Conviene comprare la nuova Renault Captur E-Tech Full Hybrid? La prova

Abbiamo guidato per due settimane la nuova Renault Captur E-Tech Full Hybrid 2021, un SUV estremamente compatto che tiene a bada i consumi di benzina.

Conviene comprare la nuova Renault Captur E-Tech Full Hybrid? La prova
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A inizio luglio 2021 abbiamo avuto il nostro primo approccio con la nuova Renault Captur E-Tech Hybrid, inedita variante Full Hybrid del SUV compatto francese che è andata ad affiancarsi alla già esistente Plug-in Hybrid. In quell'occasione vi abbiamo raccontato le impressioni di guida a caldo dopo un veloce test drive di poche ore, come spesso accade quando i brand presentano alla stampa una vettura. L'articolo di oggi invece arriva dopo aver testato la nuova Captur Full Hybrid 2021 per più giorni, in maniera approfondita e dopo una serie viaggi fuori Milano; una prova che ci è servita per capire meglio il funzionamento della vettura francese e i suoi consumi reali, che effettivamente nel corso del primo test drive si sono rivelati leggermente "sballati".

Quanto consuma la nuova Captur E-Tech Hybrid

Partiamo proprio dai consumi della nuova Renault Captur E-Tech Hybrid. La scorsa volta in ambito extraurbano avevamo riscontrato consumi pari a 6,5 litri/100 km, probabilmente perché avevamo la batteria non troppo carica e - allo stesso tempo - abbiamo giocato un po' troppo con l'acceleratore. Nel corso del test "lungo", spalmato su quasi 15 giorni, abbiamo optato per un'andatura "familiare", meno nervosa e più realistica, utilizzando per la maggior parte del tempo la modalità MySense offerta da Renault.

Dopo centinaia di chilometri, i consumi si sono attestati attorno ai 5,1 litri/100 km, un risultato davvero soddisfacente per un SUV compatto, possibile ovviamente solo grazie all'intervento del sistema ibrido.

Come detto in apertura, questa vettura è dotata di un sistema Full Hybrid, che nel caso di Renault significa l'implementazione di due motori elettrici e di una batteria di piccole dimensioni, appena 1,2 kWh. Non possiamo infatti, al pari di Captur e Mégane Plug-in Hybrid, percorrere in modo continuativo decine di chilometri in Full Electric, abbiamo in ogni caso diversi vantaggi al nostro arco: innanzitutto una Full Hybrid costa 6.000 euro in meno rispetto alla Plug-in, con prezzi in questo caso che partono da 25.750 euro per l'allestimento Zen. Non abbiamo poi la necessità di avere a casa una wallbox per la ricarica serale, con la piccola batteria di bordo che si carica normalmente in fase di marcia, inoltre abbiamo un peso generale inferiore, il che significa guida più divertente e consumi minori con il motore termico - anche se parliamo di piccolezze.

Sul fronte dei consumi e dell'esperienza di guida, la nuova Captur E-Tech Hybrid ci ha dunque stupiti in positivo, di recente abbiamo provato una concorrente diretta come la SEAT Ateca e in quel caso il consumo di carburante è stato superiore, attorno ai 6,5 litri/100 km, vista l'assenza di un sistema ibrido.

Bassi consumi significano tanti compromessi?

Bassi consumi ma senza compromessi eccessivi sul fronte della potenza. La tecnologia Full Hybrid di Renault eroga 145 CV di potenza combinata, non eccessiva e chiamata a fronteggiare il peso e la muscolatura di un SUV compatto, ma comunque sufficiente per la maggior parte degli utilizzi urbani ed extraurbani.

Ovviamente sulla Clio E-Tech Hybrid, che ha 140 CV, ci si diverte molto di più e lo scatto del motore elettrico è più energico, parliamo però di due auto completamente differenti, la Captur è pensata per una guida più posata e meno sportiva. A tal proposito, abbiamo trovato la modalità di guida MySense (parte essenziale del sistema MultiSense di Renault) la più indicata per la maggior parte delle occasioni, in Sport si ha un po' di grinta aggiuntiva su percorsi extraurbani, non aspettatevi in ogni caso una vettura da Track Day. Infine abbiamo anche la possibilità di inserire la modalità Eco, quest'ultima però non ci è piaciuta molto e rischia a volte di essere controproducente - con il cambio automatico che spinge troppo in alto i giri senza grandi necessità. La potenza inoltre viene tagliata e l'accelerazione limitata, anche in città dunque diventa una modalità alquanto frustrante da utilizzare, però regolatevi sempre in base alle vostre esigenze di guida.

In MySense e Sport inoltre è più facile ricaricare la batteria, che in questa versione quasi mai si scarica del tutto e l'auto fa di tutto per tenerla carica sempre attorno al 50% - così da avere potenza elettrica costante, quando ce n'è bisogno. Certo qualche minuto in Sport può significare vedere la barra dell'energia schizzare verso il 100%, ottimo escamotage da utilizzare a batteria quasi a terra, a patto di consumi leggermente più alti per un periodo limitato.

