Le auto più importanti del decennio, dalla Model 3 alla Huracàn Performante

Quali sono state le auto che hanno caratterizzato maggiormente, a loro modo, l'ultimo decennio, dal 2010 al 2019? Scoprite le nostre scelte.

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Con la fine del 2019, va a chiudersi un decennio molto particolare per il mondo dell'auto, che ha visto arrivare con prepotenza le elettriche sui mercati globali. In questo senso soprattutto Tesla è stata capace di imporre la propria linea di pensiero, rilasciando due vetture che hanno rappresentato un vero e proprio spartiacque per mercato globale.
Le EV però sapranno regalarci le vere soddisfazioni solo con il decennio pronto a iniziare, dal 2010 a questo 2019 abbiamo visto anche supercar e hypercar di fattura eccellente, modelli iconici che in poco tempo hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati più incalliti e degli amanti della tecnica più spinta. Auto con prezzi da 6 e 7 cifre, la sportività però ha saputo toccare anche varianti più economiche e accessibili, come vedremo nella lista che andiamo a cominciare.

Certo pescare soltanto 10 vetture fra quelle arrivate sul mercato nell'ultima decade (motivo per cui non sentirete parlare di "fuoriserie" come la recente Porsche Taycan o il Tesla Cybertruck, che si potranno guidare solo fra qualche tempo) non è stato affatto facile, abbiamo dovuto fare delle scelte che faranno la contentezza di alcuni e la scontentezza di altri, per fortuna però abbiamo lo spazio riservato ai commenti (in basso) nel quale potete sbizzarrirvi ad aggiungere tutti i modelli che volete, purché abbiano lasciato un segno forte in questi ultimi dieci anni. Iniziamo dunque, ricordandovi che la lista è stata pensata a due teste, da chi scrive in questo momento e da Edoardo Cuaroni.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

Cosa riserverà il prossimo decennio ad Alfa Romeo, uno dei marchi italiani più prestigiosi in assoluto, nessuno può saperlo, la fusione fra FCA e PSA infatti ha portato più dubbi che certezze - e ha inoltre cancellato i modelli sportivi promessi da qui al 2022. Per molti appassionati l'animo originario del brand è scomparso da tempo, e difficilmente tornerà, nel 2016 però è arrivata sul mercato una vettura straordinaria, quell'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio in grado di regalare grandi emozioni a chiunque si mettesse alla sua guida.

Un modello in grado di coniugare alla perfezione, come tradizione Alfa vuole non a caso, eleganza e sportività, con tanto di motore V6 bi-turbo sotto il cofano, da 2.9 litri. 510 CV di potenza pura e una coppia di 600 Nm tra 2.500 e 5.000 giri/min, uno scatto dunque paragonabile quasi a un'elettrica premium. Un propulsore potente ma incredibilmente leggero, realizzato interamente in alluminio, abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti che cambia marcia in 150 millisecondi quando si imposta la modalità Race. Un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati del marchio, che possono acquistarla nella suddetta configurazione ancora oggi.

Tesla Model S

Come accennavamo in apertura, il decennio che sta per concludersi ha cambiato profondamente il settore automotive. Questo è merito anche delle idee di Elon Musk e soci, che nel 2012 hanno iniziato a produrre la Tesla Model S, una berlina di alta gamma che ha dimostrato al mondo "diverse cosette". In primis quanto un'auto elettrica potesse essere al contempo elegante, potente e altamente tecnologica.

Al suo interno infatti si poteva vedere un abitacolo innovativo che ancora oggi svariati produttori prendono a modello, con un enorme schermo centrale da 17 pollici posizionato in verticale. La Tesla Model S ha di fatto avviato un mercato elettrico di nicchia inesistente prima, nonostante la Nissan Leaf, incapace di diventare iconica quanto la vettura californiana.

Bugatti Chiron

Nel 2016 la casa francese Bugatti ha rilasciato sul mercato una vettura destinata a diventare in pochissimo tempo iconica e - perciò - incredibilmente riconoscibile: la Chiron, costruita sullo scheletro della Veyron interamente in fibra di carbonio, con sospensioni indipendenti e trazione integrale. Il vero fiore all'occhiello di questa hypercar è però il motore nascosto sotto la splendida carrozzeria finemente disegnata: un propulsore mastodontico da 8.0 litri W16 sovralimentato con 4 turbocompressori, diventato famoso per la velocità massima che riesce a raggiungere - che inoltre è stata utile a stabilire diversi record.

