Due settimane con la MINI Cooper SE: la migliore elettrica compatta?

Design unico, ottima qualità dei materiali, dinamica di guida ai massimi livelli di divertimento: solo l'autonomia limitata ferma la MINI Cooper SE.

Due settimane con la MINI Cooper SE: la migliore elettrica compatta?
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Superfluo girarci intorno: il Gruppo BMW ha preso la questione elettrica molto seriamente, è secondo noi uno dei più avanzati del momento e non è un caso che stia portando sul mercato delle tecnologie ottime che meritano di essere invidiate. Ovviamente non tutto ciò che luccica è oro, i margini di miglioramento sono ancora enormi sul fronte del peso delle vetture e della loro efficienza, la strada tracciata però è probabilmente quella giusta - e non era scontato dopo i difficili anni post-i3.
Non siamo qui però per parlare di come sta lavorando il Gruppo BMW ma di come se la cava la MINI Cooper SE, elettrica tutto pepe che rappresenta quasi un unicum nel panorama attuale. Tecnologie BMW ce ne sono parecchie in questa BEV formato ridotto, soprattutto nella piattaforma e nel motore, e questo è assolutamente un bene: sul fronte della dinamica di guida la MINI Cooper SE è diventata da subito una delle nostre elettriche preferite. C'è però un "ma"...

Il design unico della MINI Cooper SE

Per essere davvero divertente un'elettrica dev'essere agile, scattante in qualsiasi momento, smart in ogni ambito e la MINI Cooper SE ha tutte queste caratteristiche messe insieme. In più abbiamo un design diventato ormai iconico, figlio legittimo dell'era BMW.

Partiamo proprio da questo: i fari dal look esclusivo, gli indicatori LED, il tetto a contrasto, le forme sbarazzine, i cerchi di puro design e gli specchietti che riprendono il giallo "elettrico" di MINI rendono questa Cooper SE assolutamente unica. Diteci pure ciò che volete, ma anche le tre porte sono un'assoluta goduria. Il mercato negli ultimi due decenni ha fatto fuori quasi tutte le tre porte esistenti, anche le classiche, noi però rimaniamo ancora affezionati a questo form factor ed è difficile non innamorarsi di questa Cooper SE. Certo si deve scendere a compromessi: i posti a sedere sono quattro, attenzione però a dare un passaggio ad amici troppo alti, lo spazio per le ginocchia è davvero risicato. Il bagagliaio inoltre è da soli 211 litri con tutti i sedili in posizione, la MINI Cooper SE però può essere dannatamente versatile, quanto un coltellino svizzero.

In modalità tre posti abbiamo 539 litri di spazio a disposizione, mentre con i soli due sedili frontali in posizione abbiamo la bellezza di 731 litri, un bagagliaio da SUV praticamente. In più MINI ha riservato una piccola, deliziosa sorpresa, tutt'altro che scontata: al di sotto del baule standard c'è un secondo scompartimento nel quale riporre un cavo di Tipo 2 e altri oggetti, soluzione che abbiamo adorato e che tutte le elettriche dovrebbero offrire - purtroppo però non è sempre così.

Un cavo di Tipo 2 è fondamentale in auto, tantissime colonnine richiedono il cavo esterno, dunque un baule extra è a dir poco fondamentale per non rubare spazio al bagagliaio principale con cavi solitamente ingombranti e sporchi. Anche questo è design.
L'abitacolo inoltre è un piccolo gioiellino da questo punto di vista: abbiamo un quadro strumenti compatto e parzialmente digitale, l'iconico infotainment circolare al centro, un tunnel pieno di ogni ben di dio - compresa la leva delle modalità di marcia, i controlli dell'infotainment (lo schermo è anche touch...), due portabicchieri e un piccolo ma comodo bracciolo.

Unico neo che proprio non ci è piaciuto: aprendo il bracciolo si accede a un caricatore wireless un po' macchinoso, con un sistema plasticoso a incastro. Ebbene il nostro iPhone 12 Pro Max non ci è entrato e siamo stati costretti a utilizzare sempre il cavo per ricaricarlo, nonostante la presenza di Apple CarPlay wireless. Se dunque avete un telefono di grandi dimensioni, dite addio alla comoda ricarica wireless. Speriamo che gli ingegneri e i designer MINI riescano a risolvere questo piccolo ma noioso problema con la prossima generazione.

