia però è stata scoperta la prima Model 3 cinese, costa sta cambiando?

Tesla porta in Europa le Tesla Model 3 cinesi: cosa cambia dalle americane?
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A oggi, a ottobre 2020, Tesla non ha fabbriche europee. Abbiamo la Giga Berlin in costruzione, i cui lavori procedono alla velocità della luce, la produzione vera e propria però non partirà prima della fine del 2021. Per questo motivo tutte le auto del marchio americano arrivate sinora nel vecchio continente hanno viaggiato dagli USA via mare, approdando in Olanda o in Belgio per essere poi smistate nei vari Paesi, qualcosa però sta cambiando.
In Francia infatti è arrivata la prima Tesla Model 3 costruita in Cina. A scoprirlo è stato il magazine Green Drive, dando semplicemente un'occhiata alla bolla di consegna di una nuova Model 3 - che in ben due punti indicava chiaramente la provenienza cinese. Perché mai dunque le auto prodotte presso la Giga Shanghai, un impianto che avrebbe dovuto servire in via esclusiva il mercato asiatico, stanno approdando in Europa? Dal punto di vista costruttivo cambia qualcosa? Cerchiamo di fare chiarezza.

Problema puramente logistico

Come probabilmente già saprete, da diversi mesi ormai è attiva la Giga Shanghai, enorme fabbrica Tesla che produce migliaia di Model 3 al giorno. Un impianto che Elon Musk e soci hanno costruito per soddisfare esclusivamente il gigantesco mercato asiatico, in costante crescita, o almeno questi erano i piani originali. Come vi abbiamo anticipato, sembra infatti che la strategia del brand californiano sia appena cambiata, motivo per cui in Francia è stata scoperta la prima Model 3 in arrivo dalla Cina e non dalla fabbrica di Fremont, in California, la Gigafactory numero 1 che ha esportato tutte le Tesla europee fino a oggi. Il motivo dovrebbe essere esclusivamente logistico. La fabbrica di Fremont infatti, a partire dallo scorso gennaio 2020, ha iniziato a produrre in modo massiccio la Tesla Model Y, il nuovo crossover elettrico di Elon Musk (qui il nostro incontro con la prima Model Y arrivata in Italia), i volumi della Model 3 dunque sarebbero diventati insufficienti per servire tutto il Nord America e l'Europa.

La Giga Shanghai invece è interamente focalizzata sulla costruzione della Model 3, avvalendosi inoltre delle ultime tecnologie disponibili. Il polo asiatico dunque è diventato importante per supportare le vendite europee e aiutare la Giga Fremont nelle consegne, ma cosa cambia fra le due fabbriche, dobbiamo aspettarci delle Model 3 differenti rispetto al passato?

Novità e differenze

Dal punto di vista qualitativo, le vetture americane e quelle cinesi dovrebbero essere pressoché identiche, con stessi materiali, stesse tecniche di assemblaggio e così via. Tuttavia qualche cambiamento apportato alla costruzione c'è stato, potrebbe dunque esserci addirittura qualche vantaggio con le vetture cinesi. Gli uomini di Elon Musk infatti a Shanghai hanno implementato una migliore insonorizzazione delle auto, dunque all'interno dell'abitacolo si può contare su un migliore isolamento acustico a tutto vantaggio del comfort di marcia. Sulle Model 3 costruite in Cina inoltre sembra che l'impermeabilità sia stata migliorata rispetto alle unità americane, grazie all'utilizzo di guarnizioni differenti in grado di contenere maggiormente le infiltrazioni d'acqua in diversi punti. Infine la verniciatura: l'impianto di Shanghai, essendo più recente di quello di Fremont, può contare su un reparto verniciatura all'avanguardia, dunque l'arrivo delle Model 3 cinesi sul nostro mercato potrebbe non essere del tutto un "male". L'unico nodo da sciogliere è ora la qualità delle batterie.

Sembra infatti che per il mercato cinese Tesla abbia scelto di utilizzare accumulatori differenti per abbattere leggermente i prezzi. Nei vari pianali Made in China troviamo infatti celle prive di cobalto, fornite dalla CATL, più economiche rispetto alle tradizionali. Sul piano formale, Tesla assicura che le prestazioni sono pressoché identiche alle batterie utilizzate negli USA, bisognerà però confrontare le due tecnologie sul lungo periodo, è ancora presto per tirare delle somme.

Del resto pensiamo proprio che avremo molto tempo per abituarci alle Model 3 cinesi, visto che l'esportazione potrebbe continuare anche dopo la messa in funzione della Giga Berlin. L'impianto tedesco infatti si concentrerà, almeno nei primi anni, sulla costruzione esclusiva della Tesla Model Y, il primo vero modello a esser costruito in Europa, mentre la Model 3 potrebbe continuare ad arrivare dalla Cina. In barba ai pregiudizi, dal Paese asiatico arriva molta della migliore tecnologia disponibile oggi sul mercato internazionale, esistono impianti di nuova concezione costruiti pensando al futuro. Potrebbe non essere una cattiva idea appoggiarsi alle vetture cinesi aspettando l'entrata in funzione a pieno regime della Giga Berlin.