Le auto elettriche prendono fuoco più delle altre? Non proprio...

Una compagnia di traghetti norvegesi ha vietato l'accesso alle auto elettriche: è perché prendono fuoco più facilmente di altre termiche o ibride?

Le auto elettriche prendono fuoco più delle altre? Non proprio...
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Il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi per le auto elettriche, in particolare per le Tesla: in appena un mese la notizia di una Tesla Model S che ha preso fuoco in maniera spontanea ha subito fatto il giro del mondo, mentre appena qualche giorno fa una Tesla Model 3 di un utente italiano si è incendiata (di questo vi diremo di più a breve), due casi fra i tanti che hanno riacceso un tema evergreen: le auto elettriche prendono fuoco più facilmente rispetto alle auto tradizionali? In realtà non è così e a dirlo sono diversi studi ufficiali, alcuni di questi commissionati da compagnie assicurative che hanno davvero interesse a capire quale sia l'alimentazione più a rischio per ottimizzare le loro tariffe. Analizziamo ad esempio i risultati ottenuti da uno studio commissionato da AutoinsuranceEZ.

Le auto ibride sono le più a rischio?

Secondo i dati raccolti dalla compagnia americana, le auto completamente elettriche sarebbero molto più sicure delle tradizionali auto a benzina o diesel; non solo, le motorizzazioni più a rischio incendio sarebbero quelle ibride, poiché hanno a bordo molti più elementi meccanici ed elettronici.

Su 100.000 vetture vendute, fra le Full Electric ne vanno a fuoco 25,1, fra le tradizionali a benzina e diesel si incendiano 1.529 unità, mentre fra le ibride è una vera mattanza: 3.474 incendi ogni 100.000 vetture. La ricerca è stata pubblicata nel 2022 con dati relativi al 2021, dunque qualche anno dopo la messa in commercio di pacchi batteria di nuova generazione più resistenti agli incendi. Qualsiasi automobile dunque rischia di trasformarsi in un cumulo di macerie fumanti e spesso dipende da corto circuiti imprevedibili - la Tesla Model 3 italiana che abbiamo citato nell'introduzione ad esempio si è incendiata a causa di un corto circuito legato a uno dei fari, un problema che sarebbe potuto capitare a qualsiasi vettura.
Solo in due casi noti le auto elettriche hanno davvero avuto dei problemi a pacchi batteria che rischiavano di andare a fuoco molto facilmente: il primo ha coinvolto Hyundai che ha richiamato 82.000 KONA Electric, il secondo invece ha visto il richiamo di 70.000 Chevrolet Bolt EV negli Stati Uniti. Fra le ibride invece è noto un richiamo che ha coinvolto più di 27.000 Chrysler Pacifica, mentre persino il Gruppo BMW si è visto costretto nel 2020 a richiamare circa 4.500 veicoli Hybrid.

Per fare una sorta di analogia, qualsiasi dispositivo dotato di batteria al litio (smartphone, computer, tablet ecc) può potenzialmente andare a fuoco, motivo per cui sugli aerei è vietato trasportare in stiva alcuni device mentre in cabina è necessario avvertire immediatamente il personale di bordo nel caso in cui un telefono o un pc inizi a emettere del fumo. Di recente possiamo ricordare il nefasto caso del Samsung Galaxy Note 7 avvenuto nel 2021, uno smartphone ritirato dal mercato proprio a causa di un importante difetto di manifattura che rischiava di mandare in fiamme il dispositivo.

Un caso particolare proprio come quello della KONA Electric e della Bolt EV, al di là di questi eventi però abbiamo visto come le probabilità di incendio siano comunque limitate. Allora perché in Norvegia una compagnia ha appena vietato alle auto elettriche di imbarcarsi sui propri traghetti? Non è vero che il rischio di incendio sulle BEV è inferiore rispetto ad altre alimentazioni?

Auto elettriche e traghetti norvegesi

In realtà il nodo della questione non riguarda la possibilità che le auto elettriche vadano a fuoco più facilmente delle altre ma i mezzi tecnici necessari a spegnere eventuali incendi di questo tipo. La chimica presente all'interno dei pacchi batteria richiede una strumentazione adatta per domare un incendio, a maggior ragione se ci si trova a bordo di un traghetto che può colare a picco con decine di vetture e centinaia di passeggeri.

Il personale di bordo dei traghetti della Havila Voyages, la compagnia che ha dato lo stop alle BEV sulle sue navi, non sarebbe assolutamente in grado di gestire l'incendio di un'auto elettrica; l'equipaggio dovrebbe affidarsi ad aiuti esterni e questo sarebbe troppo rischioso, è questo il motivo che ha portato la società a una decisione di tale portata - che certamente farà staccare parecchi biglietti in meno visto che la Norvegia è il Paese più elettrificato d'Europa in percentuale rispetto alla popolazione.
Nello Stato nordico infatti non si è assolutamente contro i veicoli elettrici, a stessa Havila Voyages possiede il traghetto ibrido-elettrico con la batteria più grande al mondo, capace di stoccare 6 MWh (le auto elettriche vanno solitamente dai 35 ai 100 kWh).

Ai nostri colleghi di CarScoops la società norvegese ha spiegato che il grande pacco batteria del traghetto è separato da altri locali, si trova dunque in un comparto stagno del tutto ignifugo dotato di sistemi antincendio all'avanguardia, un altissimo livello di sicurezza che la compagnia non è capace di garantire anche con le auto elettriche dei passeggeri. Una decisione che dunque non è legata alle probabilità di incendio delle BEV ma dalla difficoltà di gestire un incendio scaturito da un veicolo a batteria - che a causa della sua chimica potrebbe rendere inefficaci le schiume degli estintori tradizionali. In Italia al momento la possibilità di trasportare un'auto elettrica su un traghetto varia di compagnia in compagnia, c'è chi non permette l'accesso alle BEV, chi invece le accetta ma non permette la ricarica per motivi di sicurezza, mentre all'estero - soprattutto nei Paesi Bassi - esistono addirittura traghetti dotati di wallbox per la ricarica dei veicoli in fase di viaggio, manca dunque una regolamentazione europea che azzeri questa frustrante frammentazione - e speriamo che il tutto si sistemi entro il 2035 quando non si potranno più vendere nuove auto a benzina, a gasolio o ibride. Nel frattempo torniamo a ripeterlo: dati alla mano, le auto elettriche non hanno maggiori probabilità di andare a fuoco rispetto ad altre alimentazioni, al contrario bisogna fare attenzione soprattutto alle ibride...