Per quanto riguarda il resto, a bordo troviamo delle ottime sellerie (con supporto per le gambe estensibile), ottimi materiali, un impianto audio firmato Harman-Kardon (almeno sulla nostra versione), uno sterzo multifunzione di eccellente fattura, con i controlli multimediali e della Guida Autonoma a portata di dito. Altro dettaglio che secondo noi va cancellato nella nuova Cooper SE è l'head-up display "a vetro" che compare e scompare.
A livello estetico un head-up a vetro non ci piace mai a bordo di nessuna auto, poi è davvero troppo vicino al quadro strumenti, che si legge benissimo e meglio, ha dunque davvero poco senso questo extra proposto in questo modo.

Una proiezione diretta sul parabrezza potrebbe valere qualche punto in più, molto probabilmente però la Cooper SE potrebbe benissimo fare a meno dell'head-up display, sarebbe ottima anche senza. Sul fronte del design dunque abbiamo davvero poco da recriminare, se questa vettura rispecchia ciò che desiderate e rientra nel vostro budget, ordinatela a occhi chiusi, anche perché a livello di dinamica di guida siamo ai migliori livelli del mercato elettrico.

La dinamica di guida della MINI Cooper SE

Non tutte le elettriche sono uguali, non tutte hanno la stessa frenata rigenerativa, non tutte hanno il medesimo brio. La Cooper SE può vantare ben 135 kW/184 CV di potenza, che su uno scricciolo così compatto da 1.365 kg (solo 145 in più rispetto alla Cooper S) significa divertimento assicurato.

I suoi 270 Nm si sentono tutti in modo istantaneo e sarete i re indiscussi dei semafori, inoltre tutto questo significa anche estrema agilità nel traffico e sorpassi in totale tranquillità. Tutta questa potenza è poi associata a uno sterzo calibrato in maniera impeccabile: in modalità Sport avete non solo una risposta più diretta dell'acceleratore ma anche uno sterzo rigido e assolutamente sportivo, un'assoluta goduria fra curve e tornanti da fare in religiosa precisione. In modalità Standard lo sterzo si fa più morbido, meglio bilanciato per la guida in città, ma comunque sempre molto preciso e affilato. In piena emergenza potete poi ricorrere alle modalità Eco ed Eco+, con quest'ultima che davvero taglia tutto ciò che può essere energivoro, climatizzatore compreso se necessario (potete in ogni caso customizzare le modalità). Perché MINI ha implementato anche questa modalità d'emergenza? Beh perché potrebbe servirvi: l'unico vero tallone d'Achille di questa vettura è la batteria in rapporto all'efficienza.

In un'auto da 3.850 mm di lunghezza chiaramente non ci può stare la batteria di un SUV Full Size, abbiamo infatti 32,6 kWh lordi che diventano 28,9 kWh effettivi. Nella nostra esperienza, divertendoci come matti ma comunque guidando con tutti i sacri crismi dell'elettrico, abbiamo ottenuto un consumo medio di 12,4 kWh escludendo completamente l'autostrada, che comunque è un habitat che riguarda poco questa vettura.

Con questa guida fare i 200 km in città e tangenziale è un obiettivo abbastanza realistico e senza finire in riserva, basta però avere un piede un pochino più pesante e un atteggiamento di rifiuto verso la frenata rigenerativa che i consumi si impennano: quando l'abbiamo ritirata in BMW Italia c'era un consumo medio di oltre 17 kWh, qualcuno dunque deve averla veramente maltrattata la povera Cooper SE (magari in autostrada), che con un tale consumo non riesce neppure ad arrivare a 160 km con un pieno di energia. Dunque come sempre tutto dipende da come gestite la guida.

