Litio e petrolio alle stelle: l'anno più difficile per le auto è iniziato

Non solo crisi dei chip: il mondo automotive deve fronteggiare anche un aumento preoccupante delle materie prime.

Litio e petrolio alle stelle: l'anno più difficile per le auto è iniziato
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È davvero un momento terribile per il settore automotive. I grandi produttori devono non solo continuare ad affrontare una crisi dei chip che ormai si protrae da più di un anno (e dovrebbe continuare almeno fino al 2023, anche se Tesla non sembra sentire crisi), devono anche fronteggiare una scarsa disponibilità di materie prime per la costruzione di batterie per auto e i loro relativi prezzi schizzati alle stelle. Una pessima notizia che potrebbe far salire ancora di più i listìni già alti delle auto elettriche, proprio ora che i prezzi erano al loro minimo storico - almeno per le batterie.

Le batterie al litio al loro minimo storico

A fine 2021 il prezzo per un singolo kWh dei battery pack era arrivato a 118 dollari, secondo i dati diffusi da Bloomberg, un calo eccezionale rispetto ai 1.200 dollari/kWh richiesti nel 2010 (per saperne di più: le batterie costano l'87% in meno in 10 anni).

Ora però i costi potrebbero tornare a salire: a gennaio 2022 il litio per le batterie è cinque volte più caro rispetto all'anno precedente, occorrono infatti 261.500 yuan (poco più di 36.000 euro al cambio) per acquistarne una tonnellata. Aumenti anche per il nichel, in salita del 15%, e per il cobalto, che ora costa il doppio rispetto a 12 mesi fa. Anche se parliamo di materie prime, è chiaro che questi aumenti potrebbero impattare sui listini finali degli automaker. Prendiamo ad esempio l'elettrica più venduta in Cina, la compatta Wuling Hongguang Mini EV, la cui batteria da 9,2 kWh richiedeva prima 108 dollari di materiali e ora invece si è arrivati a 277 dollari. E parliamo di una vettura dalle dimensioni "ridicole", esistono ormai Plug-in Hybrid con batterie più grandi della Wuling Hongguang Mini EV, rapportiamo dunque questi aumenti a vetture più importanti: con l'Audi e-tron ad esempio i prezzi salgono da 1.895 dollari a ben 3.861 dollari, ovvero da circa 1670 euro a 3.400 euro solo per i metalli che servono per assemblare una batteria. Abbiamo tuttavia una buona notizia.

L'anno più duro dell'automotive

Gli attuali aumenti delle materie prime dovrebbero rappresentare una piccola "bolla", che presto o tardi scoppierà. Il 2022 dovrebbe essere l'anno peggiore per il litio, successivamente però è atteso un nuovo calo dei prezzi verso i livelli raggiunti a fine 2021. C'è però da stringere i denti e aspettare: nel corso del 2022 infatti le previsioni parlano di un litio più caro del 50% rispetto ai valori dell'anno precedente, non sarà dunque un grande periodo per le auto elettriche - e per i produttori che dovranno cercare di far quadrare i conti continuando a offrire vetture competitive.

Certo allo stesso tempo non va benissimo neppure al petrolio, che ha raggiunto un nuovo picco: 87 dollari al barile. Vi sembra poco? Vi basti pensare che nel 2020 un barile di greggio costava soltanto 15 dollari. I rincari su questo fronte derivano dall'attuale situazione in Medio Oriente e nell'ex Unione Sovietica, con grandi produttori di petrolio come il Kazakistan che stanno passando momenti di grande incertezza. Dobbiamo dunque aspettarci un anno duro per l'intero mondo automotive, al di là delle singole alimentazioni. (Fonte dati: The Drive)