Proviamo la tecnologia della Renault Mégane E-Tech: un'elettrica Next Gen

In Spagna, guidando sulle colline che sovrastano Marbella, abbiamo avuto un assaggio della tecnologia della nuova Renault Mégane E-Tech 2022.

Proviamo la tecnologia della Renault Mégane E-Tech: un'elettrica Next Gen
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Negli ultimi due anni Renault ha fatto delle scelte di campo importanti: ha accelerato sull'elettrificazione, ha presentato nuovi modelli ibridi e totalmente elettrici, ha persino inaugurato un'ElectriCity in Francia per costruire le auto del futuro, istruendo meccanici e venditori in tutta Europa per affrontare al meglio la transizione. Frutto di questa Renaulution è oggi la nuova Renault Mégane E-Tech 100% elettrica, che inaugura una seconda generazione di veicoli a zero emissioni e porta a bordo delle auto francesi tecnologie sinora inedite per loro. Abbiamo guidato la nuova Mégane E-Tech elettrica a Marbella, in Spagna, e ora è arrivato il momento di parlarvi del nuovo infotainment e dei sistemi di assistenza alla guida. È dunque ora di parlare delle tecnologie della nuova berlina elettrica.

L'infotainment Next Gen della nuova Mégane E-Tech 2022

Negli ultimi due anni abbiamo di fatto provato a lungo tutte le nuove auto ibride ed elettriche del marchio Renault, trovando in tutti i modelli un difetto comune: l'infotainment e la gestione del quadro strumenti digitale.

Hardware e software non all'altezza dell'offerta Renault hanno fatto perdere non pochi punti alle vetture transalpine, oggi però con la nuova Mégane E-Tech 2022 ci troviamo di fronte a qualcosa di finalmente nuovo, di alto livello. Sull'elettrica è infatti arrivata una nuova plancia ridisegnata che integra due schermi ad alta risoluzione da 12,3" e 12" (nella variante entry level abbiamo uno schermo centrale da 9"), con LG che si è occupata dell'hardware e del software (sulla nuova Mégane arriva Android grazie a LG). Abbiamo infatti a che fare con la piattaforma IVI di LG, sviluppata utilizzando lo Scaled Agile Framework (SAFe). Basato su Android 10, si tratta del primo sistema di questo tipo a ricevere la certificazione Google Automotive Services (GAS), infatti l'intero sistema - ovviamente personalizzato da Renault - si struttura su Android Automotive. Un sistema snello, intuitivo e reattivo, pieno di app e funzioni, che potete ritrovare su vetture di segmento superiore alla Mégane - pensiamo soprattutto alle Volvo e Polestar di ultima generazione (a tal proposito: Matteo Valenza ha provato la Polestar 2).

Abbiamo guidato la nuova Mégane E-Tech per circa 160 km e non abbiamo potuto esplorare il sistema a fondo, il primo impatto però è stato incredibilmente positivo. I lag e i ritardi del passato sono ormai solo un brutto ricordo, inoltre Google Maps è presente come navigatore stock ed è perfettamente integrato con la vettura. Il sistema infatti riesce a leggere i dati relativi all'energia residua dell'auto, in questo modo Google Maps può prevedere che percentuale di batteria avrà l'auto una volta arrivata a destinazione, così da farci stare tranquilli, oppure organizzare le soste durante i viaggi più lunghi.

Un approccio "Tesla Style" che funziona in maniera davvero smart e intuitiva. Il sistema è inoltre compatibile con Android Auto e Apple CarPlay wireless ed è in grado di gestire OS stock e Smartphone Replication allo stesso tempo. Possiamo dunque utilizzare Google Maps nativo, con tutte le funzioni legate all'auto, e allo stesso tempo sfruttare Apple CarPlay per la musica, i podcast ecc tramite un pannello a parte come se fosse una normale funzione del sistema (vi consigliamo soltanto di impostare la Modalità Guida su iPhone, altrimenti ogni notifica vi porterà su Apple CarPlay).

Google Maps nativo ha un altro aspetto positivo: anche il quadro strumenti è legato all'infotainment principale, è dunque possibile visualizzare la navigazione a tutto schermo appena dietro il volante, così da lasciare lo schermo centrale all'intrattenimento (pensiamo magari al passeggero che vuole sfogliare la libreria musicale, scegliere e cambiare continuamente canzoni durante un viaggio).

Il nuovo quadro strumenti della Renault Mégane E-Tech

Se sulle Renault ormai "old gen" il quadro strumenti digitale è il vero tallone d'Achille, poco smart e personalizzabile, dalla grafica discutibile, sulla nuova Mégane E-Tech abbiamo a che fare con un sistema impeccabile, ben curato graficamente e capace di cambiare fino a tre visualizzazioni diverse.