I nostri 12,4 kWh li abbiamo ottenuti senza grandi rinunce e sfruttando costantemente l'eccellente frenata rigenerativa della Cooper SE (come funziona la frenata rigenerativa di un'elettrica?). Di chiaro stampo BMW, il recupero dell'energia cinetica sulla MINI Cooper SE funziona allo stato dell'arte, tanto che è possibile sfruttare a pieno la modalità One Pedal.
In quindici giorni di long test drive abbiamo utilizzato il freno solo una manciata di volte, su questa Cooper SE è molto probabile che le pastiglie originali accompagnino l'auto in tutto il suo ciclo vitale se guidate come questa BEV va guidata. Dosando il piede dell'acceleratore l'auto è capace di fermarsi del tutto senza problemi, anche se abbiamo notato l'assenza di una vera e propria funzione di Auto Hold.

Strano a dir la verità su una vettura simile: in pianura non è un problema, l'auto non si muove di certo, fermarsi in salita o in discesa però vi obbliga a tenere il piede sul freno, una mancanza francamente assurda di cui non ci capacitiamo (che non fosse configurata sulla nostra versione? Non lo sappiamo).
È forse l'unico dettaglio mancante sul fronte dell'esperienza di guida, che per noi si pone ai vertici della categoria. Non è facile viaggiare con la batteria della Cooper SE, la vettura però è dotata di un'eccellente suite di Guida Autonoma di Livello 2, può infatti gestire accelerazione, freno e distanza di sicurezza con il Cruise Control Adattivo, riconoscere segnali stradali a bordo strada e rilevare l'angolo cieco sulla destra come sulla sinistra.

Ricaricare la MINI Cooper SE

Con ADAS di questo tipo vi viene voglia di partire e di non fermarvi mai. Invece con l'autonomia limitata dovrete farlo spesso e dovrete anche fare attenzione al tipo di colonnina che intendete utilizzare.

Fortunatamente MINI ci mette a disposizione sia la ricarica di Tipo 2 che la CCS Combo 2: la prima si ferma però a 11 kW (poco meno di 3 ore per una ricarica completa), la seconda invece può spingersi fino a 50 kW, il che significa che presso una colonnina compatibile occorrono 35 minuti per andare dallo 0 all'80%. A casa invece potete ricaricare a 3,7 kW. Ottima la possibilità di usare due tipi di ricarica differenti, se la carica AC fosse stata a 22 kW però avremmo avuto il capolavoro assoluto. A oggi la maggior parte delle colonnine pubbliche in circolazione sono proprio di Tipo 2 da 22 kW, e in questa modalità la MINI Cooper SE viene surclassata persino dalla TWINGO E-Tech Electric, che carica per l'appunto nella metà del tempo a 22 kW. La TWINGO non ha la CCS Combo 2, certo, ma questa è un'altra storia. In ogni caso dopo averla spremuta a fondo il nostro verdetto è questo: consigliamo la MINI Cooper SE soprattutto a chi ha una wallbox a casa (o in ufficio). Uscire ogni mattina con 200 km a disposizione significa sfruttare questa BEV a pieno, senza compromessi, affidarsi solo alle colonnine invece vuol dire recarsi abbastanza spesso a caricare e con le AC di Tipo 2 son dolori, potrebbero volerci 2 ore a ricarica se non di più se siete abbastanza scarichi.

Traslate tutto questo in viaggio: o fate spesso una pausa caffè da 30 minuti presso le colonnine DC oppure rischiate di trasformare un'avventura in una tortura con le sole colonnine AC. In ogni caso conoscere a fondo il vostro veicolo può tirarvi d'impaccio in ogni situazione: avere bene a mente i limiti della vostra BEV può rendere ogni viaggio possibile. Certo da una vettura che parte da 37.650 euro ci si potrebbero aspettare meno compromessi, il veicolo perfetto però non esiste.

Se non vi interessa viaggiare su lunghe tratte, se avete la possibilità di ricaricare a casa/ufficio e non potete fare a meno della qualità a 360 gradi del marchio MINI, non avete scampo: la Cooper SE è l'elettrica che fa per voi, un'ultra compatta tutto pepe assolutamente unica nel panorama attuale (c'è la Fiat 500e, ugualmente compatta e iconica, a livello qualitativo e tecnologico però siamo su un altro piano). E geniale, grazie al suo infotainment pieno di risorse (non badate al navigatore però e alla sua voce antiquata...) e le funzioni di connettività che permettono il controllo da remoto di diversi aspetti. È il caso di dire fenomenali poteri cosmici in un minuscolo spazio vitale.