Proviamo nuova Dacia Duster 2022 nella campagna francese, anche GPL e 4x4

Abbiamo provato la nuova Dacia Duster 2022 in tre versioni differenti: GPL, benzina e 4x4 a gasolio nella campagna parigina.

Proviamo nuova Dacia Duster 2022 nella campagna francese, anche GPL e 4x4
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Quasi due milioni di unità vendute in tutta Europa dall'uscita della prima generazione, 250.000 delle quali si trovano soltanto in Italia. Con questi importanti numeri il nuovo Dacia Duster 2022 si presenta sul panorama attuale, forte di un design ancora più attrattivo, un look da SUV in piena regola e una costruzione solida, robusta come mai prima. Lo abbiamo guidato in anteprima nella campagna parigina in uno dei test drive più divertenti dell'anno, anche a causa della pioggia battente, e in diverse versioni: abbiamo infatti testato il nuovo Duster TCe benzina da 150 CV, la variante GPL da 100 CV e il 4x4 da 115 CV in un percorso off-road breve ma tecnico, sfruttando tutte le novità tecnologiche messe in campo da Dacia. Prima di raccontarvi com'è andata è però giusto analizzare la nuova offerta Duster: andiamo subito a scoprire novità e motorizzazioni, per poi balzare ai prezzi per il nostro Paese a fine articolo.

Un Dacia Duster per tutti i gusti

Sul fronte del design, il nuovo Duster 2021 - caratterizzato dal logo ridisegnato e futuristico di Dacia - si presenta con una calandra più moderna e in linea con la nuova identità visiva del marchio. Il blocco ottico si affida ora alla tecnologia ECOLED al di là degli abbaglianti, per un fascio luminoso che fa vedere meglio la strada e consuma meno energia.

Presente poi la nuova firma luminosa Y-shape, sempre in funzione con la macchina accesa, sia all'anteriore che al posteriore. I cerchi in lega da 16" o 17" sono stati riveduti e corretti per migliorare i consumi, lo spoiler posteriore invece serve a diminuire le emissioni (parliamo di un -5,8 g di CO2 nella variante 4x4, non tantissimo ma comunque una cifra in grado di abbassare le emissioni generali dell'auto). Nuovo Duster 2021 cambia però soprattutto all'interno: seppur fedele alla tradizione, senza grandi stravolgimenti, l'abitacolo vede ora un nuovo sterzo multifunzione con i comandi del Cruise Control a portata di mano, nuovi rivestimenti per i sedili, un nuovo poggiatesta più ergonomico, un bracciolo al termine del tunnel centrale comodo sia per il conducente che per il passeggero - che si può regolare in profondità e al suo interno ospita uno scompartimento da 1,1 litri. Non solo: Dacia ha detto finalmente addio alla presa USB presente in alto e ne ha installate due USB A al di sotto del climatizzatore, inoltre anche i passeggeri posteriori hanno a disposizione due prese USB A - per la felicità dei vostri figli energivori.

Lo schermo centrale per l'infotainment si è fatto più grande, ora da 8", supporta inoltre Android Auto e Apple CarPlay in versione cablata con il sistema senza navigatore, in versione wireless con l'aggiunta del Media Nav. Il nuovo Duster 2021, come il nome suggerisce, è nato appositamente per mangiare la polvere: l'altezza libera dal suolo è di 217 mm nella versione 4x2, di 214 mm nella 4x4, l'angolo di dosso è di 21°, l'angolo di attacco di 30° e l'angolo di uscita di 34° nella versione 4x2, di 33° nella 4x4. Il modello a quattro ruote motrici è dotato anche di un 4X4 Monitor, che fornisce informazioni sull'inclinometro laterale, l'angolo di beccheggio, la bussola e l'altimetro.

A bordo di nuova Dacia Duster sotto la pioggia battente

Iniziamo col raccontarvi la nostra esperienza proprio partendo dalla Duster 4x4: tecnicamente è dotata di un motore dCi a gasolio da 115 CV, con trasmissione manuale a 6 rapporti, e sin da subito ci è sembrata comoda e divertente da guidare.

