Il futuro secondo Volkswagen: il Power Day riguarda anche l'Italia

Volkswagen ha tenuto, online per ovvi motivi, il suo Power Day, un evento dedicato esclusivamente al futuro delle batterie e della ricarica.

Il futuro secondo Volkswagen: il Power Day riguarda anche l'Italia
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Lo scorso settembre i fan Tesla, così come gli appassionati di settore e la stampa, hanno ammirato Elon Musk snocciolare tutte le novità del suo Battery Day 2020, un evento dedicato appositamente al futuro delle batterie in seno all'azienda californiana. Un "format" che evidentemente è piaciuto anche ai tedeschi di Volkswagen, che poche ore fa hanno tenuto online, causa COVID-19, il primo Power Day della loro storia. Un appuntamento che è servito al marchio di Wolfsburg a svelare al mondo la propria roadmap relativa a batterie e ricarica fino al 2030. Obiettivo principale del brand sarà ridurre la complessità delle attuali batterie per auto elettriche e ridurre drasticamente i loro costi - soltanto in questo modo le nuove BEV riusciranno a costare quanto le controparti a benzina e diesel.

Volkswagen vuole inoltre assicurarsi il giusto fabbisogno di batterie, costruendo ben 6 Gigafactory dedicate esclusivamente alla produzione di grandi accumulatori - aspirando a una capacità totale di 240 GWh entro la fine dell'attuale decennio. Per facilitare poi la ricarica all'utente finale, Volkswagen si servirà dell'aiuto di importanti partner come BP in Gran Bretagna, Iberdrola in Spagna ed Enel in Italia.

240 GWh l'anno

"Insieme ai nostri partner", ha detto Thomas Schmall, CEO di Volkswagen Group Components, "vogliamo costruire un totale di 6 fabbriche di batterie in Europa e renderle operative entro il 2030. I primi due impianti saranno nelle città svedesi di Skelleftea e Salzgitter." La produzione delle nuove celle presso l'impianto Northvolt Ett di Skelleftea partirà già nel 2023, con la capacità che arriverà fino a 40 GWh l'anno. La stessa capacità è prevista a Salzgitter, dove a partire dal 2025 si produrranno altri volumi di celle e si svilupperanno nuovi processi di fabbricazione, lavorando sia dal punto di vista del design che della chimica. Sempre Schmall ha confermato: "Vogliamo ridurre i costi e la complessità delle batterie per auto, allo stesso tempo però vogliamo aumentare autonomia e performance. Questo progetto renderà finalmente accessibile a tutti i veicoli elettrici, che diventeranno la tecnologia più diffusa e dominante." Volkswagen vuole portare il costo di ogni kWh al di sotto dei 100 euro, il che effettivamente sarebbe un eccezionale traguardo e renderebbe le BEV più economiche. Ovviamente lo sviluppo delle batterie deve andare di pari passo con la costruzione di nuove infrastrutture di ricarica: si possono anche vendere milioni di automobili elettriche, senza però le sufficienti colonnine non ci sarà modo di ricaricarle con comodità - per questo motivo Volkswagen farà attenzione anche all'aspetto della ricarica pubblica.

Nuove colonnine in tutta Europa

Entro il 2025 il gruppo vuole avere un numero prossimo alle 18.000 colonnine Fast Charge su cui poggiarsi in tutta Europa. Si tratta di una cifra cinque volte superiore a quella odierna, un traguardo possibile anche grazie a BP, con cui in tutto il vecchio continente Volkswagen condividerà 8.000 colonnine di ricarica rapida, a Iberdrola, che collaborerà per la diffusione delle stazioni di ricarica in Spagna, e la nostra Enel, grazie alla quale verranno costruite nuove Fast Charge in Italia. Anche IONITVolkswagen stessa investirà 400 milioni di euro in totale entro il 2025 per la diffusione delle colonnine di ricarica in Europa, senza dimenticare inoltre Stati Uniti e Cina. Il marchio tedesco ha intenzione di portare i suoi veicoli elettrici anche in questi enormi Paesi, negli US ad esempio la Volkswagen ID.4 sarà la prima 100% elettrica del gruppo a superare l'oceano. Entro la fine dell'anno proprio negli USA Volkswagen vuole avere 3.500 colonnine Fast Charge installate in punti chiave, mentre in Cina si parla di 17.000 stazioni entro il 2025. Infine, fra i piani di Volkswagen c'è anche il desiderio di trasformare le auto elettriche in batterie di accumulo per la casa e le reti nazionali.

In futuro veicoli elettrici, abitazioni e reti saranno infatti connessi fra loro, e le BEV avranno la possibilità di cedere la loro energia, non solo di prenderla come accade oggi. La piattaforma MEB, la stessa su cui nascono tutti i modelli ID, supporterà la tecnologia "bidirezionale" a partire dal 2022 - e la stessa Volkswagen offrirà ai suoi clienti pacchetti completi di wallbox e servizi per la cessione dell'energia. Un colosso come Volkswagen ha dunque deciso con chiarezza dove andare nel suo futuro, ed è facile immaginare come la concorrenza vorrà fare lo stesso percorso per non rimanere troppo indietro; non ci resta che attendere un futuro sempre più green ed elettrico.