Anche la Guida Autonoma è ora rappresentata nel migliore dei modi, meno didascalica rispetto al passato e più al passo coi tempi. Manca ancora la possibilità di visualizzare più info allo stesso tempo, almeno così ci è sembrato (verificheremo meglio quando ci arriverà la vettura per un long test drive), in ogni caso il volante multifunzione ha tutti i tasti a portata di mano per visualizzare ciò che vogliamo in pochi istanti. Peccato soltanto per un piantone dello sterzo pieno di interruttori: se sulla sinistra abbiamo il controllo luci, sulla destra sbucano come rami i controlli multimediali, i tergicristalli e il selettore di marcia. Francamente troppi elementi, che vanno a sporcare una plancia ordinata, minimal e davvero ben pensata. Scegliendo poi la Mégane E-Tech Iconic al top della gamma si ottiene anche uno specchietto retrovisore centrale totalmente digitale.

Inizialmente ci ha fatto un po' storcere il naso, poiché i riflessi rendevano difficoltosa la visione delle immagini, poi abbiamo fatto in modo che i riflessi sparissero del tutto piegandolo ad hoc e ci siamo abituati. Può essere una soluzione interessante, soprattutto se viaggiate spesso con i passeggeri posteriori oppure con il bagagliaio pieno fino al tetto di oggetti. La telecamera posteriore renderà sempre visibile il retro della vettura, anche se bisognerebbe verificare in condizioni meteo proibitive. Sul fronte telecamere in ogni caso bisogna aprire un paragrafo a parte.

Le telecamere della nuova Mégane E-Tech 2022: croce e delizia

Ormai le auto di nuova generazione sono imbottite di telecamere: frontali, laterali, posteriori, ne abbiamo in ogni dove. Anche la Mégane E-Tech può avere occhi su ogni lato, utili a ricreare su schermo una visione a 360 gradi così come un ambiente 3D in cui viene sistemato un modellino 3D dell'auto. L'idea è interessante e si rifà a funzioni di segmento superiore, peccato però che la qualità delle immagini non sia ottima come ci saremmo aspettati.

Immaginiamo che Renault abbia scelto sensori non al top della gamma per tenere sotto controllo i costi, ci saremmo aspettati però un pizzico di qualità in più. Inoltre sulla retromarcia abbia riscontrato qualche lag di troppo nella visualizzazione a schermo, la vettura però non viene ancora commercializzata (questo accadrà ad aprile) e possiamo immaginare come i tecnici riescano a sistemare tutto prima della release.

Inoltre il sistema di bordo integra una eSIM 4G Orange per ricevere aggiornamenti di sistema over-the-air e dare man forte al navigatore con indicazioni sul traffico e il meteo in tempo reale. Abbiamo seguito un evento internazionale con la stampa di altri Paesi e Renault non ha specificato le caratteristiche del servizio per l'Italia, ci ha assicurato però che le funzioni base tramite 4G funzioneranno sempre gratuitamente, mentre per quelle avanzate potrebbe arrivare un abbonamento facoltativo, come del resto accade anche con altri marchi.

La Guida Autonoma di Livello 2 della Mégane E-Tech

Arriviamo così a parlare della Guida Autonoma di Livello 2 della Mégane E-Tech. La vettura, al suo massimo potenziale, integra ben 26 sistemi differenti.

Ovviamente non ha molto senso elencarli tutti, vogliamo però soffermarci sulla novità più succosa: l'Adaptive Driver Assist, capace di leggere le mappe di Google Maps e reagire a curve e rotatorie. Un sistema che solitamente si trova su vetture di segmento superiore, lo abbiamo ad esempio trovato a bordo della BMW iX xDrive50 da circa 100.000 euro, e che sulla Mégane sembra funzionare molto bene. Di base il sistema è capace di rilevare curve e rotatorie e di decelerare di conseguenza, per poi accelerare di nuovo quando le condizioni della strada lo consentono. Nella nostra esperienza, scendendo dalle colline che sovrastano Marbella, abbiamo forse riscontrato un approccio eccessivamente cauto del sistema, intento a decelerare un po' troppo rispetto magari a quanto avremmo fatto manualmente, è in ogni caso una feature interessante che rende la Guida Autonoma possibile anche in ambiti cittadini ed extraurbani, là dove rotatorie, curve e tornanti non permettono la navigazione autonoma con altre vetture.

Altro sistema di assistenza che ci è capitato di provare, senza volerlo, è stato quello relativo alla frenata d'emergenza: il sistema ci ha pizzicati intenti a guardare l'infotainment per un istante di troppo e ha pensato di intervenire, frenando l'auto e scongiurando l'impatto con la vettura davanti a noi. Eravamo nel traffico a bassissime velocità e di sicuro saremmo intervenuti, ci è piaciuto però il fatto che il sistema ci abbia anticipato di un centesimo di secondo, segno di come fosse vigile e attento più di noi.

Per il momento, dopo un test drive in Spagna durato una manciata di ore, è tutto ciò che possiamo raccontarvi sulla tecnologia "toccata con mano" della nuova Renault Mégane E-Tech, con lei però si è trattato solo di un arrivederci, non di un addio. Ci ritroveremo presto per esplorare in profondità ciò che ha da offrire.