È dotata di una telecamera anteriore e di una telecamera posteriore, in grado di aiutarvi anche nei momenti di maggiore difficoltà; anche se la qualità video non si è dimostrata stratosferica (nulla a che vedere, ovviamente, con la strumentazione a bordo della Cayenne che abbiamo guidato in off-road al Porsche Experience Center Franciacorta), le due telecamere hanno comunque svolto il loro lavoro, con tanto di barre colorate su schermo che ci hanno aiutato a capire dove piazzare le ruote (le righe blu sono una novità e ci indicano proprio dove puntano le ruote). Degno di nota anche il 4X4 Monitor, che mostra sullo schermo centrale tutte le informazioni "fisiche" di cui abbiamo parlato sopra. Un modello adatto ovviamente agli amanti della natura più selvaggia, a differenza del Duster Bifuel benzina-GPL con motore ECO-G da 100 CV a due ruote motrici. Pur non essendo sulla carta un motore potentissimo (67 kW a benzina, 74 kW a GPL), è Turbo e ci ha stupito per via del suo brio: a GPL si ottiene uno scatto di 170 Nm fra i 2.000 e i 3.500 giri/min, a benzina di 160 Nm.

Rispetto ad altri SUV/Crossover da 100 CV che abbiamo guidato (pensiamo in primis alla prova della nuova Hyundai Bayon), questo Duster 2021 Bifuel si è dimostrato più scattante e reattivo, adatto anche all'uso autostradale, con velocità massima di 168 km/h ma soprattutto un'accelerazione comoda e briosa in fase di sorpasso quando si innesta la turbina, davvero notevole dunque il lavoro del Gruppo Renault su questo fronte.

In termini di consumi, abbiamo percorso con questa vettura poco meno di 50 km senza risparmiare troppo come dinamica di guida, ottenendo in GPL poco meno di 9 litri/100 km, un risultato già buono che si può migliorare ulteriormente con una guida più pacata e familiare. Chiudiamo questa parentesi parlando dei serbatoi: abbiamo 50 litri di benzina e 48,8 litri di GPL.

Duster a tutta potenza

Molto buono anche il livello di comfort, che abbiamo ritrovato sulla Duster TCe benzina da 150 CV. Se state cercando un SUV potente e dal rapporto qualità/prezzo imbattibile, probabilmente questo Duster è il veicolo che fa per voi: grazie al Turbo e ai suoi 250 Nm di coppia già fra 1.700 e 3.250 giri/min, questa variante è sicuramente la più soddisfacente della gamma.

Lungo le strade di campagna deserte a nord di Parigi abbiamo potuto sguinzagliare questa bestiolina senza grossi limiti, anche se è per "utenti consapevoli". Probabilmente un motore di tale potenza è anche eccessivo per una Duster, al di sopra dei 100 km/h e durante le accelerazioni più aggressive ci siamo ritrovati con uno sterzo poco preciso e un rollio un po' troppo accentuato; l'asfalto bagnato e successivamente la pioggia battente non hanno di certo aiutato, da una Duster però ci saremmo aspettati un po' di stabilità aggiuntiva (probabilmente l'ESC dovrà essere calibrato meglio su questa variante), è una vettura che dev'essere pronta a qualsiasi condizione atmosferica e allo stato attuale c'è ancora qualcosa da sistemare. Analizzando la situazione a 360 gradi, forse la Bifuel ci è sembrata più bilanciata e stabile; la TCe 150 ci ricorda costantemente come non sia fatta per una guida eccessivamente sportiva, pur avendone la possibilità in termini di potenza, dunque bisogna guidarla con attenzione. Dalla sua però ha un plus che non si trova sulle altre versioni: un cambio automatico DCT a doppia frizione e 6 rapporti che funziona davvero bene, ben mappato per ottimizzare al massimo i consumi.

