Cos'è la Modalità Sentinella di Tesla e perché ogni auto dovrebbe averla

A inizio 2019 Tesla ha rilasciato sulle sue vetture la famigerata Modalità Sentinella: cos'è, come funziona e perché ogni auto dovrebbe averla a bordo.

Cos'è la Modalità Sentinella di Tesla e perché ogni auto dovrebbe averla
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Secondo le più recenti statistiche federali, risalenti al 2017, negli Stati Uniti viene rubata un'automobile o un veicolo a due ruote ogni 40,8 secondi, una statistica che non include i crimini "minori" come la rottura di un vetro e altri atti vandalici. Partendo da questo presupposto, Tesla ha voluto implementare un sistema di sicurezza alquanto inedito sulle sue vetture (su tutte le Model 3 e le Model S e X costruite dopo l'agosto 2017), che sfrutta tutte le videocamere installate a bordo e utili - di norma - alla guida semi-assistita e ad Autopilot.
Il sistema, che non è altro che un'aggiunta software arrivata over-the-air a inizio 2019, come molti appassionati della società di Elon Musk già sanno si chiama Modalità Sentinella e monitora costantemente ciò che accade attorno alla vettura quando questa è parcheggiata. Di questa geniale modalità abbiamo parlato svariate volte su queste pagine, mostrandovi fra l'altro numerosi video catturati dal sistema con protagonisti ladri, vandali o semplici curiosi. Oggi vogliamo spiegarvi come funziona la Modalità Sentinella e perché ogni nuova vettura in arrivo sul mercato dovrebbe offrire qualcosa di simile.

8 telecamere

Partiamo col dire che le Tesla di recente fattura (post 2017) possiedono a bordo, installate di default, 8 diverse telecamere. Un'anteriore principale che copre fino a 150 metri, un'anteriore secondaria focalizzata che copre fino a 250 metri, una grandangolare fino a 60 metri; e ancora due telecamere laterali rivolte in avanti fino a 80 metri, una videocamera posteriore fino a 50 metri, due telecamere laterali rivolte all'indietro, che vedono fino a 100 metri.

In fase di marcia, tutti questi occhi digitali sempre puntati sulla strada possono registrare - come una qualsiasi dashcam, ma da più angolazioni - le immagini su scheda di memoria, così che il conducente possa avere - all'occorrenza - le registrazioni di ciò che accade attorno al veicolo. Gli occhi delle Tesla non si chiudono neppure una volta che l'auto è parcheggiata, ovvero quando entra in gioco la Sentinella: appena i sensori rilevano qualcosa di anomalo attorno al veicolo, come un pedone che si avvicina, il sistema inizia a registrare.
In questo modo ogni conducente, una volta tornato a bordo, può visionare tutti gli episodi principali registrati dal sistema. Grazie a questo "stratagemma" sono stati ripresi decine di vandali, intenti a rigare l'auto con delle semplici chiavi, così come dei veri e propri ladri, mentre magari tentavano di rubare l'auto oppure di rompere i vetri per appropriarsi di borse e altri oggetti.

La Modalità Sentinella ha registrato anche targhe di veicoli che hanno urtato le Tesla per scappar via subito dopo, in pratica le potenzialità del sistema sono davvero infinite. Molti sono stati i criminali denunciati e poi rintracciati grazie alle registrazioni, grazie alla Sentinella di Tesla è stato persino multato il conducente di un Pick-up che, bullizzando la vettura elettrica, ha infranto alcune norme del codice della strada americano.

George Orwell aveva ragione?

Se da una parte un sistema simile, di registrazione praticamente continua, può spaventare qualcuno, paventando scenari da 1984 orwelliano (il sistema può comunque essere spento, o attivato/disattivato in determinate zone), dall'altra è innegabile come possa anche essere uno strumento essenziale. Inoltre le immagini non sarebbero alla mercé di un governo autoritario ma di ogni singolo proprietario.
Ancora oggi molti ladruncoli da strapazzo non conoscono la Modalità Sentinella e cascano "con tutte le scarpe" nelle registrazioni, nel caso in cui questa tecnologia diventasse però di massa, se ogni vettura del mercato avesse qualcosa di simile a bordo, molto probabilmente si smetterebbe di commettere crimini minori. Magari raggiungere lo zero assoluto è certamente un'utopia, ma di sicuro si potrebbe abbassare di qualche punto percentuale i furti e gli atti di vandalismo.
Qualcuno poi potrebbe dire che il mondo dell'informatica ci ha insegnato che nessun software è sicuro al 100%, probabilmente gli hacker nel prossimo futuro potrebbero trovare il modo di disabilitare la modalità e agire indisturbati, siamo però nel mondo delle ipotesi e potrebbero passare anni prima che i malintenzionati trovino una soluzione valida.

Si potrebbe poi oscurare ogni telecamera a bordo, spesso però è difficile localizzarle e - nel caso in cui ogni nuova vettura abbia camere ovunque - ogni ladro dovrebbe conoscere alla perfezione lo schema di quella determinata auto, è dunque uno scenario molto difficile da realizzare. E oscurare le videocamere richiede inoltre del tempo, sarebbe più difficile agire alla luce del sole.
Chiaramente nulla si può contro chi si incappuccia per bene, le immagini però possono sempre essere usate per riscattare un'assicurazione sul furto o sui danni. In diversi Paesi del mondo le dashcam frontali sono già obbligatorie, in questo caso parliamo di una dashcam all'ennesima potenza, in dotazione all'auto, in funzione 24 ore su 24 e a 360 gradi. I malintenzionati sono avvisati...