Conviene aggiornare l'hardware Tesla da HW2.5 a HW3? Il confronto su strada

Il nostro amico Matteo Valenza ha fatto lo stesso percorso con Model 3 HW2.5 e HW3 per scoprire miglioramenti e novità.

Conviene aggiornare l'hardware Tesla da HW2.5 a HW3? Il confronto su strada
Articolo a cura di

Anche se non siete grandi amanti del brand americano Tesla, è comunque molto probabile che conosciate il celebre Autopilot, il sistema di assistenza alla guida sviluppato dagli uomini di Elon Musk - e che al momento, negli USA, è arrivato a sperimentare la Guida Autonoma Cittadina. Pur essendo un sistema di Guida Autonoma di Livello 2, un grado comune a molte altre auto di nuova generazione, Autopilot di Tesla ha effettivamente qualche funzione aggiuntiva e può contare sull'utilizzo di ben 8 telecamere installate sulla vettura - aspetto che nessun'altra auto "commerciale" può oggi vantare. Telecamere che catturano costantemente immagini per permettere il funzionamento del sistema di assistenza alla guida, una grande quantità di dati elaborata da un computer centrale chiamato oggi HW3. Si tratta dell'ultima generazione dell'hardware Tesla, implementato sulle auto a partire dal mese di marzo 2019. Intendiamo le auto prodotte a partire da marzo 2019, non quelle consegnate nello stesso mese, come ad esempio la Tesla Model 3 del nostro amico Matteo Valenza.

Lo youtuber bresciano ha acquistato una delle ultime Model 3 con HW2.5 e ora è riuscito a fare l'upgrade al nuovo hardware in maniera gratuita. Cos'è cambiato all'atto pratico? Conviene fare eventualmente il passaggio (che solitamente è a pagamento)? E soprattutto: con l'HW3 le funzionalità di Autopilot Avanzato valgono il prezzo che costano?

HW2.5 contro HW3

In vista dell'aggiornamento hardware, fatto ovviamente presso un'officina autorizzata Tesla, Matteo Valenza ha avuto la splendida idea di scegliere un percorso stradale che mettesse la vettura a confronto con diverse situazioni e di percorrerlo prima con l'HW2.5, poi con l'HW3 per carpire miglioramenti e differenze. Sulla carta, HW3 è in grado di elaborare molti più dati al secondo dell'HW2.5, inoltre il nuovo hardware dovrebbe riconoscere in autonomia i limiti di velocità su strada (legge insomma i cartelli stradali, mentre l'HW2.5 si rifà alle mappe di Google),

riconosce i coni stradali e regola la velocità anche in base alle vetture che abbiamo sulla destra. Inoltre la gestione delle rotatorie dovrebbe migliorare di parecchio, sempre sulla carta. Nella realtà Matteo Valenza si aspettava un cambio di rotta chiaro con il nuovo hardware HW3, così invece non è stato: i miglioramenti percepiti sono stati davvero pochissimi, alle rotatorie sono rimasti i problemi precedenti (con lo youtuber bresciano che più volte ha rischiato di andare dritto poiché l'auto non ha né frenato abbastanza, né girato lo sterzo), inoltre c'è stato qualche problema anche in autostrada. In fase di immissione, una linea continua ha costretto Autopilot a entrare in carreggiata, rischiando un incidente con una macchina che stava sopraggiungendo. A livello software, non è neppure stato corretto il fenomeno delle Phantom Braking, ovvero delle frenate fantasma: parliamo di frenate che possono avvenire all'improvviso senza che davanti a noi ci sia davvero un pericolo o un ostacolo, un qualcosa di molto pericoloso che può avvenire in autostrada anche a 130 km/h con auto che procedono dietro di noi. Infine arriviamo a parlare dei limiti di velocità: nonostante l'HW3, in alcune strade con limite a 80 km/h la Tesla Model 3 Performance di Matteo ha continuato a seguire le erronee segnalazioni di Google.

Un sistema non ancora maturo in Europa?

Inutile girarci intorno: l'aggiornamento hardware ha deluso non poco Matteo Valenza, che non ha riscontrato i miglioramenti sperati e che ha dovuto affrontare i medesimi rischi della versione HW2.5. Arriviamo così a rispondere a una delle domande in apertura: conviene investire in Autopilot avanzato? Ricordiamo che il sistema di assistenza alla guida viene venduto da Tesla in tre livelli: Autopilot Base si trova di serie anche sulle Model 3 Standard Range Plus ed è probabilmente la formula più conveniente. Un onesto pacchetto di Guida Autonoma di Livello 2 che fa ciò che deve in autostrada e in tangenziale, a cui effettivamente è impossibile rinunciare. Le cose si "complicano" con Autopilot Avanzato: 3.800 euro di costo extra per avere Navigate con Autopilot (con il sistema che in autostrada si gestisce da solo dall'entrata all'uscita), il cambiamento automatico di corsia, il parcheggio automatico e Summon, seppur castrato rispetto alla versione americana.

Come già abbiamo detto tempo fa (quando ancora Autopilot al massimo potenziale costava 6.700 euro), con Matteo Valenza che è della stessa opinione, a oggi non conviene molto investire soldi extra per l'acquisto di Autopilot avanzato, tantomeno per la Guida autonoma al massimo potenziale, che per 7.500 euro aggiunge il controllo dei semafori e degli stop - più la Guida automatica sulle strade cittadine prossimamente. Stiamo parlando di un sistema creato in California su strade californiane, dalla segnaletica più precisa e senza rotatorie.

Nel nostro Paese bisogna aspettare che Autopilot maturi ancora per essere davvero valido. Nonostante l'HW3 - almeno secondo l'esperienza di Matteo Valenza che lo ha testato e confrontato con l'hardware precedente - non vale ancora la pena puntare su Autopilot avanzato e al suo massimo livello sulle strade europee - e questo in effetti è un gran peccato. Speriamo solo che gli uomini di Elon Musk vadano a ottimizzare il sistema anche per il vecchio continente, magari con la messa in funzione della Giga Berlin e le prime Model Y Made in Germany.