Non solo Citroën: quando la rivoluzione passa dal logo

Rapida elettrificazione e digitalizzazione, la casa francese è solo l'ultima in ordine di tempo a intercettare anche graficamente il cambiamento.

Non solo Citroën: quando la rivoluzione passa dal logo
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Quello della francese Citroën è solo l'ultimo logo automobilistico in ordine di tempo ad aver subito una profonda opera di restyling (Citroën si rifà il look con un nuovo logo). Il nuovo logo - che debutterà nel 2023 - diviene il simbolo di una nuova Brand Identity, l'inizio di un profondo rinnovamento che, come sottolinea l'azienda, porterà a una nuova era per la Casa transalpina, legata a doppio filo all'elettrificazione.
Per l'occasione Citroën ha presentato anche la nuova firma istituzionale "Nothing moves us like Citroën"", uno slogan che conferma la volontà di accelerare il programma di transizione verso quelle che l'azienda definisce "nuove forme di mobilità più audaci", un processo di rinnovamento che ha le sue radici nell'ingresso del marchio nel gruppo Stellantis.

La casa del Double Chevron è però in buona compagnia, tra 2021 e 2022 sono ben cinque le case automobilistiche che hanno scelto di rinfrescare l'immagine del proprio logo, tutte seguendo - al pari della Casa francese - come filo conduttore il passaggio dallo stile tridimensionale a uno più "appiattito", stilizzato e digitalizzato, "figlio" della rivoluzione digitale che abbraccia anche il mercato automobilistico; un'industria che attraversa una rivoluzione sia in chiave prodotto, con l'elettrico che avanza, sia sotto il profilo della comunicazione, sempre più moderna e via web.

In Francia è tempo di grandi cambiamenti

Rimanendo in terra di Francia incontriamo due marchi, Peugeot e Renault, che hanno cambiato pelle. In Peugeot il leone rimane protagonista ma non è più rampante bensì rappresentato attraverso la sola testa, più particolareggiata rispetto al passato. Oltre al Leone, il nuovo stemma disegnato dal Peugeot Design Lab, prevede un lettering scritto per esteso sopra la testa del leone e uno scudo che racchiude il tutto.
Per Peugeot il nuovo logo rappresenta "una forma identitaria senza tempo, universale e multiculturale". È un segno distintivo, un simbolo di appartenenza, di riconoscimento, come a suggellare il lavoro di riposizionamento intrapreso negli ultimi 10 anni dalla Casa transalpina impegnata nella realizzazione di modelli sempre più curati in termini di design e ricchi di tecnologia, come dimostrano le ultime 208 (maggiore potenza e autonomia per la Peugeot e-208 nel 2023), 308, 508, 3008 e 2008.

Dalla casa originaria di Sochaux ci spostiamo in direzione Parigi dove incontriamo Renault. L'anno in corso è quello del debutto della nuova grafica del logo, già apparsa sul Renault 5 Prototype. La nuova losanga, in lavorazione dal 2019, si presenta con due diamanti romboidali intrecciati tra loro come anelli di una catena e ricorda la versione moderna dello stemma Renault già visto nel 1972: l'obiettivo è quello di trasmettere il concetto di Renaulution, cioè il progressivo passaggio all'elettrificazione, come dichiarato da Gilles Vidal, il Direttore del Design. Il nuovo logo è già presente a bordo della nuova Mégane E-Tech elettrica che abbiamo provato.

Vecchi e nuovi mercati

Non solo Francia, il vento di rinnovamento soffia in tutta Europa come dimostra anche la scelta di Dacia (società romena il cui destino è ormai da più di due decenni intrecciato a quello di Renault). Nuova strategia di marketing e nuovo logo, dunque, per l'azienda nota in Italia anche per la sponsorizzazione dello Stadio Friuli di Udine, che aggiunge all'apertura verso il mondo dell'elettrico della nuova Spring e ai nuovi stilemi della Sandero anche un design inedito del marchio, che è stato mostrato in anteprima sulla Bigster Concept e introdotto sui modelli di serie nella seconda metà del 2022 (il nuovo logo Dacia arriva sulle auto 2022).

