Come nasce lo spettacolo hi-tech della F1: a Monza con Lenovo
Siamo stati dietro le quinte del GP d'Italia 2023 di Formula 1 grazie a Lenovo: ecco come nasce lo spettacolo tecnologico della massima serie motoristica.
Settembre 2023 è sicuramente iniziato in maniera esplosiva per gli amanti del motorsport: nel primo weekend del mese la MotoGP ha corso il Gran Premio della Catalogna, la Formula 1 invece ha gareggiato a Monza, il Tempio della Velocità (i GP d'Italia che hanno fatto la storiat). Due eventi che ci hanno emozionato per motivi differenti, da una parte abbiamo avuto l'incredibile incidente di Francesco Bagnaia, dall'altro un infuocato scontro fra i due piloti Ferrari Carlos Sainz e Charles Leclerc. Due eventi legati in qualche modo da uno stesso filo rosso: quello di Lenovo, Team Partner e Sponsor di Ducati (la MotoGP si vince da remoto con la tecnologia Lenovo) e Partner Ufficiale della Formula 1. Se oggi abbiamo la possibilità di seguire comodamente da casa ogni weekend di gara di F1, con dovizia di dettagli, grafiche di ultima generazione, telemetrie e quant'altro, lo dobbiamo anche alla partnership siglata dal circus della massima serie motoristica e dal colosso cinese. Siamo stati dietro le quinte del GP d'Italia 2023 per scoprire come la tecnologia di Lenovo permette alla Formula 1 di essere uno degli eventi sportivi più avanzati al mondo.
Antenne, telecamere e chilometri di fibra ottica
Se in MotoGP Lenovo è Team Parner di Ducati, ed è dunque in grado di fornire hardware, software e servizi alla sola squadra di Borgo Panigale, in Formula 1 il discorso è differente: il circus ha di fatto accesso illimitato al parco tecnologico di Lenovo, i cui prodotti e servizi sono essenziali per elaborare e spostare enormi quantità di dati. Parliamo di prodotti, High Performance Computing e server, tecnologie che la F1 sfrutta per organizzare le trasmissioni televisive e online che dai circuiti arrivano direttamente nelle nostre case.
Per toccare con mano ciò che succede durante un Gran Premio siamo stati all'interno dell'ETC, l'Event Technical Centre allestito nel paddock del circuito di Monza, con un Cicerone d'eccezione: Pete Samara, Director of Strategic Technical Ventures. Parliamo di un luogo super-esclusivo all'interno del quale è impossibile entrare se non si è addetti ai lavori: se da fuori appare come un enorme tendone da campo, dentro sembra di essere in una sala di controllo della NASA, un polo tecnologico a tutti gli effetti in cui si raccolgono i dati provenienti dal circuito e dalle singole monoposto.
Questo centro tecnico è identico su tutti i tracciati, viene smontato e ricostruito a ogni weekend di gara, sarebbe impensabile per i tecnici che vi lavorano sfruttare strutture differenti a ogni GP, pensate dunque allo sforzo logistico e all'organizzazione necessari per mettere in piedi questa meraviglia hi-tech in varie città del mondo. Per la sua costruzione sono necessari 5 giorni di lavoro, con le operazioni preliminari che prevedono la messa a terra di 58,5 km di fibra ottica che dall'ETC raggiungono i vari angoli della pista. Al Centro Tecnico arrivano i dati di 38 antenne ad alte prestazioni installate in punti strategici, capaci di ottenere wireless anche i dati provenienti dalle monoposto.
Su ogni vettura di F1 infatti viene installata una Interface Unit capace di raccogliere una mole impressionante di dati, dall'accelerazione istantanea alla posizione GPS, motivo per cui da casa siamo perfettamente in grado di vedere in che punto del tracciato si trovano le monoposto, a che velocità stanno andando, quanto tempo impiegano per frenare e impostare correttamente una curva e tanto altro. Le immagini invece arrivano da 28 telecamere fisse ad alta definizione posizionate in punti chiave del circuito, così che lo spettacolo sia garantito in qualsiasi momento; abbiamo poi anche 7 telecamere mobili, una Cable-Cam che si muove lungo il rettilineo principale, diverse micro-camere posizionate magari all'interno di curve importanti, una Heli-Cam stabilizzata che riprende tutto dall'alto.
L'ETC gestisce anche le singole On-Board Camera presenti sulle auto: ogni monoposto può averne un massimo di 7, posizionate sul casco del pilota e su diversi punti dell'auto. Una On-Board Camera è anche a 360 gradi. Il comparto tecnico si chiude con decine di microfoni installati lungo tutto il circuito, capaci di restituire un effetto surround agli spettatori a casa. A tre giorni dall'inizio di ogni GP l'ETC si anima e inizia a raccogliere tutti i dati necessari a rendere possibile la trasmissione mondiale della Formula 1, qui però inizia una seconda fase del nostro racconto.
