Lightyear in bancarotta: il sogno dell'auto a energia solare sta morendo

Come un fulmine a ciel sereno, Lightyear ha dichiarato bancarotta e anche Aptera e Sono Motors non se la passano molto bene...

Lightyear in bancarotta: il sogno dell'auto a energia solare sta morendo
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Siamo sinceri, questo è un articolo che non avremmo voluto scrivere. Negli anni passati vi abbiamo raccontato di come il futuro delle auto elettriche potesse essere a energia solare, con almeno tre aziende pioniere del settore intente a fare grandi cose, ora però queste tre realtà sono in estrema difficoltà, addirittura Lightyear ha appena dichiarato bancarotta - e questo potrebbe essere solo l'inizio.
Sembra davvero assurdo, del resto il 5 gennaio scorso abbiamo parlato dell'apertura degli ordini della Lightyear 2, mentre a novembre era iniziata la produzione della Lightyear 0, ora però Lightyear ha preso tutti in contropiede annunciando la bancarotta: "Lightyear è davvero dispiaciuta di fare questo annuncio ai suoi dipendenti, ai clienti, agli investitori e ai fornitori. L'azienda lavorerà a stretto giro con tutte le persone coinvolte alla ricerca di comprensione e sostegno. Nelle settimane a venire il curatore fallimentare penserà a regolare i conti con dipendenti e creditori, nel frattempo si proverà a portare comunque avanti l'azienda".

Salviamo la Sono Sion

Un autentico shock, soprattutto perché l'azienda si era presentata regolarmente al CES 2023 di Las Vegas lanciando la Lightyear 2... purtroppo le difficoltà non riguardano soltanto Lightyear, Sono Motors - azienda tedesca che stava per commercializzare la Sono Sion - è da settimane alla ricerca di nuovi investitori per scongiurare il peggio. Le difficoltà di Sono Motors sono state ufficializzate a dicembre dal CEO Jona Christians e dalla co-founder Laurin Hahn, con la società che ha anche avviato una raccolta fondi per il proprio sostentamento accompagnata dall'hashtag #SaveSion.

Grazie a questa idea Sono Motors ha raccolto 47 milioni di euro, tanti penserete, eppure il target era di 100 milioni di euro, necessari a far partire la produzione della Sion a energia solare. Tutto finito dunque? Non proprio, Sono Motors ha intenzione di combattere ancora ed è certa che coinvolgendo nuovi investitori riuscirà a raggiungere la quota designata e a produrre la Sion per almeno 12 mesi. Poi il ricavato delle vendite dovrebbe dare linfa vitale all'azienda, che dunque dovrebbe essere in grado di continuare sulle proprie gambe, capite bene però che tutto si tiene in piedi grazie a un sottilissimo filo di speranza che potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.

La Aptera con connettore Tesla

Anche in casa Aptera sembrava che tutto funzionasse a dovere, l'azienda ha presentato la versione finale della sua auto elettrica a energia solare lo scorso mese di settembre 2022, mentre a novembre si è appresa la notizia che la vettura avrebbe usato il connettore proprietario di Tesla - notizia che ha portato Aptera sulle pagine di tutte le riviste specializzate. Sempre a novembre 2022 abbiamo saputo che Aptera ha chiuso un contratto con la Motor Valley italiana per la costruzione del telaio della sua vettura, mentre giusto una settimana fa (stiamo scrivendo questo articolo il 26 gennaio 2023) la società ha presentato una Aptera Launch Edition già configurata, da aggiungere solo "nel carrello".

Tutto fantastico dunque, peccato che Aptera rischi seriamente di replicare la bancarotta di Lightyear o di trovarsi in brutti guai come Sono Motors. Per stessa ammissione del co-founder Chris Anthony, la società ha bisogno di trovare entro la fine dell'anno 50 milioni di dollari extra per produrre il primo batch di Aptera. A oggi la compagnia può contare su 85 milioni di dollari raccolti tramite 15.000 investitori e campagne di crowdfunding, questo denaro però non basta per acquistare tutta la strumentazione adatta ad assemblare l'automobile in massa.

Il sogno dell'auto elettrica a energia solare dunque rischia di crollare come un castello di carta, almeno in questo preciso momento storico; è probabile che fra un decennio le nuove tecnologie renderanno queste vetture più semplici ed economiche da realizzare, o magari raccoglieranno i favori di brand storici dell'automotive che non avranno problemi a investire cifre milionarie. Ricordiamo che la stessa Tesla, dall'anno della sua fondazione, ha rischiato più volte il baratro, ciclicamente erano diversi gli analisti che davano l'azienda californiana come spacciata, ormai prossima alla bancarotta, Elon Musk però è sempre riuscito a risollevare la situazione.

Non tutti i brand automotive però possono contare su una figura di tale portata, capace talvolta di vendere idee più che oggetti fisici (pensiamo al Tesla Cybertruck che dal 2019 non è ancora stato commercializzato), alle auto a energia solare serve in ogni caso il proverbiale colpo di coda e speriamo davvero possano presto urlare we're back in business.