Le nuove livree McLaren a Indianapolis: la storia della Triple Crown

Il team Arrow McLaren omaggia la sua storia ad Indianapolis celebrando la Triple Crown completata dal team britannico nel 1995.

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La McLaren che solo pochi anni fa, nel 2017, ha sorpreso tutti portando Fernando Alonso al via della corsa più veloce al mondo, la 500 Miglia di Indianapolis, ha deciso quest'anno di fare un nuovo regalo agli appassionati delle quattro ruote facendo debuttare sul leggendario catino americano quattro livree commemorative per i suoi piloti Pato O'Ward, Felix Rosenqvist, Alexander Rossi e Tony Kanaan. Un omaggio alla tradizione da parte del team britannico, dalla stagione 2020 impegnata a tempo pieno, oltre che in F1, anche nell'IndyCar Series.

McLaren F1 GTR - #5 Pato O'Ward

Nel 1995 la McLaren F1 è unanimemente considerata l'auto stradale più incredibile del mondo, ma non vende quanto dovrebbe. Per dare una scossa al mercato, McLaren decide di scendere in pista alla 24h di Le Mans (i 100 anni di storia di Le Mans) contro i velocissimi prototipi. Vetture decisamente più specializzate in termini di pista, quindi onde evitare figuracce la Casa sceglie di partecipare in modalità stealth, per poter dire di non essersi impegnata ufficialmente nel caso la gara si riveli un fallimento.

Il piano è di fornire alcune neonate F1 GTR ad alcuni selezionati team "privati", in realtà formati per buona parte da uomini McLaren. Alla partenza, infatti, la F1 si troverà almeno tre squadre avversarie più veloci: si tratta dei prototipi Courage Porsche, Kremer e Wr Peugeot. Vetture da corsa che hanno una velocità di percorrenza curva più elevata, fondamentale a Le Mans. La gara più bagnata della storia però (pioverà per 17 ore su 24) ribalta le carte in tavola, con le vetture GT che riescono a sfruttare il proprio potenziale meglio dei prototipi - che così perdono tutto il vantaggio tecnico e, nei settori più guidati, diventano tremendamente difficili da guidare.

A trionfare sarà pertanto, contro ogni previsione, la McLaren nero-opaca di Dalmas, Letho e Sekiya approntata dal team il cui nome sembra quello di un manga: Kokusai Kaihatsu Racing. Una vettura divenuta subito un instant classic.

McLaren MP4/2 - #6 Felix Rosenqvist

La McLaren ha già vinto il mondiale piloti nel 1974 e quello piloti con Emerson Fittipaldi e James Hunt - rispettivamente nel 1974 e 1976 - quando il 3 giugno 1984 si aggiudica per la prima volta nella sua storia, e dopo ben dopo ben 17 tentativi, il celeberrimo Grand Prix di Monaco con il francese Alain Prost.

La MP4/2 di quell'anno - alla quale la livrea si ispira - fu progettata da John Barnard, dotata di un telaio in fibra di carbonio e spinta da un motore turbo TAG-Porsche in grado, in configurazione da qualifica, di esprimere oltre 800 CV di potenza. La vettura dominerà la stagione vincendo 12 gare su 16 e sarà protagonista di un duello al cardiopalma tra i suoi due piloti per la conquista del titolo.

La contesa tra l'esperto Niki Lauda e il giovane Prost si risolse, infatti, in favore del primo solo nell'ultimo round di Estoril. Quel campionato passerà alla storia come quello con il minor margine di punti fra il primo e il secondo in classifica, 0,5 punti, frutto del punteggio dimezzato assegnato proprio nel sopracitato GP di Montecarlo, interrotto per pioggia al 31esimo giro.

McLaren M16C - #7 Alexander Rossi

La vettura #7 di Alexander Rossi sarà vestita del colore tradizionale McLaren, quel papaya che recentemente è tornato a far parte anche della colorazione ufficiale del team di Formula 1 dopo decenni in cui lo schema cromatico era stato concordato proprio con gli sponsor.

Accanto all'arancione ci sarà un tocco di blu, andando a celebrare la vittoria della squadra inglese alla Indy 500 del 1974, che vide Johnny Rutherford conquistare la vittoria a bordo della McLaren M16C. McLaren aveva già trionfato sull'ovale per eccellenza due anni prima, nel 1972, con Mark Donohue.

In quell'occasione però McLaren aveva offerto solo il proprio telaio e il pilota americano aveva trionfato gareggiando per il plurivittorioso Team Penske. Donohue comandò gli ultimi 13 giri registrando il record di velocità media, battuto solo nel 1984 da Rick Mears.

The Triple Crown Livery - #66 Tony Kanaan

La Triple Crown, ovvero il più grande traguardo raggiungibile da un pilota - comprendente la vittoria del Grand Prix di Monaco, della Indy 500 e della 24 Ore di Le Mans - è dunque completata.

L'impresa riuscita come driver solo a Graham Hill (che la completò nel 1972) è portata con fierezza da McLaren sulla livrea dalla quarta ed ultima vettura schierata per l'occasione. Al volante della #66 vi sarà il veterano brasiliano Tony Kanaan - già campione nel 2013 e alla sua ultima partecipazione a Indianapolis.

La livrea nera e arancio papaya della sua SmartStop Arrow McLaren Chevrolet presenta una stella arancione che corre tutta intorno all'abitacolo e tre piccole stelle nere adagiate sul lato sinistro dell'alettone posteriore. Tutti questi riferimenti sono un omaggio alla Triple Crown che il team McLaren ha completato, grazie ai veicoli sopracitati, lungo i suoi 63 meravigliosi anni di storia.