Della Modalità Sentinella di Tesla si parla ormai da diversi anni, noi stessi nel 2019 abbiamo scritto un articolo chiamato Cos'è la Modalità Sentinella di Tesla e perché ogni auto dovrebbe averla. Siamo ancora della stessa idea, si tratta di una funzionalità eccezionale che - in combo con la funzione dashcam in fase di guida - pone le Tesla su uno scalino superiore rispetto alla concorrenza. Tuttavia non ci sono soltanto luci ma anche tante ombre. Ora che stiamo provando una nuova Tesla Model 3 Long Range 2022 abbiamo qualche appunto da fare sulla famosa Modalità Sentinella che bada alla nostra vettura quando noi siamo lontani.
La funzione dashcam delle Tesla
Prima di parlare del Sentry Mode, della Modalità Sentinella per l'appunto, accenniamo brevemente alla funzione dashcam, che ha sicuramente meno criticità. Si imposta in maniera semplicissima, basta attivare lo switch digitale nel pannello apposito delle impostazioni e il gioco è fatto. Il sistema possiede una funzione Auto che registra in autonomia una clip significativa in caso di collisione o di attivazione dell'airbag, in alternativa possiamo registrare manualmente la clip di nostro interesse.
Se succede qualcosa che vogliamo salvare sulla memoria di bordo (che può essere una normale chiavetta USB, come quella di serie di Tesla, oppure un SSD più capiente) dobbiamo richiamare il pannello delle app con un tocco e cercare l'icona dedicata alla dashcam, un'operazione che potrebbe distrarci dalla guida. A tal proposito è consigliabile spostare l'icona della dashcam fra le app preferite, così da averla sempre subito a disposizione. In alternativa con l'opzione Clacson il sistema registra una clip ogni volta che strombettiamo.
Quanto consuma la Modalità Sentinella?
Discorso molto diverso merita la famosa Modalità Sentinella. Tesla può attivare la funzione in modo indiscriminato ogni volta che si parcheggia l'auto oppure escludendo determinati luoghi (come la nostra abitazione, ad esempio), tuttavia l'azienda consiglia di attivare la modalità in maniera manuale solo nei momenti di reale bisogno e c'è un motivo ben preciso (forse anche più di uno): è un'applicazione parecchio energivora. Il suo consumo è di 219 W, ovvero 5,25 kWh ogni 24 ore. Anche sfruttando la Modalità Sentinella solo per le 8 ore notturne, attivando manualmente il tutto ogni sera, avremmo comunque un consumo di 1,75 kWh al giorno, che al mese sarebbero 52,50 kWh.
Ricaricando ai Supercharger Tesla all'attuale prezzo di 0,58 euro/kWh (ricordiamo che in Italia esistono ormai più di 50 stazioni Supercharger), 52,50 kWh avrebbero un costo di 30,45 euro, presso le stazioni IONITY arriveremmo a 41,47 euro. E questo solo tenendo attiva la Sentinella durante le 8 ore notturne per un mese, sulle 24 ore i prezzi sarebbero tre volte superiori. Potrebbe succedere inoltre di tenere la Sentinella attiva per una settimana di fila, lasciando la vettura al parcheggio di un aeroporto: beh fate attenzione, perché al ritorno dal vostro viaggio potreste trovarvi la batteria con il 40-50% in meno. La Modalità Sentinella comunque non funziona quando la batteria si trova al di sotto del 20%, è chiaro però che è una funzione da usare con coscienza.
Una sentinella da migliorare
La Modalità Sentinella potrebbe dunque risultare costosa e frustrante, sia per la metodologia di utilizzo che per l'autonomia rosicchiata mentre l'auto è ferma in un parcheggio. Tesla consiglia di utilizzarla solo nelle situazioni in cui si rischia maggiormente episodi di vandalismo o di ricevere una sportellata, magari nel parcheggio di un centro commerciale. Al netto di ciò che abbiamo scritto sopra non possiamo che concordare, anche per un altro fattore: la Sentinella può essere invasiva e molesta, inoltre può farvi perdere parecchio tempo. Abbiamo provato a utilizzare la funzione dalle 21:00 alle 8:00 parcheggiando la Model 3 in un normale parcheggio pubblico a striscia bianca, con il muso rivolto verso il marciapiede.