A proposito: su circuito misto, un po' di città, molti tratti extraurbani e un po' di autostrada la Duster TCe 150 è rimasta attorno ai 6 litri di benzina per 100 km, davvero niente male per un SUV di questo tipo. Quando poi le strade si sono fatte deserte, ci siamo divertiti un po' di più e i consumi sono saliti a 6,8 litri/100 km, dunque come sempre il capitolo consumi dipende molto dal vostro stile di guida.

I prezzi della nuova Dacia Duster 2022

Arriviamo così a parlare di prezzi e impressioni finali. Il prezzo d'attacco di nuova Dacia Duster 2022 è di 12.950 euro in versione 1.0 TCe 90 CV con allestimento Access. Per la versione a gasolio 1.5 Blue dCi 115 CV si parte da 16.700 euro con allestimento Essential, mentre per la Bifuel TCe 100 CV GPL si parte da 13.450 euro in versione Access, probabilmente la Duster da prendere maggiormente in considerazione.

Se volete più potenza, Duster 1.3 TCe 150 CV si prende a 22.150 euro nella sua unica variante Prestige, mentre la 4x4 1.5 Blue dCi 115 CV si prende a partire da 20.700 euro. A chi non ama perdere molto tempo a configurare una nuova vettura Dacia offre la Bifuel e la Diesel in versione Prestige Up: Full Optional e con data di consegna rapida e precisa. I prezzi sono, rispettivamente 18.450 euro e 19.900 euro. Quale Duster vi consigliamo, invece, dopo averne provate tre differenti? La più interessante è sicuramente la Bifuel benzina-GPL: è l'unica ad avere cinque allestimenti per tutti i gusti, ha un motore Turbo che funziona alla grande (soprattutto con il GPL), ha un range di prezzo insuperabile, da 13.450 euro a 18.450 euro. Per percorsi più impegnativi la 4x4 è tremendamente sfiziosa e viene venduta con la giusta tecnologia: telecamere avanti e dietro e l'ottimo 4X4 Monitor. Non abbiamo guidato la 1.0 TCe da 90 CV ma con questa versione ci andremmo molto cauti, poiché la vettura ha una stazza non da poco e poi immaginatela con cinque persone a bordo e qualche valigia: almeno 100 CV sono d'obbligo, e con gli altri propulsori della gamma dormite sonni tranquilli.

Sospendiamo il giudizio anche sulla diesel, comunque una scelta forzata se amate questa alimentazione, mentre la TCe 150 CV merita più di una riflessione: costa 22.150 euro e ha un motore anche troppo potente per la Duster, nel senso che il corpo vettura non è ottimizzato al meglio per questi kW e a velocità sostenute lo sterzo è poco preciso, a bordo non si ha la sensazione di reale sicurezza. La vettura ci ricorda dunque costantemente di non esagerare, da scegliere solo se siete utenti consapevoli - e se avete intenzione di viaggiare spesso a pieno carico. Peccato, in fondo, perché il cambio automatico DCT funziona divinamente e raramente sbaglia qualche colpo.

Al di là delle singole versioni, abbiamo apprezzato la tecnologia scelta da Dacia sugli allestimenti più costosi, anche se avremmo preferito uno sforzo in più sui materiali (e dimenticatevi della guida autonoma di livello 2). La plancia di questo nuovo Duster 2022 è realizzata con plastiche che non trasmettono un carattere premium, anzi; è pur sempre una Dacia, direte, eppure è un clamoroso passo indietro rispetto alla Sandero Stepway Bifuel che abbiamo provato di recente, estremamente più rifinita e curata, con materiali che ci son sembrati superiori. Probabilmente il marchio voleva differenziare le due vetture anche nelle feature, non solo nelle dimensioni e nell'aspetto, a voi dunque l'ardua scelta. Resta tuttavia una grande certezza: se guardiamo al rapporto qualità/prezzo, difficilmente troverete di meglio a parità di costi.