Guidiamo la Renault Mégane E-Tech 2022: l'EV francese è una vera sorpresa?

Siamo andati in Spagna a guidare per la prima volta la nuova Renault Mégane E-Tech, berlina 100% elettrica che rappresenta una vera novità.

Guidiamo la Renault Mégane E-Tech 2022: l'EV francese è una vera sorpresa?
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Anche se stiamo scrivendo questo articolo dal nostro studio di Milano, dove il cielo di febbraio è parzialmente coperto e l'aria decisamente fresca, nel cuore e nella mente abbiamo tutt'altra immagine. I gradi centigradi sono ventidue, stiamo per fare colazione in riva al mare di Marbella e ad aspettarci appena fuori dall'albergo c'è una nuova Renault Mégane E-Tech 2022 di un rosso fiammante, la berlina Next Gen del marchio francese che abbiamo già visto dal vivo a Roma (primo contatto con la nuova Mégane E-Tech) ma che non abbiamo ancora mai guidato. Un'anteprima di quelle davvero succose, visto che si tratta di una delle elettriche più attese dell'anno.

Costruita sulla piattaforma CMF-EV dell'alleanza Renault-Mitsubishi-Nissan, la vettura è nei piani del brand francese una berlina due volumi in tutto e per tutto, non un crossover. Riprende infatti il nome classico Mégane, un bestseller assoluto della storia di Renault, pur rivoluzionandone tutti i canoni storici, dalle linee esterne all'abitacolo. Il design accattivante però non è altro che la superficie di questa nuova vettura elettrica: andiamo a scoprire nel profondo la Renault Mégane E-Tech fra le curve, le salite e le discese dell'Andalusia.

Una Mégane rivoluzionata

Come anticipato poc'anzi, secondo Renault si tratta di una berlina due volumi a tutti gli effetti, non di un crossover, e questo lo si capisce immediatamente non appena ci si siede al posto di guida.

La seduta non è affatto da SUV/Crossover, è più bassa e si adatta alla perfezione all'interno di un abitacolo spazioso e pieno di dettagli - nonostante un approccio comunque minimal del reparto design. I dubbi della presentazione romana sono stati spazzati via in una manciata di secondi: a colpire immediatamente, a bordo della nuova Mégane elettrica, è sicuramente il design e la qualità dei materiali con cui son stati realizzati sterzo e plancia. Sospendiamo il giudizio sui sedili e gli inserti in tessuto, che andrebbero ricontrollati più in là nel tempo, materiali e plastiche però sembrano appartenere a una categoria leggermente superiore. Abbiamo adorato il disegno del volante multifunzione, tagliato al di sopra e al di sotto, che regala un eccellente handling e un controllo totale grazie ai pulsanti in plastica lucida presenti sia a destra che a sinistra delle razze centrali. Mancano come tradizione i controlli multimediali, sistemati come sempre appena dietro lo sterzo sulla destra. Nella stessa posizione, ma più in alto, troviamo i controlli dei tergicristalli e la leva del cambio, e qui forse incontriamo il primo punto negativo della nuova Mégane elettrica. Il marchio ha puntato sul minimalismo spinto lungo il tunnel centrale e sulla plancia, riempiendo però di comandi il piantone dello sterzo.

Il controllo della marcia lo avremmo sistemato altrove, in tutta onestà, anche perché il rischio di sbagliare leva (soprattutto i primi tempi) è alto, si tratta in ogni caso di un dettaglio marginale. Grande attenzione merita invece la nuova plancia, con Driver Display da 12,3" e schermo centrale da 12" (ne esiste anche una variante da 9" per il modello entry level), un nuovo sistema con hardware LG e software Android Automotive. A questo infotainment dedicheremo un intero articolo, si tratta per noi di una delle novità più succose dell'offerta e un necessario taglio con il presente, poiché l'attuale software rappresenta ormai un tallone d'Achille difficile da sopportare (soprattutto nelle auto con Digital Cockpit).

Per ora vi basti sapere che l'alta risoluzione dei pannelli, un'eccellente reattività hardware e un software sviluppato appositamente da Google cambiano radicalmente l'esperienza a bordo di nuova Mégane. Quello che prima poteva essere uno svantaggio, oggi è diventato un assoluto punto di forza del brand francese, con Google Maps integrato alla perfezione, Google Assistant che risponde alle vostre necessità e tante altre funzioni che mescolano prerogative di Android e funzioni proprietarie di Renault. Davvero il sistema che stavamo aspettando.

Una volta a bordo, potete sistemare il vostro smartphone nell'apposito alloggiamento con caricamento wireless e dimenticarlo fino alla fine del viaggio. A bordo troviamo anche Android Auto e Apple CarPlay totalmente wireless, l'ottima risposta del software stock però rende questi sistemi "un di più", non l'ancora di salvezza a cui aggrapparsi - come invece accade su moltissime altre auto, anche premium.

Come si guida la nuova Renault Mégane E-Tech 2022

Dell'abitacolo della nuova Mégane E-Tech potremmo parlare ancora, abbiamo ad esempio un comodo bracciolo apribile, un portabicchieri e uno spazio modulabile che possiamo organizzare come meglio crediamo, una soluzione forse più assennata del "vuoto cosmico" scelto da Hyundai per la sua IONIQ 5.

