Una settimana con la McLaren 720S: perfezione al carbonio

Com'è vivere sette giorni interi con una McLaren da 720 cavalli nel garage? Ve lo raccontiamo in questo speciale dedicato.

Una settimana con la McLaren 720S: perfezione al carbonio
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Quello che state per leggere è un articolo dal taglio molto personale, motivo per cui lo trovate scritto eccezionalmente in "prima persona". Una prima persona necessaria a raccontarvi che non ho dormito per quasi una settimana al pensiero che il 19 Aprile 2022 avrei ritirato a Milano una McLaren 720S Spider, auto che mi son sempre limitato ad ammirare su Youtube data la sua assoluta esclusività.
In un mondo di Ferrari e Lamborghini - che insieme detengono il 30% del mercato automotive Super Luxury - trovare per strada una McLaren 720S Spider è qualcosa di talmente raro da far perdere completamente la ragione alle persone.
Persone che il più delle volte non sanno neanche cosa stanno guardando, dato che una sera sono stato inseguito per 5 km da un ragazzo che alla fine voleva sapere solo quale auto io stessi guidando.

La McLaren 720S fra follia e amore

Ho avuto la fortuna di guidare negli anni auto con cavallerie interessanti, ma portare a spasso un mostro arancione con 720 CV e 770 Nm di coppia è un altro paio di maniche.

Le prime 24 ore sono state al pari di un immaginario appuntamento con Kate Moss: io timidissimo, zero spavalderia, lei già esuberante e desiderosa di rompere il ghiaccio. Alla fine ci ho provato, mi sono buttato e al primo rettilineo libero ho inserito la modalità manuale, ho affondato il pedale del gas e in meno di 10 secondi ho dovuto apprendere nuovamente il concetto di velocità.
Il 4.0 V8 biturbo della 720S si presenta "quasi" in maniera ordinaria, la coppia viene erogata linearmente e il sound è corposo ma particolare, quasi Ferrari ma più delicato. Non sbraita come una GT3 e non sfiamma come una Aventador (Aventador arrivata alla sua edizione Ultimae) ma è comunque feroce al punto da svegliare un quartiere durante la fase di cold start e di tirare scoppi da stordire i guidatori delle auto che seguono.

Poi arrivano i 5.500 giri e quel gioiello d'ingegneria assemblato a Surrey all'improvviso erutta con una potenza che, almeno all'inizio, è impossibile prevedere. Il tachimetro non mente, partendo da fermi si arriva a 200 km/h in appena 7,9 secondi, sconvolgente, ma quello che mi ha completamente tolto l'aria dai polmoni è stata la capacità di quest'auto di coprire il 100-200 in appena 4,7 secondi. È un tempo che la piazza tra le 30 auto più veloci al mondo. (Fotografie di Edoardo Curioni: @notedocurio7)

La spinta è talmente violenta che guardare il contagiri sul Folding Drive Display è impensabile, d'istinto le mani stritolano il volante in alcantara e carbonio, la strada diventa minuscola ma la sensazione di controllo è totale e inebriante. Il cambio doppia frizione a 7 rapporti non appena si sposta la manetta da Comfort a Sport passa dall'essere morbido a essere un martello che picchia a un ritmo supersonico, tirare la paletta destra del volante diventa come sparare un colpo calibro 50.

Si è seduti a pochi centimetri dall'asfalto e avvolti dal MonoCage II, un telaio monoscocca in fibra di carbonio di una raffinatezza tecnica senza precedenti, e nonostante questo (e al fatto di avere 72 litri di carburante dietro alla schiena) ci si sente quasi come al volante di un mezzo molto più grosso e robusto.

Mi ci sono voluti due giorni interi prima di osare e dare del "tu" alla 720S, pian pianino e provando le varie modalità di guida, incosciamente però sapevo che questa macchina chiedeva di essere guidata forte immediatamente.
È come se lei dicesse "Non mordo, dacci col gas", il problema è che il tuo cervello ti obbliga ad ascoltare la vocina interiore che dice "720 CV - trazione posteriore - 1.460 kg", a quel punto non sei più così sicuro di voler fare San Giorgio col drago.