Dall'Inghilterra al resto del mondo
Quando in televisione sentite parlare di "regia internazionale", ci si riferisce proprio alle immagini fornite ed elaborate centralmente dalla Formula 1. Un flusso video identico per tutti i broadcaster che, in seguito all'acquisizione dei diritti, trasmettono prove, qualifiche e gare in ogni angolo del pianeta. Ciò che vediamo sulla nostra TV o sui nostri smartphone però non arriva direttamente dall'ETC: ovunque si trovi, il "tendone" mobile trasmette oltre 500 TB di dati in UK, al centro tecnico M&TC di Biggin Hill, tramite due reti dedicate da 10 Gbps.
Qui avviene l'elaborazione finale dei dati e la composizione della regia che poi vediamo a casa grazie al lavoro di oltre 140 tecnici, pronti a lavorare di notte o di giorno a seconda di dove si trovi in quel momento la F1. Uno sforzo umano (attorno all'ETC ruotano circa 1.700 persone) e tecnologico che viene ripagato da un prodotto video di straordinario livello, completato da un team specializzato che si occupa di raccogliere i tempi delle monoposto con altissima precisione - tempi che noi possiamo comodamente ammirare grazie alle grafiche dinamiche su schermo.
Il "prodotto F1" fatto e finito si deve dunque anche alla partnership siglata con Lenovo che fornisce, per il corretto funzionamento dell'ETC, prodotti hardware, tecnologie di High Performance Computing e server per l'invio di dati al M&TC in UK. Come ci ha raccontato Pete Samara, l'uomo che garantisce il corretto funzionamento dell'ETC, la piattaforma in uso nel Centro Tecnico è stata progettata da zero, anche in funzione di un impatto ambientale ridotto rispetto al passato.
Avere una regia centrale vicino Londra significa spostare in giro per il mondo meno attrezzatura, avere impegnati meno aerei e container, utilizzare meno corrente elettrica per alimentare e raffreddare l'hardware, con emissioni di CO2 di gran lunga inferiori. L'obiettivo principale della F1, ha detto Samara, "non è trovare soluzioni ma innovare costantemente, bilanciando efficienza e prestazioni". La Formula 1 non è dunque solo 20 monoposto che si danno battaglia fra cordoli e asfalto; dietro le quinte del circus c'è un mondo tecnologico spesso sconosciuto che schiaccia costantemente l'acceleratore dell'innovazione, senza mai toccare il freno.
Come nasce lo spettacolo hi-tech della F1: a Monza con Lenovo
Siamo stati dietro le quinte del GP d'Italia 2023 di Formula 1 grazie a Lenovo: ecco come nasce lo spettacolo tecnologico della massima serie motoristica.
Settembre 2023 è sicuramente iniziato in maniera esplosiva per gli amanti del motorsport: nel primo weekend del mese la MotoGP ha corso il Gran Premio della Catalogna, la Formula 1 invece ha gareggiato a Monza, il Tempio della Velocità (i GP d'Italia che hanno fatto la storiat).
Due eventi che ci hanno emozionato per motivi differenti, da una parte abbiamo avuto l'incredibile incidente di Francesco Bagnaia, dall'altro un infuocato scontro fra i due piloti Ferrari Carlos Sainz e Charles Leclerc. Due eventi legati in qualche modo da uno stesso filo rosso: quello di Lenovo, Team Partner e Sponsor di Ducati (la MotoGP si vince da remoto con la tecnologia Lenovo) e Partner Ufficiale della Formula 1.
Se oggi abbiamo la possibilità di seguire comodamente da casa ogni weekend di gara di F1, con dovizia di dettagli, grafiche di ultima generazione, telemetrie e quant'altro, lo dobbiamo anche alla partnership siglata dal circus della massima serie motoristica e dal colosso cinese. Siamo stati dietro le quinte del GP d'Italia 2023 per scoprire come la tecnologia di Lenovo permette alla Formula 1 di essere uno degli eventi sportivi più avanzati al mondo.
Antenne, telecamere e chilometri di fibra ottica
Se in MotoGP Lenovo è Team Parner di Ducati, ed è dunque in grado di fornire hardware, software e servizi alla sola squadra di Borgo Panigale, in Formula 1 il discorso è differente: il circus ha di fatto accesso illimitato al parco tecnologico di Lenovo, i cui prodotti e servizi sono essenziali per elaborare e spostare enormi quantità di dati.
Parliamo di prodotti, High Performance Computing e server, tecnologie che la F1 sfrutta per organizzare le trasmissioni televisive e online che dai circuiti arrivano direttamente nelle nostre case.