È però arrivato il momento di parlare della parte più divertente della nostra prova: dobbiamo mettere in funzione la Mégane e partire verso le colline che sovrastano Marbella. Un viaggio di oltre 100 km con salite e tornanti, dal mare infatti siamo arrivati a superare i 1.100 metri slm per pranzare in un antico frantoio diventato oggi un hub culturale e un luogo in cui rifocillarsi - il LA Organic Experience. Un percorso meraviglioso che ci ha permesso di testare le diverse anime di Mégane E-Tech 2022. In ambito cittadino abbiamo utilizzato la modalità Comfort, poi utilizzando il comodo pulsante dedicato al Multi Sense piazzato sullo sterzo siamo passati in Sport per sfruttare tutti i 220 CV del motore anteriore elettrico, un propulsore che non incolla al sedile ma che è perfettamente bilanciato per una berlina di queste dimensioni - del resto 300 Nm elettrici sono pur sempre 300 Nm. Lo spunto infatti risulta di sicuro divertente e sorpassare le altre vetture, o sgusciare via ai semafori, è davvero semplice, l'auto difficilmente va in crisi. Forse a livello di dinamica di guida una concorrente eccellente che viene dall'oriente, e che inizia per K (10 motivi per acquistare la nuova Hyundai KONA Electric 2021), è ancora un passettino avanti, dobbiamo però riconoscere il lavoro incredibile che Renault ha fatto con questa vettura. Il basso baricentro e i cerchi da 20" mantengono la Mégane E-Tech incollata all'asfalto, inoltre il comfort di guida - dato anche dal sistema di infotainment rinnovato e da ben 26 ADAS differenti - è altissimo.

Ci siamo dunque divertiti non poco, senza risparmiare nulla con la strada libera davanti a noi per lunghe porzioni di percorso. I consumi? A destinazione siamo arrivati con il 62% di batteria e un consumo medio di 19,2 kWh/100 km. Vi assicuriamo che vista la guida sportiva e la strada costantemente in salita è un consumo super. Poiché la batteria conserva 60 kWh di energia, significa che in modalità Sport si possono fare tranquillamente 300 km, anche grazie a un sistema di recupero dell'energia che abbiamo trovato funzionale all'estremo.

La frenata rigenerativa vanta tre livelli differenti che possiamo cambiare al volo grazie alle comode palette al volante, con quello più "strong" che frena in maniera decisa la vettura, soprattutto al di sotto dei 60 km/h. Per capire quanto funziona bene questo sistema possiamo prendere ad esempio il viaggio di ritorno verso il mare di Marbella: ripartiti con 194 km e il 62% di autonomia residua, siamo arrivati a destinazione dopo aver percorso 60 km con il 51% di carica rimanente e 239 km di autonomia ancora disponibile. Magie dell'elettrico: con gran parte del percorso in discesa infatti siamo riusciti a portare il consumo medio a 15,7 kWh/100 km.

Renault dichiara fino a 470 km di autonomia WLTP con la batteria da 60 kWh, magari una cifra un po' ottimistica ma siamo pronti a scommettere che 400 km in ciclo misto e 430 km in città si possano assolutamente fare nel mondo reale. A listino Renault ha previsto anche una variante da 40 kWh che però tendiamo a sconsigliarvi per diversi motivi. Per capire il perché basta dare un rapido sguardo al listino. La EV60 da 60 kWh e 220 CV, con potenza di ricarica fino a 130 kW in DC, si può avere a partire da 41.700 euro, la EV40 invece con 40 kWh di batteria, 130 CV e ricarica in DC fino a 85 kW, costa 37.100 euro.

Con 4.600 euro di differenza, che ritroviamo anche sulle versioni Techno e Iconic, si può dunque acquistare un'auto di tutt'altra fattura, con più autonomia, più potenza e più veloce nel ricaricarsi alle colonnine pubbliche, dettaglio che rende più facili i lunghi viaggi. Secondo il nostro punto di vista ha davvero senso fare il passo in più e prendere una EV60, in uno qualsiasi dei tre allestimenti disponibili, una scelta di cui difficilmente vi pentirete.

Difetti di gioventù?

È dunque tutto rose e fiori? La nuova Mégane E-Tech Electric è un'auto perfetta? Ovviamente no, esistono alcuni dettagli che la rendono più "umana" e meno eterea.

Bisogna infatti fare attenzione alla seconda fila di sedili, che non offre tantissimo spazio per le gambe e in alto ha qualche centimetro in meno rispetto ai sedili anteriori. Il bagagliaio è da 440 litri ma ha una bocca d'ingresso abbastanza alta, che potrebbe risultare scomoda per alcuni utenti, inoltre è del tutto assente un baule anteriore "Tesla Style", tutto il cofano è infatti occupato dal comparto motore. A mancare è anche una comoda funzione One Pedal, se poi acquistate il pacchetto con le telecamere a 360 gradi sappiate poi che la qualità video non è eccezionale, riusciamo comunque a manovrare tranquillamente ma l'esperienza non è così esaltante come ci si potrebbe aspettare; come se questo non bastasse abbiamo riscontrato anche qualche rallentamento software durante la marcia indietro, questo però potrebbe essere dovuto a qualche bug di sistema che Renault magari sistemerà prima del lancio pubblico - del resto la nuova Mégane E-Tech può ricevere aggiornamenti OTA grazie a una SIM 4G integrata (virtuale).

Della nuova elettrica francese ci sarebbe ancora tanto da dire, abbiamo ad esempio ADAS adattivi estremamente interessanti (è una delle poche vetture con Guida Autonoma di Livello 2 che sa frenare durante le curve e interpretare correttamente le rotatorie), stiamo però per oltrepassare i 10.000 caratteri e rischieremmo di andare davvero per le lunghe. Continueremo però ad analizzare la vettura in altri articoli, nel frattempo non possiamo fare altro che dire chapeau Renault.