Auto elettriche e ricarica: il futuro fra tariffe Flat e costo al kWh

In che modo ricaricheremo la nostra auto elettrica nel prossimo futuro? Con una tariffa Flat o pagando "un tot" al singolo kWh?

Auto elettriche e ricarica: il futuro fra tariffe Flat e costo al kWh
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Il futuro dell'automotive è sempre più elettrico e i motivi sono alquanto lampanti. Da una parte abbiamo governi nazionali e amministrazioni locali che, in nome dell'ambiente e degli allarmi smog, tendono sempre di più a limitare o addirittura bloccare i veicoli ad alimentazione tradizionale. L'Unione Europea ha chiesto proprio a partire dal 2020 un abbassamento delle emissioni medie per ogni singolo produttore, città come quella di Roma invece sono arrivate a fermare i recenti motori diesel Euro 6, tutte soluzioni che stanno spingendo i più grandi marchi del settore a virare verso l'elettrico.
Il CEO di Volkswagen, Herbert Diess, ha addirittura detto la scorsa settimana che "l'era dei produttori tradizionali è finita", dunque ciò che si nasconde dietro l'orizzonte non è più un segreto per nessuno. Le auto elettriche si diffonderanno, presto o tardi, in modo massiccio, anche in Italia, tuttavia sono ancora molti i nodi da sciogliere, a proposito c'è da capire come faremo a ricaricare queste vetture a batteria e quanto spenderemo, se meno o addirittura di più rispetto a un'auto tradizionale.

Ricaricare un'auto elettrica

Per capire meglio cosa potrebbe aspettarci nel prossimo futuro (parliamo di mesi eh, non di anni...), prendiamo ad esempio due casi emblematici: il primo relativo alla nuova Porsche Taycan e alle "politiche" che accompagnano il suo debutto sul mercato, il secondo in merito alle colonnine di ricarica IONITY. Partiamo proprio da quest'ultimo. IONITY è una società fondata nel 2016 da un polo di grandi produttori automotive, proprio in virtù della diffusione delle nuove auto elettriche. Dietro questo marchio si "nasconde" lo zampino di BMW, Daimler (dunque Mercedes-Benz), Ford e il Gruppo Volkswagen.
All'atto pratico, IONITY vanta una serie di colonnine Fast Charge in tutta Europa, stazioni di servizio nelle quali è possibile ricaricare il proprio veicolo a batteria. Di recente siamo tornati a parlare dell'azienda poiché dal 31 gennaio prossimo cambiano le tariffe di ricarica: viene infatti cancellato il forfait da 8 euro per fare "il pieno" di energia alla propria vettura e si passa a un prezzo al singolo kWh di 0,79 euro.

Sarà diverso per gli utenti Audi, che pagheranno 0,20 euro per kWh, quelli Mercedes-Benz, 0,29 euro, e BMW, 0,33 euro. La tariffa di 0,79 euro si applica a tutte le altre auto "di passaggio" e non è certo un segno distensivo per il mercato elettrico.
Un'auto con batteria da 50 kWh spende infatti 39,50 euro per un pieno dallo 0 al 100%, un modello premium con 100 kWh ne spende addirittura 79 per una carica completa, utile magari a percorrere poco più di 300 km. Alla luce di questi dati, ricaricare alla "prima colonnina utile", magari per necessità, potrebbe rivelarsi una stangata in piena regola, raggiungendo cifre non così lontane da un normale pieno di benzina - il terrore degli automobilisti che oggi vorrebbero passare all'elettrico ma hanno ancora paura.

Energia Flat

Tutto questo accade ovviamente per strada, presso le colonnine a disposizione di tutti, e se il futuro dell'auto elettrica invece fosse nel garage di casa? L'80% degli automobilisti che scelgono l'elettrico oggi lo fanno anche per poter ricaricare comodamente a casa: si collega la vettura a sera e al mattino è pronta per essere utilizzata. Proprio in virtù di questo, Porsche potrebbe aver pensato alla soluzione migliore su piazza: la sua nuova Taycan elettrica è accompagnata da un Wall Connector da 11 kW con contatore separato (che dunque non riguarda i consumi casalinghi) che ricarica la vettura in modo illimitato spendendo 100 euro di abbonamento Flat al mese. Con una soluzione simile, l'auto elettrica guadagna tutt'altro significato, non riserva più sorprese e consente agli automobilisti di viaggiare in modo illimitato, senza pensieri.

Il "problema" si presenterebbe soltanto in viaggio, quando magari l'utilizzo di una colonnina esterna diventerebbe praticamente obbligato per raggiungere una determinata location. Per tutto il resto del tempo, magari utilizzando l'auto in città, si potrebbe viaggiare a cuor leggero, ripagando con il passare dei mesi l'investimento iniziale dell'acquisto dell'auto elettrica e dell'adeguamento dell'impianto casalingo. La soluzione Flat può rappresentare davvero il futuro dell'auto, anche se bisognerà poi vedere da dove arriverà tutta questa energia illimitata e quali eventuali danni ambientali potrebbero derivare dalla sua produzione, nel caso in cui non vengano usate fonti rinnovabili. Questa però è un'altra storia...