Per toccare con mano ciò che succede durante un Gran Premio siamo stati all'interno dell'ETC, l'Event Technical Centre allestito nel paddock del circuito di Monza, con un Cicerone d'eccezione: Pete Samara, Director of Strategic Technical Ventures. Parliamo di un luogo super-esclusivo all'interno del quale è impossibile entrare se non si è addetti ai lavori: se da fuori appare come un enorme tendone da campo, dentro sembra di essere in una sala di controllo della NASA, un polo tecnologico a tutti gli effetti in cui si raccolgono i dati provenienti dal circuito e dalle singole monoposto.
Questo centro tecnico è identico su tutti i tracciati, viene smontato e ricostruito a ogni weekend di gara, sarebbe impensabile per i tecnici che vi lavorano sfruttare strutture differenti a ogni GP, pensate dunque allo sforzo logistico e all'organizzazione necessari per mettere in piedi questa meraviglia hi-tech in varie città del mondo. Per la sua costruzione sono necessari 5 giorni di lavoro, con le operazioni preliminari che prevedono la messa a terra di 58,5 km di fibra ottica che dall'ETC raggiungono i vari angoli della pista. Al Centro Tecnico arrivano i dati di 38 antenne ad alte prestazioni installate in punti strategici, capaci di ottenere wireless anche i dati provenienti dalle monoposto.
Su ogni vettura di F1 infatti viene installata una Interface Unit capace di raccogliere una mole impressionante di dati, dall'accelerazione istantanea alla posizione GPS, motivo per cui da casa siamo perfettamente in grado di vedere in che punto del tracciato si trovano le monoposto, a che velocità stanno andando, quanto tempo impiegano per frenare e impostare correttamente una curva e tanto altro. Le immagini invece arrivano da 28 telecamere fisse ad alta definizione posizionate in punti chiave del circuito, così che lo spettacolo sia garantito in qualsiasi momento; abbiamo poi anche 7 telecamere mobili, una Cable-Cam che si muove lungo il rettilineo principale, diverse micro-camere posizionate magari all'interno di curve importanti, una Heli-Cam stabilizzata che riprende tutto dall'alto.
L'ETC gestisce anche le singole On-Board Camera presenti sulle auto: ogni monoposto può averne un massimo di 7, posizionate sul casco del pilota e su diversi punti dell'auto. Una On-Board Camera è anche a 360 gradi. Il comparto tecnico si chiude con decine di microfoni installati lungo tutto il circuito, capaci di restituire un effetto surround agli spettatori a casa. A tre giorni dall'inizio di ogni GP l'ETC si anima e inizia a raccogliere tutti i dati necessari a rendere possibile la trasmissione mondiale della Formula 1, qui però inizia una seconda fase del nostro racconto.
Dall'Inghilterra al resto del mondo
Quando in televisione sentite parlare di "regia internazionale", ci si riferisce proprio alle immagini fornite ed elaborate centralmente dalla Formula 1. Un flusso video identico per tutti i broadcaster che, in seguito all'acquisizione dei diritti, trasmettono prove, qualifiche e gare in ogni angolo del pianeta. Ciò che vediamo sulla nostra TV o sui nostri smartphone però non arriva direttamente dall'ETC: ovunque si trovi, il "tendone" mobile trasmette oltre 500 TB di dati in UK, al centro tecnico M&TC di Biggin Hill, tramite due reti dedicate da 10 Gbps.
Qui avviene l'elaborazione finale dei dati e la composizione della regia che poi vediamo a casa grazie al lavoro di oltre 140 tecnici, pronti a lavorare di notte o di giorno a seconda di dove si trovi in quel momento la F1. Uno sforzo umano (attorno all'ETC ruotano circa 1.700 persone) e tecnologico che viene ripagato da un prodotto video di straordinario livello, completato da un team specializzato che si occupa di raccogliere i tempi delle monoposto con altissima precisione - tempi che noi possiamo comodamente ammirare grazie alle grafiche dinamiche su schermo.
Il "prodotto F1" fatto e finito si deve dunque anche alla partnership siglata con Lenovo che fornisce, per il corretto funzionamento dell'ETC, prodotti hardware, tecnologie di High Performance Computing e server per l'invio di dati al M&TC in UK. Come ci ha raccontato Pete Samara, l'uomo che garantisce il corretto funzionamento dell'ETC, la piattaforma in uso nel Centro Tecnico è stata progettata da zero, anche in funzione di un impatto ambientale ridotto rispetto al passato.
Avere una regia centrale vicino Londra significa spostare in giro per il mondo meno attrezzatura, avere impegnati meno aerei e container, utilizzare meno corrente elettrica per alimentare e raffreddare l'hardware, con emissioni di CO2 di gran lunga inferiori.
L'obiettivo principale della F1, ha detto Samara, "non è trovare soluzioni ma innovare costantemente, bilanciando efficienza e prestazioni". La Formula 1 non è dunque solo 20 monoposto che si danno battaglia fra cordoli e asfalto; dietro le quinte del circus c'è un mondo tecnologico spesso sconosciuto che schiaccia costantemente l'acceleratore dell'innovazione, senza mai toccare il freno.
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