Parliamo di 490,483 km/h, toccati ufficialmente lo scorso mese di settembre, giusto per chiudere in bellezza il decennio (si tratta della versione Super Sport 300+, l'auto stradale più veloce del mondo, senza troppi fronzoli).
Proprio grazie alle sue prestazioni sovrumane la Bugatti Chiron è entrata di diritto nella storia dell'automotive, dopo di lei non sappiamo se arriverà qualcosa di ancora più veloce, di certo la stessa Bugatti si è definita soddisfatta del lavoro svolto - tanto che la società ha deciso di dire basta ai test di velocità massima.

Dacia Sandero di seconda generazione

Dopo una prova generale iniziata nel 2008, la Dacia Sandero è diventata "grande" a partire dal 2012, con l'arrivo della nuova generazione. Una vettura di segmento B in grado di incarnare alla perfezione il significato dell'espressione Low Cost. Cosa ci fa infatti un'auto di questo tipo in una lista piena zeppa di auto sportive o di lusso estremo? Beh con la Sandero il gruppo Renault ha dimostrato al mondo come fosse possibile costruire vetture dal rapporto qualità/prezzo enorme, accessibili a ogni portafogli e con dotazioni base di livello discreto.

La seconda generazione di Sandero è stata anche in grado di collezionare 4 stelle generali nei test Euro NCAP, con punteggio di 5 su 5 nella protezione degli occupanti adulti e bambini. Un prodotto economico e sicuro, dunque, magari indietro dal punto di vista tecnologico e dei materiali, una scelta però che ha contato poco per il target di riferimento - che ha trasformato ben presto la Sandero nell'auto Dacia più venduta in assoluto.

Tesla Model 3

Non è la prima auto elettrica della nostra selezione, così come non è la prima Tesla, la Model 3 però ha indubbiamente preso - nel 2017 - tutto quel che di buono la società californiana aveva fatto con la sorella maggiore Model S e lo ha reso più accessibile, ancora più smart, abbassando sensibilmente l'asticella dei prezzi e diventando di fatto una "berlina elettrica democratica" imbottita di alta tecnologia.

In Europa i prezzi di partenza per averne una sono oggi attorno ai 48.000 euro, con Autopilot standard incluso, negli USA però il ticket di partenza è di 39.490 dollari, con possibilità di averla a 31.315 dollari con le riduzioni previste nel Paese e il risparmio sul carburante (e la variante Standard senza Autopilot, ora non più disponibile, era arrivata a toccare anche i 35.000 dollari di partenza).
A oggi è la vettura di riferimento della line-up Tesla, campione di vendite assoluto in tutto il mondo in campo elettrico, persino nel piccolo Regno Unito, dove la versione con guida a destra è arrivata da pochi mesi. Sulla sua struttura è stata anche creata la Model Y, crossover elettrico che farà strage di cuori solo nel decennio a venire.

Fiesta ST

Qualche settimana fa ci siamo divertiti in pista guidando una nuova fiammante Ford Focus ST, prima di lei però dall'ovale blu è arrivato un altro mostriciattolo estremamente potente: pensiamo alla Ford Fiesta ST del 2013, un progetto in divenire che è stato migliorato ulteriormente nel 2017 e che oggi offre - in un compatto corpo tre porte - un motore da 200 CV che ha del miracoloso.
Si tratta infatti del premiato tre cilindri 1.5 EcoBoost di Ford, capace di far sentire la sua voce anche in un mondo di motori sportivi a quattro cilindri.

290 Nm già a 1.750 giri/min, uno scatto da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, per un divertimento più che assicurato. Inoltre parliamo di un'auto non solo destinata alla pista, anzi, grazie alla possibilità di disattivare automaticamente un cilindro quando non necessario si può anche risparmiare sui consumi, quando non si preme troppo l'acceleratore, caratteristica che rende questa Ford Fiesta ST un best buy per chi sia alla ricerca di una vettura versatile, capace di donare comunque grandi prestazioni.

Alpine A110

Sempre restando in ambito sportività e grandi prestazioni, in corpi compatti, come non citare fra le migliori auto del decennio la Alpine A110 del 2017, una vettura dalla meccanica straordinaria e un DNA da competizione davvero invidiabile. Sotto il cofano ruggisce un motore M5Pt a benzina da 1.8 litri TCe, quattro cilindri e 16 valvole con turbocompressore, in grado di sprigionare 252 CV di potenza.