Ebbene la Tesla non è stata in grado di riconoscere, diciamo così, i veri rischi dai normali passanti. Al mattino ci siamo ritrovati 40 episodi Sentinella registrati e il 10% erano eventi vari ma comunque ininfluenti (macchine di passaggio, pulizia della strada, auto vicine che andavano via), mentre il restante 90% erano inermi passanti che, camminando normalmente a circa un metro/un metro e mezzo dal muso della vettura, venivano all'improvviso accecati e sorpresi dai fari dell'auto, come se qualcuno all'interno volesse fargli uno scherzo o avvertirli.
La maggior parte di queste persone dava uno sguardo distratto alla vettura e poi andava via come nulla fosse, una ragazza però si è quasi spaventata della cosa e si è fermata un secondo per capire cosa stesse succedendo. Oltre a essere molesta, dunque, la funzione rischia di essere anche controproducente: abbagliare qualcuno che cammina semplicemente in strada potrebbe "triggerare" qualche testa calda, che magari ci graffia o danneggia la Tesla proprio dopo esser stato flashato (quando invece avrebbe potuto proseguire il suo cammino senza neppure notarla, la Tesla).
Quello che diciamo viene confermato dal video in basso, al minuto 1:11, quando un tizio poco raccomandabile viene stuzzicato da un suono emesso dalla Tesla (lo scopo è lo stesso delle luci, allontanare le persone e far capire loro che l'auto sta registrando), si infuria e sfascia lo specchietto invece di continuare per la sua strada. Senza queste manovre invasive non sarebbe successo nulla.
Inoltre trovare 40 episodi registrati ogni mattina (e chissà quanti in un giorno intero) significa che poi dovremmo anche visionarli uno per uno, cercando di capire se e quando è successo davvero qualcosa di significativo. Insomma: bella la Modalità Sentinella, futuristica quanto basta, ma ancora con qualche criticità da risolvere.
Un'intelligenza ancora più intelligente
Gli uomini di Elon Musk dovrebbero abbassare i consumi della funzione (in una notte potrebbe rosicchiare dal 4% al 7% in base alla batteria) e renderla meno invasiva all'atto pratico, riconoscendo un malintenzionato dal semplice passante che neppure guarda la macchina. Si tratta di perfezionare l'intelligenza artificiale di bordo, non facile ma decisamente possibile, si potrebbe ad esempio calcolare il tempo che una persona passa accanto alla vettura, così da escludere in maniera netta i semplici pedoni, oppure riconoscere la posizione del volto e dello sguardo, per capire se una persona sta effettivamente guardando la vettura oppure no.
Qualcuno potrebbe sempre rigare la fiancata senza guardare direttamente l'obiettivo, lì però l'IA dovrebbe in ogni caso riconoscere l'anomalia del braccio che tocca la macchina. Un lavoro estremamente complesso, lo riconosciamo, ma parliamo di una società che già possiede una tecnologia (seppur in beta: Tesla aggiorna la sua Guida Autonoma alla versione 10.9) in grado di far guidare da sola una vettura nel traffico di una grande città, riconoscendo pedoni, ciclisti, moto, camion, vetture sportive, semafori, coni stradali e quant'altro.
Gli ingegneri di Elon Musk lavorano senza sosta ai contenuti delle Tesla, la stessa Modalità Sentinella ha guadagnato di recente la funzione Webcam Live che ci permette di controllare cosa accade attorno alla vettura direttamente da smartphone, in tempo reale. Non ci resta dunque che aspettare con pazienza la Modalità Sentinella 2.0: il futuro riveduto e corretto
Luci e ombre della Modalità Sentinella di Tesla: non è tutto oro
Stiamo provando una Tesla Model 3 Long Range con tanto di Modalità Sentinella: come funziona e quanto consuma la funzione?