Dall'altra parte del mondo anche la sudcoreana KIA presenta un nuovo logo, senza fronzoli. Presentato ufficialmente nel gennaio 2021 (KIA presenta il nuovo logo), è più iconico, semplice e significativo di quello passato, nonostante ne riprenda le linee retrò come parte essenziale del patrimonio grafico e storico della Casa.
Lo stemma rinnovato è un moderno simbolo che rappresenta l'attenzione di KIA verso i clienti e segue il nuovo brand slogan "Movement that inspires". Svelato a Incheon (Korea), rappresenta la moderna strategia a lungo termine "Plan S" che vede protagonisti i nuovi modelli elettrici e l'ampia scelta di servizi legati alla mobilità.

Coraggiosa, infine, la scelta di SKODA che proprio quest'anno ha deciso di modificare il proprio logo partendo da un sondaggio che ha coinvolto 2.200 persone selezionate fra 6 mercati chiave, tra cui l'Italia (SKODA cambia il logo). Abbandonata la grafica 3D scultorea, il nuovo stile prevede un carattere completamente diverso basato sulla simmetria, sulla combinazione di forme arrotondate dai bordi netti.
L'elemento più curioso è l'integrazione del segno diacritico sopra la "S", elemento importante dell'eredità Skoda. Il cosiddetto hácek è ora integrato nella prima lettera.

La trasformazione del logo del carmaker ceco fa da preambolo anche qui a una rivoluzione elettrica del marchio, con la Casa del Gruppo Volkswagen che ha promesso tre nuovi modelli completamente elettrici entro il 2026: un SUV a 7 posti, un crossover e una compatta. Un investimento di 5,6 miliardi di euro nella mobilità elettrica e di altri 700 milioni di euro nella digitalizzazione nei prossimi 5 anni che garantiranno "la redditività futura dell'azienda e dei posti di lavoro", parola del CEO Klaus Zellmer.

Tra passato e futuro: la scelta di Citroën

È in questo contesto storico che si inserisce l'opera di restauro proposta da Citroën, l'ultima svolta in ordine di tempo della sua lunga storia pluricentenaria iniziata nel 1919.

L'idea del suo stemma - due ingranaggi a V a mo' di freccia - risale però addirittura a 19 anni prima, quando ancora nei panni del "semplice" industriale meccanico e militare André Citroën acquistò in Polonia un brevetto per assicurarsi un innovativo ingranaggio a cuspide. La nuova immagine della Citroën è profondamente ispirata a quel primo logo dell'azienda. Oltre ai deux chevrons, infatti, il nuovo logo del brand riprende anche la cornice ovale, abbandonata da diversi decenni. Il programma di rinnovamento di casa Citroën, quindi, passa anche per un vero e proprio omaggio alla tradizione e alla storia dell'azienda. Le motivazioni di questo "ritorno al passato" vengono chiarite da Alexandre Revert, Global Brand Designer di Citroën che, in merito al nuovo logo, sottolinea: "In un momento in cui intendiamo chiarire i nostri obiettivi futuri, è stato logico per noi richiamare graficamente il primo logo di André Citroën, che rappresentava l'autentica promessa di una mobilità accessibile e innovativa per tutti".

Una soluzione, quella dei denti a cuspide, che gli diede soddisfazione sia meccanica che economica permettendogli la scalata all'industria francese. Il fondamentale ingranaggio non abbandonerà mai infatti - pur nei numerosi restauri - il logo della fabbrica di automobili di Poissy che sarà affiancato da un altro disegno solo tra il 1927 e il 1928, un cigno galleggiante sul pelo dell'acqua, che simboleggiava i nuovi motori flottanti, introdotti dal costruttore transalpino per attenuare le vibrazioni prodotte dal motore.

Tornando alla contemporaneità il nuovo logo Citroën è parte integrante di un vasto programma di trasformazione, programma che si completa con la già accennata nuova firma istituzionale "Nothing moves us like Citroën". Laurent Barria, Direttore Marketing e Comunicazione Citroën, ha affermato a riguardo: "Grazie a questa nuova identità, vogliamo estendere il benessere emotivo che sperimentiamo all'interno delle nostre vetture anche al di fuori dell'auto, attraverso l'intero percorso che i clienti intraprendono con noi".

Sempre negli ultimi anni anche le tedesche BMW e Volkswagen come anche la giapponese Nissan hanno cercato di intercettare la rivoluzione del mondo dell'auto anche attraverso l'adozione di una nuova veste grafica. "Preda" della rapida elettrificazione e digitalizzazione della gamma dei veicoli, molti brand hanno sentito il bisogno di dare una svolta alla loro immagine per sottolineare anche a livello iconografico questa evoluzione tecnologica.