Ecotassa ed ecobonus: ibride a rischio beffa, salvi invece i motori Euro 6

Dopo l'annuncio degli ultimi dettagli relativi all'ecotassa e all'ecobonus, scopriamo quali auto si salvano e quali rischiano, paradossalmente, la beffa.

Ecotassa ed ecobonus: ibride a rischio beffa, salvi invece i motori Euro 6
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Nella giornata di ieri, martedì 18 dicembre, il Governo ha definito in maniera più precisa le fasce di prezzo della nuova Ecotassa, cambiata profondamente rispetto alla norma passata alla Camera, e ha rilasciato i dettagli per accedere all'Ecobonus, ovvero agli incentivi auto 2019-2021 utili ad acquistare macchine non inquinanti con un piccolo sconto.
Vediamo come cambia il panorama previsto solo qualche settimana fa con le nuove norme, che ormai dovrebbero essere praticamente definitive. Iniziamo dall'Ecotassa, che riguarda tutti i nuovi veicoli immatricolati fra il 2019 (dall'1 marzo) al 2021.
Anziché partire da emissioni di CO2 pari a 110 g/km, il Governo ha spostato l'asticella di entrata a 161 g/km, una vera manna per molte delle auto più vendute in Italia. Adesso infatti si parte da 161 g/km, e fino ai 175 g/km il prezzo da pagare è di 1.100 euro, fra i 176 e i 200 g/km di emissioni di CO2 si paga invece 1.600 euro, mentre da 201 a 250 g/km di CO2 si sale a 2.000 euro. Oltre i 250 g/km, si paga 2.500 euro, il massimo.

Salviamo i Panda

Se inizialmente la Fiat Panda benzina avrebbe pagato da 150 a 1.000 euro di tassa, sin dalla sua versione 0.9 TwinAir Turbo 90, ora l'intera gamma è salva poiché al di sotto dei 160 g/km; stessa sorte per la Fiat 500X e la Lancia Ypsilon, rispettivamente la seconda e la terza auto più immatricolate del 2018.
Passando ai SUV più richiesti del mercato, salvo per il rotto della cuffia anche il Jeep Renegade, stangata invece per il Jeep Compass, che si potrà acquistare con un sovrapprezzo che va dai 1.100 ai 2.000 euro. Salve le ultime generazioni di Renault Captur e Volkswagen Tiguan.
A essere colpite seriamente sono le auto più sportive e le supercar con motori V6, V8 e superiori, difficile che i più recenti motori Euro 6 superino con le emissioni i 160 g/km. Nella rete potrebbero restare invischiati anche diversi furgoni e mezzi commerciali, anche se il Governo potrebbe inserire una norma "salva professionisti".

Rischio Ecobeffa

Parlando di Ecobonus, avendo una vettura da rottamare e scegliendo un'auto elettrica al 100% con 0 emissioni si possono avere 6.000 euro di sconto, il massimo ottenibile. Senza usufruire della rottamazione, si può arrivare a 4.000 euro, e questo discorso vale anche per le vetture ibride con emissioni fino a 20 g/km.
Prevista una seconda fascia di prezzo, che permette di avere 2.500 euro di sconto (con rottamazione) o 1.500 euro: per ottenere questo bonus basta scegliere un'auto con emissioni di CO2 fra 21 e 70 g/km. Una soglia che farà discutere, poiché - sulla carta - persino l'ibrida più venduta in Italia, ovvero la Toyota Yaris, sembra essere esclusa a causa dei suoi 82 g/km. La Toyota Prius ibrida ha emissioni che vanno da 22 a 76 g/km, dunque c'è il rischio esclusione anche per questo modello.
Rientra invece nella seconda fascia (2.500/1.500 euro) di sconto la Volkswagen Golf ibrida, che sulla carta vanta 35 g/km di emissioni combinate, così come il Mitsubishi Outlander PHEV MY19, che non va oltre i 46 g/km secondo il nuovo standard WLTP. In casa Hyundai, mentre la Ioniq Electric può usufruire degli sconti massimi, la Ioniq Hybrid è tagliata fuori per via dei suoi 100-119 g/km, mentre la Ioniq Hybrid Plug-in manca la primissima fascia per un soffio: 26 g/km, dunque niente sconto massimo.
Brutte notizie anche per chi pensava di acquistare una nuova, fiammante Tesla Model 3, in arrivo nel nostro Paese proprio a inizio 2019. Il Governo ha messo un tetto massimo di spesa all'Ecobonus, non si potrà richiedere con vetture dal costo superiore ai 45.000 euro (54.900 euro IVA inclusa). L'auto americana parte da 59.600 euro, è dunque tagliata fuori dagli ecoincentivi, bisogna aspettare il prezzo della variante Entry Level, disponibile negli USA ma non in Italia al lancio; si può invece ottenere lo sconto massimo con le Smart Electric Drive, le Renault Zoe, l'attuale gamma elettrica di Nissan (Leaf e furgoni E-NV200), la BMW i3 e la Volkswagen e-Golf - solo per fare qualche esempio.

Provando a tirare un po' di somme, nella sua forma finale l'Ecotassa sembra risparmiare la quasi totalità delle motorizzazioni Euro 6, andando a colpire le auto di lusso, le super sportive e alcuni veicoli commerciali - diventando una sorta di Superbollo da corrispondere una tantum. Ci si aspettava forse di più dall'Ecobonus, che rischia di escludere alcune delle vetture ibride più vendute in Italia, con emissioni fra i 71 e i 100 g/km, il che trasformerebbe la norma in una Ecobeffa.
È ormai chiaro che il Governo voglia spingere maggiormente le auto elettriche al 100% a 0 emissioni, che però necessitano di un box/garage/cortile per la ricarica casalinga oppure di colonnine di ricarica pubbliche, che fino al 2020 saranno in numero limitato (seppur crescente). Cambiereste ancora qualcosa della manovra o siete soddisfatti? Fatecelo sapere come sempre nei commenti.