Nei box del Ducati Lenovo Team a Misano: la MotoGP si vince da remoto

A distanza di tre anni siamo tornati nel box del Ducati Lenovo Team di MotoGP per vedere come si è evoluta la tecnologia al servizio di tecnici e piloti.

Nei box del Ducati Lenovo Team a Misano: la MotoGP si vince da remoto
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A settembre 2019, prima che il COVID-19 cambiasse per sempre il mondo, siamo stati al GP di San Marino per scoprire come la tecnologia di Lenovo aiutasse i tecnici Ducati a essere ultra competitivi sul campo (nei garage Ducati prima del GP di San Marino). Oggi, a distanza di tre anni, siamo tornati al Misano World Circuit Marco Simoncelli per scoprire come la partnership fra Lenovo e Ducati si sia evoluta e come le tecnologie attuali contribuiscano al successo di Ducati Corse in MotoGP.
Abbiamo incontrato il mitico Davide Tardozzi, Team Manager del Ducati Lenovo Team, l'IT Manager Stefano Rendina, il General Manager di Ducati Corse Luigi Dall'Igna, il direttore dei sistemi elettronici di Ducati Corse Gabriele Conti e Paolo Ciabatti, Sporting Director di Ducati Corse. Eccellenze assolute che stanno portando Ducati sulla cima del mondo - e quello che segue è ciò che ci hanno raccontato in un weekend di passione.

Il garage Ducati accessibile in remoto da tutto il mondo

Come abbiamo sottolineato in apertura, torniamo nei garage del Ducati Lenovo Team dopo anni complessi, fortemente caratterizzati dal COVID-19, una pandemia che ha costretto le squadre a rivedere pesantemente il loro modo di lavorare.

In Cina però, come ci hanno insegnato I Simpson, si utilizza una sola parola per indicare "crisi" e "opportunità", tanto che Homer Simpson ha coniato il termine "crisortunità". Da un disastro possono nascere nuove e interessanti idee, i tecnici Ducati si sono ad esempio trovati a fronteggiare la quarantena di alcuni elementi chiave del team e a dover inviare in tempo reale dei dati fondamentali dal box a un ufficio a Borgo Panigale, oppure verso una camera d'albergo. È nato così il Remote Garage, pensato soprattutto da Stefano Rendina. Iniziato come un esperimento, anche con mezzi e piattaforme "di fortuna" già esistenti, come Discord, il team Ducati è riuscito a creare una rete interna che fosse in grado di inviare dati sensibili dalla pit lane a qualsiasi altra destinazione sfruttando internet.
Oltre ai dati analitici, Discord ha permesso alla squadra corse di collegare vocalmente team in pista, piloti e tecnici da casa. Tutto questo è successo nella fase iniziale del progetto, oggi - anche grazie alla tecnologia messa in campo da Lenovo, con PC portatili potenti e affidabili, server personalizzati e molto altro - il Ducati Lenovo Team può contare su una struttura IT capace di far interagire in tempo reale tecnici da ogni parte del mondo.

Ogni qualvolta le moto rientrano ai box, i tecnici Ducati le connettono ai computer per scaricare i dati; in circa 60 secondi tutti i dati della sensoristica vengono acquisiti e caricati successivamente su una piattaforma nel cloud, accessibile da tutti i tecnici autorizzati, anche quelli presenti a Borgo Panigale. In un weekend di gara ogni moto eroga all'incirca 50 GB di dati, e Ducati raccoglie le informazioni da ben 8 unità diverse.

Informazioni che vengono poi rese accessibili anche a tutti i piloti della scuderia, così che chiunque possa confrontarsi con la telemetria dei piloti più ispirati del weekend. Tornando al Remote Garage, se in circa 60 secondi i dati vengono trasferiti dalle moto ai computer, poi entrano in gioco i server che caricano tutto in cloud nel giro di un minuto; questo dipende anche dalla connessione offerta da ogni singolo circuito, in Ducati però ci raccontavano che la velocità media offerta dai singoli tracciati è di circa 100 Mbps. Tanto basta ai tecnici Ducati per avere nel giro di 2-3 minuti tutti i dati disponibili sul web.

Dopo una veloce analisi e qualche correzione alla mappatura, possibile anche grazie a eventuali suggerimenti dei piloti, in meno di 5 minuti le moto Ducati potrebbero benissimo tornare in pista con le ultime messe a punto. A questo processo, come anticipato, collaborano anche tecnici stanziati a Borgo Panigale. Grazie al Remote Garage infatti al classico team dei box si sono aggiunte altre 10-12 figure professionali connesse da remoto per l'analisi dei dati di telemetria, aumentando di fatto l'affidabilità delle nuove mappature.