Quando però ci si libera dal timore e si inizia a dare fiducia a questa belva ecco che si intravede la scala verso il paradiso dei motori e si inizia a provare sensazioni di guida assolutamente paranormali. L'assetto è qualcosa di sublime, sembra avere una propria volontà, anche guidando su strade non perfette la 720S trasmette ai polpastrelli e al fondoschiena una tale padronanza della strada da far credere di guidare sulle rotaie.

È leggera, maniacalmente precisa e soprattutto incollata a terra, concede davvero tantissimo prima di ricordarti che ha 770 Nm da scaricare a terra. Appena le PZero Corsa entrano in temperatura il comportamento della vettura passa da Gran Tourer a "Ok, portami in pista", non è mai scorbutica, mai nervosa e anche tirandole il collo in uscita di curva ti fa intuire con largo anticipo quando il grip inizia a mancare. Per farla breve, se si commettono errori con una 720S è solo per demerito del pilota, non della vettura.

Inaspettatamente daily

Mi sono sempre chiesto come fosse vivere con una supercar - o baby hypercar nel caso della 720S - nel garage. Prima del ritiro ho analizzato ogni strada intorno alla mia abitazione, ho controllato l'altezza dei dossi, la profondità delle buche nell'asfalto e ho stalkerato i siti meteo per giorni in modo da esser sicuro di guidare sempre nelle migliori condizioni.

Tuttavia sono rimasto senza parole quando ho scoperto che la 720S, oltre a essere un razzo ipersonico capace di raggiungere i 340 km/h di velocità massima, può essere anche una godibilissima auto da usare tutti i giorni.
L'ho guidata un'intera settimana facendo gli stessi tragitti di routine, l'ho portate in palestra, in ufficio e dal dentista, questa McLaren si è comportata quasi meglio della mia daily car con l'unico, piccolo inconveniente di avere una media combinata di 5 km al litro e di essere talmente appariscente - grazie alla colorazione Helios Orange - da attirare gli sguardi di qualunque essere vivente nel raggio di 500 metri.
Il cambio in Comfort mette la sesta marcia a 60 km/h, le valvole pneumatiche dello scarico restano chiuse e la visibilità è assurdamente buona per essere una super sportiva, ho fatto fatica a comprendere come i ragazzi di Woking abbiano potuto concepire una macchina da corsa che allo stesso tempo abbia il comfort di una berlina.

C'è un discreto infotainment con navigazione montato su uno schermo centrale touch, un impianto audio niente male, il Cruise Control, il Lift System che alza l'avantreno per superare i dossi, la retrocamera e la camera 360 View... cosa si può volere di più?
Io l'ho parcheggiata più volte nel mio box sotterraneo - con rampa d'ingresso - di 4,8 metri per 2,2 metri e sono riuscito a entrare e uscire dalla vettura senza strapparmi un legamento. Ok, forse le portiere diedrali non sono la cosa più comoda al mondo, ma creano un effetto scenico da panico, non rinuncerei mai a un elemento del genere.

Mi sbilancio ulteriormente: se avessi 293.000 euro da spendere andrei immediatamente in un concessionario McLaren a ordinarne una e la vorrei esattamente come quella che ho guidato durante la prova.
La 720S è sincera, cruda, sanguigna. Gli interni sono l'evoluzione "fancy" di quelli di una Lotus, il volante non ha nemmeno un pulsante, la pedaliera è quella di un'auto da corsa e i freni carboceramici una volta mandati in temperatura potrebbero fermare un Boeing 777. Questa è una macchina creata per gente che vuole guidare e basta, tutto il resto non ha importanza.

Possiamo sederci al bar e discutere che la versione coupé, oltre a costare 30.000 euro in meno, è anche strutturalmente più rigida e più leggera di 60 kg ma il coinvolgimento che ti dà una spider da 720 cavalli è pura magia nera, si possono sentire con distinta chiarezza gli sbuffi delle turbine a bassa inerzia, i leveraggi del cambio e il risucchio in aspirazione. Cara McLaren 720S, adesso che ti ho guidato tutto avrà un sapore diverso.