Vi consigliamo poi l'utilizzo del Brake Mode che si innesta dal selettore di marcia, grazie al quale ridurre l'utilizzo del freno e aumentare la frenata rigenerativa, che aiuta a ricaricare ancora più in fretta l'accumulatore. Con batteria sufficientemente carica però è facile vedere l'icona EV accendersi sul display: capita in città, magari quando ci si ferma e si riparte, come anche in autostrada, con la Captur E-Tech Hybrid che sfrutta l'elettricità per veleggiare e abbattere i consumi di benzina, anche se ciò accade solo per piccoli tratti alla volta.

Una Captur "autonoma"

Poche righe fa abbiamo nominato indirettamente il quadro strumenti digitale: la parentela con la Clio è sottolineata dallo stesso cockpit digitale "ibrido", formato solo nella parte centrale da LED, mentre a destra e a sinistra abbiamo una strumentazione che potremmo definire "analogica" per la segnalazione della carica della batteria e per il carburante rimanente.

Poco male, il quadro strumenti Full Screen di Mégane e Arkana è sicuramente più accattivante ma non più funzionale, l'esperienza è simile con entrambe le iterazioni - almeno finché Renault non si deciderà a rivedere il suo software di bordo. Pur essendo digitale solo in parte, il cockpit della Captur è comunque in grado di mostrare chiaramente (oltre ovviamente alle info di base) tutto ciò che riguarda la Guida Autonoma di Livello 2, davvero ben fatta e ovviamente presente a bordo della nostra vettura stampa - in versione R.S. Line.

In viaggio abbiamo usato la guida autonoma molto spesso, sfruttando sia il Cruise Control Adattivo con mantenimento della distanza di sicurezza che il mantenimento attivo della corsia.

Lo sterzo è in grado di girare da solo e di mantenere la corretta traiettoria, come sempre però bisogna stare attenti alle curve e alle rotatorie, nel caso in cui si utilizzi gli ADAS nel traffico e in ambito cittadino. In autostrada e in tangenziale non abbiamo riscontrato particolari problemi, tutto ha funzionato a meraviglia tranne per un aspetto: se una vettura davanti a voi rientra magari nella corsia di destra, la Captur la rileva come un ostacolo finché non esce del tutto "dai radar" (letteralmente), dunque può capitare che tenda a frenare anche quando davanti a noi la strada è già libera. Speriamo che Renault possa sistemare questo piccolo problema che ci è capitato più volte. Attenti anche a quanta distanza di sicurezza impostate e alle condizioni del traffico, il sistema infatti può portarvi a fare frenate molto brusche che possono essere evitate semplicemente facendo attenzione alla strada e frenando per tempo - così come si dovrebbe sempre fare. Ricordiamo che non parliamo di Guida Autonoma completa, assoluta, ma di assistenza alla guida, con sistemi che possono aiutarci in diverse situazioni e renderci la guida più confortevole, siamo comunque noi che dobbiamo gestire la guida e non portare i sistemi di bordo ai loro limiti.

R.S. Line valore aggiunto della gamma

Essendo R.S Line poi, la nostra Captur era veramente declinata al suo massimo: con l'allestimento top di gamma migliorano gli interni, si fanno più curati e sportivi, i sedili diventano più comodi e accattivanti, inoltre l'impianto audio Bose presente sulla nostra vettura era davvero di qualità eccellente, con alti cristallini e bassi potenti, anche se talvolta preponderanti.

Pieno supporto anche ad Android Auto e Apple CarPlay, solo con cavo però, che come al solito si visualizzano in modalità "quadrata" sullo schermo verticale della Captur - utile a gestire il classico infotainment di Renault che ormai abbiamo imparato a conoscere in questi ultimi anni. Per non essere troppo ripetitivi, diciamo solo che di ottimo sull'OS di bordo c'è la possibilità di sfruttare le modalità di guida MultiSense, di passare facilmente da Apple CarPlay/Android Auto al sistema proprietario grazie ai pulsanti touch posti in alto, di visualizzare allo stesso tempo tre app a schermo, navigatore, musica e telefono. L'esperienza utente è però simile alle altre Renault di ultima generazione, ritroviamo anche il classico piantone multimediale riservato a volume e tracce piazzato in basso a destra dietro lo sterzo, davvero comodo e intuitivo.

Rispetto alla variante Plug-in abbiamo anche un bagagliao più ampio, 305 litri contro 265, anche se con le versioni solo a benzina arriviamo a 420 con i sedili nella loro posizione normale. Anche in virtù dello spazio a disposizione, la Captur E-Tech Hybrid con tecnologia Full Hybrid è probabilmente la versione da acquistare, con meno compromessi sul fronte del peso e dell'abitabilità e con un prezzo di listino inferiore alla variante Plug-in Hybrid.

Certo con quest'ultima è possibile circolare in città a zero emissioni per circa 50 km, è però necessario avere uno spazio privato per la ricarica, rinunciare a un buon bagagliaio e accettare un peso maggiore. Se si vuole la Captur più leggera possibile, con il bagagliaio più grande della gamma, bisogna allora optare per la variante solo benzina, in questo caso però attenti ai consumi. Come sempre non esiste la macchina perfetta in assoluto, esiste l'auto perfetta per le vostre esigenze - che solo voi potete conoscere.