Con la coppia massima si arriva a 320 Nm, senza andare oltre i 1.080 kg ad auto "scarica", cosa che permette uno scatto 0-100 in appena 4,5 secondi. Un prodigio di tecnica di fattura Renault-Nissan-Alpine, un istant cult nel cuore degli appassionati.

Lexus LFA

A proposito di auto cult, fra il 2010 e il 2012 Lexus ha creato un modello diventato in pochissimo tempo una leggenda motoristica, anche per via delle sole 500 unità prodotte. Parliamo della Lexus LFA, sportiva compatta in grado di offrire ai suoi fortunati clienti un motore V10 da 4.8 litri montato in posizione anteriore-centrale a trazione posteriore, in grado di erogare ben 560 CV, in abbinamento a un cambio automatico sequenziale a 6 rapporti con blocco sul differenziale posteriore, con un bilanciamento dei pesi da premio: 50/50 sui due assi.

Lo stabilimento Motomachi di Toyota ne ha sfornato circa 20 ogni mese fra il 2010 e il 2012, fermandosi per l'appunto a 500 - vetture tutte vendute/prenotate già nel gennaio del 2010, nonostante il prezzo di listino fosse di 375.000 euro, perché non c'è portafogli che tenga quando si tratta di regalare emozioni al basso ventre a tiratura limitata.

Ferrari LaFerrari

Ancor prima che fosse presentata, in questo 2019, la nuova SF90 Stradale, il cavallino rampante aveva già nel 2013 esplorato il campo ibrido, lanciando sul mercato una vettura fuori scala, sia nel design che nelle prestazioni: parliamo ovviamente della LaFerrari, un modello diventato in poco tempo iconico e mitico.
Una Ferrari ibrida dunque, una delle prime a montare un sistema HY-KERS per il recupero dell'energia in frenata e in curva, il cui propulsore elettrico da 163 CV ne affianca uno tradizionale F140 V12 a ciclo Otto, montato in posizione centrale. Il suo telaio e la sua carrozzeria sono interamente realizzati in fibra di carbonio e kevlar, caratteristica che permette alla vettura di non superare i 1.255 kg di peso a secco.

Un autentico prodigio di tecnica Made in Italy che - in ambito premium - ha fatto decisamente scuola, oltre a suscitare l'invidia di chi non ha mai potuto possederne una.
350 km/h di velocità massima, scatto 0-100 km/h possibile in meno di 3 secondi, 0-200 in meno di 7 secondi e 0-300 in 15 secondi, nel 2013 Ferrari aveva insomma gettato le basi per ciò che sarebbe arrivato successivamente nell'altissima fascia, su più fronti, a livello prestazionale (e non solo in campo ibrido). Nel mondo ne esistono 500 esemplari coupé e 209 Spider, quest'ultimo vero e proprio sogno proibito di moltissimi collezionisti e malati di velocità estrema.

Lamborghini Huracàn Performante

Restando in Italia, per puro amore non possiamo non citare la Lamborghini Huracàn Performante 2017 - nome in codice LP 640-4 Performante. Per la casa di Sant'Agata Bolognese si è trattato di un nuovo capolavoro di tecnica su quattro ruote, con un peso diminuito di 40 kg rispetto alla variante base - grazie all'uso dell'alluminio forgiato e alla fibra di carbonio (nella storia di Lamborghini solo per la futuristica Sesto Elemento era stato scomodato questo materiale, ricordiamolo) - e a prestazioni da urlo.
Sotto il cofano di questa meraviglia pulsa infatti un motore V10 da 5,2 litri, che può generare 640 CV a 8.000 giri/min e 601 Nm di coppia.

Grazie allo splitter anteriore e all'alettone posteriore, realizzati sempre in fibra di carbonio, la vettura è in grado di schizzare da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi, lo 0-200 è invece possibile in 8,9 secondi, numeri davvero da mal di testa. 325 km/h invece la sua velocità massima dichiarata.
Questa Huracàn Performante è unica nel suo genere anche per via del sistema chiamato ALA (Aerodinamica Lamborghini Attiva), assolutamente inedito per la casa del toro, che gestisce elettronicamente tutto ciò che riguarda l'aerodinamica, dall'alettone principale alle alette, passando per gli splitter e le prese d'aria. Scomodando le parole "capolavoro di tecnica" a inizio paragrafo non siamo andati certo a caso, con Lamborghini che ha portato sul mercato una supercar di assoluto riferimento.