Due anni di bici e monopattini Dott a Milano: ecco il nuovo polo operativo

Cosa c'è dietro un monopattino o una bicicletta elettrica che sblocchiamo in sharing? Andiamo a scoprire come funziona il polo operativo di Dott a Milano.

Due anni di bici e monopattini Dott a Milano: ecco il nuovo polo operativo
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Negli ultimi anni le nostre più grandi città sono state letteralmente invase da biciclette elettriche e monopattini elettrici, soprattutto in sharing, disponibili a ogni angolo di strada 24 ore al giorno per l'intero anno. Un business model che ha fatto sorgere start-up come funghi, sono poche però le aziende che possono vantare investimenti milionari, migliaia di veicoli in funzione e milioni di chilometri macinati dai propri utenti.
Una di queste è sicuramente Dott, che ha appena festeggiato i due anni di attività nella città di Milano. Per celebrare al meglio siamo stati nel nuovo polo operativo di Dott nella periferia della città, in zona Bisceglie, per scoprire come funziona il servizio dietro le quinte.

Un monopattino per "l'ultimo miglio"

Il nuovo polo Dott sorge alle porte di Milano, un capannone di 1.000 mq che è per l'azienda anche il centro più grande del Sud Europa. Dott opera infatti in diversi Paesi del vecchio continente, mentre in Italia è operativa anche a Roma e Torino oltre che a Milano.

In particolare la città meneghina rappresenta un investimento importante e a lungo termine per Dott, che non a caso ha introdotto 1.500 nuove e-bike appena lo scorso mese di dicembre 2021 e ha rinnovato il parco monopattini a giugno 2022 portando 750 unità di nuova generazione (a Milano arrivano i nuovi monopattini Dott). In totale la società ha investito 3 milioni di euro per offrire ai propri clienti i migliori prodotti del mercato in sharing, che gli utenti sembrano apprezzare a guardare i dati. In due anni, Dott ha raggiunto nella sola città di Milano il traguardo dei 4 milioni di chilometri percorsi, significa che grazie a monopattini e biciclette sono state risparmiate circa 500 tonnellate di CO2 (rispetto all'utilizzo di un'auto privata). Da gennaio 2022 inoltre, con l'aggiornamento della flotta, gli utenti iscritti al servizio sono triplicati, +290%, mentre i noleggi sono più che raddoppiati, 260%. Si è alzata anche la media dei singoli viaggi: solitamente un utente viaggia per 13 minuti e copre 2,3 km di distanza.

Cifre che la dicono lunga su quale sia il target di Dott, l'azienda infatti non ha intenzione di sostituire a pieno i mezzi pubblici, non vuole che i suoi utenti facciano viaggi da 9-10 km per attraversare per intero la città, al contrario monopattini e biciclette elettriche devono coprire "l'ultimo miglio", connettere gli utenti dalla metro/dal treno/dall'autobus alla destinazione finale, tanto per fare un esempio. (In foto: Maxim Romain - COO Co-Founder Dott)

Così facendo si velocizza anche l'ultimo tratto non coperto eventualmente dai mezzi pubblici, evitando del tutto l'utilizzo dell'auto privata. Poiché questo è un aspetto chiave, Dott ha ampliato la sua zona operativa su Milano, che ora copre un'area di 58 km ed esce abbondantemente dal centro città. La formula, anche alla luce dei dati, sembra funzionare alla grande: secondo un recente sondaggio svolto proprio da Dott fra i suoi clienti, il 30% ha confermato di aver ridotto l'uso dell'auto privata.

Il 60% invece ha dichiarato di usare il servizio per avere più libertà di spostamento rispetto al mezzo privato, magari raggiungendo zone che per motivi logistici o ambientali (ZTL e quant'altro) sono difficili da attraversare in auto. Sbloccare il monopattino o la bicicletta elettrica è però solo l'ultimo passaggio di una catena molto lunga e ben organizzata: scopriamo come funziona il nuovo polo operativo di Milano di Dott.