Ovviamente l'intero sistema di "garage a distanza" viene protetto da VPN, dati crittografati e quant'altro. Nel caso in cui i server fisici presenti nei box venissero strappati con forza dalla loro sede, durante un furto, tutti i dati verrebbero criptati e resi inutilizzabili, un po' come accade con alcuni Hardware Wallet per Bitcoin. A oggi, in ogni caso, Ducati non ha subito alcun tentativo di furto, giusto ogni tanto qualcuno tenta di "bucare" la rete WiFi interna per "sniffare" dati sensibili, anche questi però sono episodi molto molto rari. Il circuito in cui avvengono più episodi truffaldini in tutto il mondo? Il Mugello...

La tecnologia al servizio della Ducati del Futuro

La tecnologia odierna in forze in Ducati sta mettendo in crisi - e neanche poco - molti team concorrenti in MotoGP e Superbike, tanto altro però deve ancora arrivare. Stefano Rendina ovviamente non ha potuto sbottonarsi più di tanto, ci ha però anticipato che Ducati e Lenovo stanno sperimentando insieme una nuova piattaforma di realtà aumentata. Lenovo ha infatti fornito nuovi occhiali AR con cui Ducati sta sviluppando una piattaforma per la manutenzione delle moto a distanza.

Al momento non è una funzionalità pensata per il mondo delle corse, al contrario si sta pensando principalmente ai dealer e ai centri autorizzati. Ecco come dovrebbe funzionare il tutto: se un meccanico ha problemi nel sistemare una moto Ducati, può indossare gli occhiali AR e collegarsi con un tecnico specializzato in sede a Borgo Panigale. Quest'ultimo darà da remoto tutte le indicazioni per eseguire al meglio il lavoro, inviando istruzioni in realtà aumentata per facilitare il compito manuale del meccanico - che dovrà seguire i suggerimenti che appariranno direttamente "a schermo".

Si tratta di un progetto ancora in via sperimentale che pone però delle grandi aspettative per il prossimo futuro, così come i lavori in MotoE. Come già saprete, Ducati sta sviluppando una moto elettrica per la MotoE chiamata V21L. Un prototipo sicuramente figlio di tutta la tecnologia esistente oggi in Ducati Corse, grazie al quale prossimamente potranno esistere anche delle moto elettriche stradali a marchio Ducati.
Una grande responsabilità per il marchio di Borgo Panigale, che il prossimo anno fornirà tutte le moto elettriche alle squadre in competizione in MotoE, un modo per accelerare lo sviluppo della tecnologia elettrica.

La voglia di innovare del resto, in Ducati, sembra sterminata e la migliore strada per farlo è puntare sulle nuove generazioni. Il brand collabora già oggi con diverse università d'Italia, soprattutto in Emilia-Romagna, dove da qualche anno esiste persino qualche corso specializzato in dinamica dei veicoli; l'obbiettivo è spingere l'acceleratore sull'alternanza scuola-lavoro, portare sempre più giovani all'interno dell'azienda di Borgo Panigale alla ricerca di nuove idee capaci di condizionare il futuro - perché "è dai giovani appassionati che spesso arrivano le idee più innovative", come ci ha detto Davide Tardozzi.

È anche bello segnalare come la presenza femminile nel mondo delle moto sia in costante ascesa: se un tempo le due ruote erano appannaggio dei soli uomini, oggi sempre più ragazze studiano e lavorano nell'ambiente, soprattutto in MotoE, dove il sesso femminile ha già oggi la maggioranza all'interno dei vari team.
Tantissime donne lavorano anche lungo le linee di montaggio Ducati a Borgo Panigale, considerate di gran lunga più precise e affidabili dei colleghi uomini - come ha ricordato con un sorriso sempre Davide Tardozzi.

Lo stesso sorriso che aleggia costante sui volti dell'intero Ducati Lenovo Team di MotoGP: nonostante la tensione per le qualifiche e la gara del GP di San Marino, l'aria che si respira nei box e presso la Hospitality Ducati è sempre distesa e fraterna, più che colleghi tecnici e addetti del team sembrano amici di lunghissima data, che insieme ne hanno passate tante e sono pronti ad affrontare anche nuove ed eventuali evenienze.
E parliamo dei top manager come degli uomini che con passione montano e smontano a ogni gara gli ambienti Hospitality, oppure cucinano dietro le quinte per sfornare prelibatezze a colazione, pranzo e cena per tutto il weekend di gara. I cuochi Ducati sono in grado di preparare ai loro "ragazzi" una carbonara fumante anche in Malesia, grazie alle provviste in arrivo dall'Italia: che sia questo, al di là di qualsivoglia tecnologia, il vero segreto del successo Ducati?