Della Modalità Sentinella di Tesla si parla ormai da diversi anni, noi stessi nel 2019 abbiamo scritto un articolo chiamato Cos'è la Modalità Sentinella di Tesla e perché ogni auto dovrebbe averla. Siamo ancora della stessa idea, si tratta di una funzionalità eccezionale che - in combo con la funzione dashcam in fase di guida - pone le Tesla su uno scalino superiore rispetto alla concorrenza.
Tuttavia non ci sono soltanto luci ma anche tante ombre. Ora che stiamo provando una nuova Tesla Model 3 Long Range 2022 abbiamo qualche appunto da fare sulla famosa Modalità Sentinella che bada alla nostra vettura quando noi siamo lontani.
La funzione dashcam delle Tesla
Prima di parlare del Sentry Mode, della Modalità Sentinella per l'appunto, accenniamo brevemente alla funzione dashcam, che ha sicuramente meno criticità. Si imposta in maniera semplicissima, basta attivare lo switch digitale nel pannello apposito delle impostazioni e il gioco è fatto.
Il sistema possiede una funzione Auto che registra in autonomia una clip significativa in caso di collisione o di attivazione dell'airbag, in alternativa possiamo registrare manualmente la clip di nostro interesse.
Se succede qualcosa che vogliamo salvare sulla memoria di bordo (che può essere una normale chiavetta USB, come quella di serie di Tesla, oppure un SSD più capiente) dobbiamo richiamare il pannello delle app con un tocco e cercare l'icona dedicata alla dashcam, un'operazione che potrebbe distrarci dalla guida.
A tal proposito è consigliabile spostare l'icona della dashcam fra le app preferite, così da averla sempre subito a disposizione. In alternativa con l'opzione Clacson il sistema registra una clip ogni volta che strombettiamo.
Quanto consuma la Modalità Sentinella?
Discorso molto diverso merita la famosa Modalità Sentinella. Tesla può attivare la funzione in modo indiscriminato ogni volta che si parcheggia l'auto oppure escludendo determinati luoghi (come la nostra abitazione, ad esempio), tuttavia l'azienda consiglia di attivare la modalità in maniera manuale solo nei momenti di reale bisogno e c'è un motivo ben preciso (forse anche più di uno): è un'applicazione parecchio energivora.
Il suo consumo è di 219 W, ovvero 5,25 kWh ogni 24 ore. Anche sfruttando la Modalità Sentinella solo per le 8 ore notturne, attivando manualmente il tutto ogni sera, avremmo comunque un consumo di 1,75 kWh al giorno, che al mese sarebbero 52,50 kWh.
Ricaricando ai Supercharger Tesla all'attuale prezzo di 0,58 euro/kWh (ricordiamo che in Italia esistono ormai più di 50 stazioni Supercharger), 52,50 kWh avrebbero un costo di 30,45 euro, presso le stazioni IONITY arriveremmo a 41,47 euro. E questo solo tenendo attiva la Sentinella durante le 8 ore notturne per un mese, sulle 24 ore i prezzi sarebbero tre volte superiori.
Potrebbe succedere inoltre di tenere la Sentinella attiva per una settimana di fila, lasciando la vettura al parcheggio di un aeroporto: beh fate attenzione, perché al ritorno dal vostro viaggio potreste trovarvi la batteria con il 40-50% in meno. La Modalità Sentinella comunque non funziona quando la batteria si trova al di sotto del 20%, è chiaro però che è una funzione da usare con coscienza.
Una sentinella da migliorare
La Modalità Sentinella potrebbe dunque risultare costosa e frustrante, sia per la metodologia di utilizzo che per l'autonomia rosicchiata mentre l'auto è ferma in un parcheggio. Tesla consiglia di utilizzarla solo nelle situazioni in cui si rischia maggiormente episodi di vandalismo o di ricevere una sportellata, magari nel parcheggio di un centro commerciale.
