Lo studente che segue il jet di Elon Musk e rifiuta i suoi soldi: la storia

Un ragazzo di 19 anni mette costantemente in pericolo Elon Musk a causa di un profilo Twitter: questa è la sua storia.

Lo studente che segue il jet di Elon Musk e rifiuta i suoi soldi: la storia
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Negli ultimi cinquant'anni la tecnologia ha permesso all'uomo di compiere passi prima considerati impossibili, e fra gli strumenti che hanno cambiato nel profondo l'umanità troviamo di certo internet, uno strumento per certi versi oscuro, dalle potenzialità infinite e tremendamente misterioso.
Un luogo (digitale ovviamente) dentro cui trovare qualsiasi informazione, persino un profilo Twitter che monitora in maniera continua e perfettamente legale tutti gli spostamenti aerei di Elon Musk, il CEO di Tesla, storico fondatore di Paypal e patron di SpaceX. Ciò che rende ancor più incredibile la vicenda è che a realizzare un simile progetto sia stato un ragazzo di 19 anni, contattato in modo diretto da Elon Musk e successivamente diventato una vera e propria star. Quella che segue è la sua storia.

Il ragazzo che mette in pericolo Elon Musk

Il nome chiave di questa vicenda è Jack Sweeney, un diciannovenne di Orlando, in Florida, che per piacere, diletto e voglia di sfida ha creato un profilo Twitter capace di seguire tutti gli spostamenti di Elon Musk in automatico. Incredibilmente, è riuscito a fare tutto questo senza neanche infrangere la legge, poiché i dati utilizzati si possono trovare senza problemi in maniera pubblica.

Il CEO di Tesla infatti non si sposta con normali aerei di linea, non lo immaginerete certo fare il check-in come tutti gli altri passeggeri e attendere in coda di imbarcarsi sull'aereo di turno... il magnate milionario si sposta a bordo di un jet business Gulfstream G650ER del 2015, che come tutti gli altri aerei autorizzati a volare è regolarmente tracciato dai sistemi internazionali. A Jack Sweeney è bastato sviluppare un algoritmo che seguisse gli spostamenti del jet e li pubblicasse su Twitter, su un profilo che oggi conta quasi 300.000 follower (il profilo Elon Musk's Jet su Twitter).

Fin qui nessun apparente problema, a voi però piacerebbe essere costantemente monitorati? Con i vostri dati messi in pubblica piazza senza filtri? Con milioni di (potenziali) persone capaci di conoscere da dove partite e dove siete diretti, con orari esatti di arrivo? A Elon Musk non piace affatto, anche perché nel suo caso il tutto si trasforma in un problema di sicurezza.

Rifiutare i soldi di Elon Musk

Il giovane Jack Sweeney non è stato il solo utente di Twitter a tentare di seguire Elon Musk in tutti i suoi spostamenti internazionali. Sawyer Merritt è stato un altro utente che, a cadenza regolare, ha tentato di diffondere informazioni sui voli di Elon Musk, più che altro per capire i piani del magnate - che più volte ad esempio è andato a Berlino per seguire i lavori della nuova fabbrica Tesla Giga Berlin.
Oggi l'impianto è ormai concluso (Tesla può costruire le prime 2.000 Model Y alla Giga Berlin), ai tempi in cui non si conosceva ancora la location esatta di questo nuovo polo industriale vedere Elon Musk andare spesso in Germania ha destato più di un sospetto - facendo alzare quotazioni, voci di corridoio e quant'altro.

Merritt ha però compreso quanto il tracciamento in tempo reale dell'areo di Elon Musk potesse diventare un pericolo per il magnate stesso e tutta la sua famiglia, lo scorso 18 gennaio ha infatti scritto su Twitter che non avrebbe più pubblicato dati di questo genere sul noto social network americano, ripreso dallo stesso Musk che in qualche modo lo ringraziava, dicendo che sfortunatamente il tutto stava diventando un serio problema di sicurezza.

Il nostro racconto termina così il suo giro e torna al diciannovenne Jack Sweeney: non facendo nulla di illegale, Elon Musk ha tentato di ingraziarsi il giovane con le buone. Lo ha contattato di persona e gli ha offerto 5.000 dollari per chiudere definitivamente il profilo Elon Musk's Jet su Twitter. Cosa avreste fatto nella posizione di Sweeney? Avreste accolto favorevolmente l'offerta di Elon Musk, comprendendo implicitamente i problemi di sicurezza connessi? Beh il giovane non ha accettato.

Ha provato ad alzare la posta a 50.000 dollari, dicendo che comunque quel profilo gli era costato tanto lavoro e tempo, 5.000 dollari non avrebbero ripagato in modo equo i suoi sforzi. Avrebbe barattato la chiusura anche con uno stage presso una delle aziende del magnate, Elon Musk però di fronte a queste richieste è sparito e non si è più fatto sentire.

Il giovane è dunque andato "All in" e la sua mossa non ha funzionato, almeno in principio. Dopo la storia dei 5.000 dollari è stato infatti raggiunto dai principali media del Paese, diventando una sorta di star e convincendo Uber a dargli un lavoro part-time presso UberJets.

Da Elon Musk non è più arrivato alcun segno, il milionario CEO di Tesla ha applicato diversi blocchi al suo jet per provare ad aumentare la propria privacy, i dati però continuano ad apparire sull'Automatic Dependent Surveillance-Broadcast (ADS-B) come la legge dei cieli prevede. Come continuerà la partita? Difficile dirlo, di sicuro internet è un posto magico e allo stesso tempo assurdo, un mega contenitore di dati inutili e info estremamente preziose che possono valere parecchio denaro. Così come la nostra sicurezza.