Come acquistare una Tesla usata ed evitare brutte sorprese

Come acquistare una Tesla usata senza incappare in brutte sorprese: qualche consiglio pratico per non rimanere delusi.

Come acquistare una Tesla usata ed evitare brutte sorprese
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Il mercato automotive sta vivendo certamente un periodo di "passaggio". Se un tempo la scelta era sostanzialmente fra benzina e gasolio, oggi le opzioni sono molto più numerose, si passa per il GPL e il metano fino ad arrivare alle ibride, ibride plug-in e 100% elettriche - e volendo anche all'idrogeno. Mentre molti grandi marchi del mercato stanno riorganizzando le loro idee per prepararsi nel modo migliore al futuro, c'è un solo brand che procede a vele spiegate e a testa bassa: parliamo di Tesla. Le auto prodotte da Elon Musk sono diventate quasi uno status symbol, sinonimo di futuro, novità e alta tecnologia. Non tutti però hanno la disponibilità o la voglia di spendere circa 50.000 euro per una nuova Model 3, oppure 90.000 euro per una Model S e addirittura 95.000 euro per una gigantesca Model X - e parliamo delle varianti "base".
Il modo migliore per compiere i primi passi nel mondo Tesla senza spendere una fortuna è probabilmente guardare al mercato dell'usato. L'azienda californiana è ormai "su piazza" dal 2012, in circolazione dunque ci sono molte unità di seconda mano a prezzi più e meno convenienti, ma quali dettagli controllare al momento dell'acquisto?

Quanti km dura una batteria originale Tesla?

Per forza di cose, l'acquisto di una Tesla usata differisce per alcuni punti sostanziali da quello di una vettura tradizionale. Innanzitutto non bisogna spaventarsi nel guardare il contachilometri: in giro si trovano molte Model S e Model X con circa 150.000 km sulle spalle, una cifra che su una vettura a benzina ci farebbe storcere non poco il naso, le Tesla però sono in grado di percorrere molta più strada con il pacco batterie originale. Per darvi un'idea, l'uomo dei record Hansjörg Gemmingen ha percorso 1 milione di km con due pacchi batterie (e mezzo). Il primo è infatti durato 290.000 km, poi con un accumulatore provvisorio ha percorso altri 150.000 km, mentre con la seconda batteria ufficiale Tesla è arrivato a quota 470.000 km senza problemi e tutto è ancora funzionante. Se dunque trovate modelli sotto gli 80.000 km, considerateli praticamente "nuovi".
Ma dove acquistare senza correre particolari rischi? Se siete fortunati, e magari vivete in una grande città, può essere che qualche grande rivenditore abbia qualche Tesla disponibile, per fare le cose "a regola d'arte" e magari online è invece consigliabile il sito ufficiale Tesla.
Abbiamo infatti a disposizione un'intera sezione USATO GARANTITO, dove costantemente escono modelli che vecchi proprietari hanno dato in permuta al colosso americano. Sul sito troviamo il luogo in cui si trova la vettura, le sue caratteristiche e opzioni, tutto ufficialmente controllato da Tesla. Questo è un aspetto non da poco e vi spieghiamo subito perché.

Autopilot Gate

Proprio nelle ultime settimane sono scoppiate alcune polemiche relative alle Tesla usate e alle opzioni incluse. Come saprete, sono auto che dispongono di un software avanzato che può essere modificato via internet; a Tesla bastano poche linee di codice per abilitare o disabilitare una determinata opzione, che sia un boost per l'accelerazione oppure Autopilot al suo massimo potenziale - che da solo costa 6.700 euro al momento dell'acquisto, un prezzo che sale ulteriormente con l'aggiornamento post-vendita. Ebbene, cosa sta succedendo a tal proposito? Sembra che Tesla non colleghi le funzioni acquistate alla vettura ma all'account del proprietario, può dunque succedere che una Tesla data in permuta e poi rivenduta con tanto di Autopilot Full Self Driving, poi al cambio dell'account si ritrovi senza funzionalità - che andrà poi ricomprata da zero.

La questione è ancora molto "fumosa", con Tesla che ha aggiunto di nuovo la feature ad alcuni utenti che se l'erano vista rimossa a sorpresa, insomma presso rivenditori terzi tocca fare attenzione a cosa si acquista, se tutte le opzioni segnate in scheda tecnica poi ci sono realmente. Sul sito Tesla i rischi ovviamente sono nulli, con l'azienda che spiega chiaramente cosa si acquista e cosa no - tempo fa era addirittura segnalata la presenza dei Supercharger gratuiti o meno, anche se quest'epoca d'oro è ormai tramontata completamente.

Codice VIN

Uno degli ultimi consigli che possiamo dare è controllare il codice VIN legato alla vettura (un codice univoco che Tesla assegna a ogni sua nuova unità), così da capire con esattezza l'anno di produzione e l'hardware installato in origine. Le potenzialità di Autopilot sono infatti cambiate negli anni, con Elon Musk e soci che hanno aggiornato anche il computer di bordo - oggi siamo alla versione 3.0. Sulle Tesla un po' più datate è infatti possibile trovare un computer di precedente generazione, non adatto alle funzionalità di Guida Autonoma cittadina che Tesla ha intenzione di lanciare entro l'anno (almeno negli USA, in Europa si aspettano nuove regolamentazioni).

Questo computer si può cambiare presso i Tesla Center in maniera abbastanza semplice, è però una spesa aggiuntiva da mettere in conto (attorno ai 2.000 euro) nel caso si voglia sfruttare tutto il potenziale di Autopilot negli anni a venire. Se Autopilot "base" vi basta, anche una Tesla non aggiornata saprà darvi grandi soddisfazioni, l'importante è sapere cosa state acquistando quando si tratta di usato - così da ottenere un prezzo onesto.