All'interno del polo operativo di Dott a Milano

Attraversata l'area degli uffici, si entra subito nel vivo del polo operativo Dott: una grande area permette l'ingresso dei furgoni impiegati per l'in/out di veicoli e batterie. Le batterie scariche sono le prime a iniziare il loro viaggio all'interno del capannone, dai furgoni vengono infatti scaricate in una zona completamente ignifuga, pronta a scongiurare il peggio in caso di incendio - del resto parliamo di migliaia di batterie agli ioni di litio stoccate ogni giorno.

Al di là di questa zona di stoccaggio, le batterie scariche vengono ricaricate con energia 100% pulita in serie, grazie a un "armadio" messo a punto dalla stessa Dott, con i dipendenti che possono mettere a caricare gli accumulatori in maniera veloce e sicura. Ogni giorno vengono ricaricate dalle 800 alle 1.000 batterie, sempre sotto stretta sorveglianza dei dipendenti per ridurre al minimo il pericolo incendio.

Mentre le batterie si ricaricano, dai furgoni scendono eventuali monopattini e biciclette da sistemare in officina, poiché possono avere danni estetici, meccanici o elettronici. All'interno di Dott si applica la filosofia del riuso e del riciclo: se un monopattino ha un problema, prima di essere sostituito da un modello nuovo si fa di tutto per rimetterlo in funzione con pezzi di ricambio originali, al fine di garantire sempre prestazioni massime e sicurezza all'utente finale.

Superata infatti una grande area di "Storage", dove si conservano tutti i pezzi di ricambio di nuova fabbricazione, c'è una grande area "Workshop" dove i meccanici Dott rimettono in sesto i veicoli danneggiati. Una volta sistemati, monopattini e biciclette vengono alloggiati in uno spazio apposito pronti per tornare sui furgoni e dunque sulle strade di Milano. All'interno del magazzino si trova anche una curiosa area "Quarantena", che com'è facile immaginare ha ben poco di sanitario.

Qui finiscono soltanto quelle batterie che hanno problemi di funzionamento, che non ricaricano oppure che sembrano totalmente esaurite. Qui vengono lasciate per diverso tempo affinché perdano completamente la loro carica, solo successivamente si prova a caricarle di nuovo. Le batterie che ce la fanno, che perdono il loro "effetto memoria" (e sì, sembrava un problema debellato ma evidentemente queste batterie possono averlo ancora), possono tornare a bordo di monopattini e biciclette, che fra l'altro utilizzano gli stessi accumulatori.

Le batterie che proprio non funzionano più vengono invece smaltite e spedite "a miglior vita", come si suol dire. Poiché si maneggiano prodotti particolari, Dott garantisce dagli 80 ai 150 controlli qualità ogni giorno, effettuati su batterie, monopattini ed e-bike. Tutte unità che arrivano da diverse case di produzione, che però utilizzano ovviamente delle regole comuni decise da Dott in fase di progettazione, affinché tutti i veicoli siano uguali pur provenendo da aziende differenti.

A tal proposito Dott ha già portato in strada la sua quarta generazione di monopattini elettrici, con un GPS ancora più preciso, mentre sul fronte delle e-bike è pronta a offrire una flotta di cargo bike ai suoi dipendenti, utili al riposizionamento dei mezzi (e sì, perché Dott "pattuglia" anche le strade della città per sistemare monopattini caduti, parcheggiati male ecc) e alla ricarica/sostituzione delle batterie, evitando così di far girare furgoni inquinanti quando possibile.

In questo modo dal 2020 Dott ha già ridotto le proprie emissioni di CO2 del 48% e il trend è in costante crescita. Utilizzando Dott dunque non solo si evita di inquinare con il proprio mezzo privato, si è sicuri di circolare con batterie ricaricate con energia 100% pulita, proveniente da fonti rinnovabili. Non sappiamo se sarà questa la vera mobilità del futuro, di certo Dott è una gran bella realtà del presente.