Al netto di ciò che abbiamo scritto sopra non possiamo che concordare, anche per un altro fattore: la Sentinella può essere invasiva e molesta, inoltre può farvi perdere parecchio tempo. Abbiamo provato a utilizzare la funzione dalle 21:00 alle 8:00 parcheggiando la Model 3 in un normale parcheggio pubblico a striscia bianca, con il muso rivolto verso il marciapiede.
Ebbene la Tesla non è stata in grado di riconoscere, diciamo così, i veri rischi dai normali passanti. Al mattino ci siamo ritrovati 40 episodi Sentinella registrati e il 10% erano eventi vari ma comunque ininfluenti (macchine di passaggio, pulizia della strada, auto vicine che andavano via), mentre il restante 90% erano inermi passanti che, camminando normalmente a circa un metro/un metro e mezzo dal muso della vettura, venivano all'improvviso accecati e sorpresi dai fari dell'auto, come se qualcuno all'interno volesse fargli uno scherzo o avvertirli.
La maggior parte di queste persone dava uno sguardo distratto alla vettura e poi andava via come nulla fosse, una ragazza però si è quasi spaventata della cosa e si è fermata un secondo per capire cosa stesse succedendo.
Oltre a essere molesta, dunque, la funzione rischia di essere anche controproducente: abbagliare qualcuno che cammina semplicemente in strada potrebbe "triggerare" qualche testa calda, che magari ci graffia o danneggia la Tesla proprio dopo esser stato flashato (quando invece avrebbe potuto proseguire il suo cammino senza neppure notarla, la Tesla).
Quello che diciamo viene confermato dal video in basso, al minuto 1:11, quando un tizio poco raccomandabile viene stuzzicato da un suono emesso dalla Tesla (lo scopo è lo stesso delle luci, allontanare le persone e far capire loro che l'auto sta registrando), si infuria e sfascia lo specchietto invece di continuare per la sua strada. Senza queste manovre invasive non sarebbe successo nulla.
Inoltre trovare 40 episodi registrati ogni mattina (e chissà quanti in un giorno intero) significa che poi dovremmo anche visionarli uno per uno, cercando di capire se e quando è successo davvero qualcosa di significativo. Insomma: bella la Modalità Sentinella, futuristica quanto basta, ma ancora con qualche criticità da risolvere.
Un'intelligenza ancora più intelligente
Gli uomini di Elon Musk dovrebbero abbassare i consumi della funzione (in una notte potrebbe rosicchiare dal 4% al 7% in base alla batteria) e renderla meno invasiva all'atto pratico, riconoscendo un malintenzionato dal semplice passante che neppure guarda la macchina.
Si tratta di perfezionare l'intelligenza artificiale di bordo, non facile ma decisamente possibile, si potrebbe ad esempio calcolare il tempo che una persona passa accanto alla vettura, così da escludere in maniera netta i semplici pedoni, oppure riconoscere la posizione del volto e dello sguardo, per capire se una persona sta effettivamente guardando la vettura oppure no.
Qualcuno potrebbe sempre rigare la fiancata senza guardare direttamente l'obiettivo, lì però l'IA dovrebbe in ogni caso riconoscere l'anomalia del braccio che tocca la macchina. Un lavoro estremamente complesso, lo riconosciamo, ma parliamo di una società che già possiede una tecnologia (seppur in beta: Tesla aggiorna la sua Guida Autonoma alla versione 10.9) in grado di far guidare da sola una vettura nel traffico di una grande città, riconoscendo pedoni, ciclisti, moto, camion, vetture sportive, semafori, coni stradali e quant'altro.
Gli ingegneri di Elon Musk lavorano senza sosta ai contenuti delle Tesla, la stessa Modalità Sentinella ha guadagnato di recente la funzione Webcam Live che ci permette di controllare cosa accade attorno alla vettura direttamente da smartphone, in tempo reale. Non ci resta dunque che aspettare con pazienza la Modalità Sentinella 2.0: il futuro riveduto e corretto
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