A bordo degli scooter elettrici Cityscoot: la prova fra le strade di Milano

Abbiamo provato sulle strade di Milano il nuovo servizio di scooter sharing elettrico offerto da Cityscoot, ecco com'è andata.

A bordo degli scooter elettrici Cityscoot: la prova fra le strade di Milano
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Negli ultimi anni le maggiori città del mondo hanno assistito al vero e proprio scoppio del fenomeno del car sharing. Questa parola, "sharing", non significa altro che "condivisione" ed è stata associata non soltanto alle auto, anche alle biciclette, ai monopattini e agli scooter elettrici. Proprio a quest'ultima categoria appetiene Cityscoot, start-up francese fondata nel 2014 e oggi attiva in quattro città d'Europa: Parigi, Nizza, Milano e Roma.
In totale, la società vanta 4.500 scooter in funzione, lo scorso aprile è inoltre sbarcata con successo nella nostra capitale, molte persone però conoscono ancora poco il servizio, abbiamo così deciso di provarlo fra le strade di Milano e raccontarvi la nostra esperienza diretta: come sarà andata?

Il mondo Cityscoot

Come abbiamo detto sopra, gli scooter Cityscoot sono completamente elettrici, dunque non inquinano le città in cui sono attivi, sono estremamente silenziosi e promettono una discreta accelerazione elettrica. Il primo passo da fare per guidare uno scooter della compagnia è ovviamente scaricare l'app Cityscoot sul proprio telefono (iOS o Android) e registrarsi. È un'operazione che richiede un po' di tempo e attenzione, poiché per ovvi motivi bisogna fornire anche la propria patente di guida, fondamentale per l'attivazione del profilo - come del resto succede anche con altre app di mobilità condivisa.
Una volta caricati tutti i dati, l'attivazione completa da parte del team Cityscoot ha richiesto pochi minuti d'attesa (15-20), mettendoci finalmente a disposizione l'intera flotta disponibile nella città di Milano.
Trovare un veicolo è estremamente semplice, ogni unità è localizzata sulla mappa e si può prenotare per 10 minuti - tempo in cui dobbiamo raggiungere il mezzo prima che torni a disposizione di altre persone. In fase di prenotazione, l'app ci fornisce un PIN numerico di 4 cifre, che andrà inserito sul tastierino presente sullo sterzo di ogni scooter. Una volta immesso il codice, si è pronti a partire, o quasi.


Pronti, via!

Per guidare occorre infatti prima indossare il casco situato all'interno della sella, che si apre automaticamente una volta inserito il PIN - e sì, se ve lo state chiedendo ce n'è soltanto uno a disposizione. Allacciato per bene il casco, di tipo JET, senza visiera e con il mento scoperto, possiamo finalmente scendere dal cavalletto e spostare la leva dell'accensione su ON.
Ovviamente non si sente nessun suono di accensione, il motore è semplicemente pronto ad andare, nel più totale silenzio. Se avete già guidato un veicolo elettrico, l'accelerazione delle unità Cityscoot sarà una piacevole conferma, se invece è la vostra prima volta sarà una discreta sorpresa: abbiamo a disposizione un notevole sprint in fase di partenza, il che in città può significare sgusciar via nel traffico senza problemi e scattare subito ai semafori, senza temere rivali.

I veicoli Cityscoot sono poi abbastanza "massicci", soprattutto rispetto ad altri competitor nello sharing elettrico, scooter nel vero senso della parola non propriamente dal "peso piuma", il che li rende molto stabili in strada anche in condizioni particolari. Milano ad esempio è tappezzata di pavé, talvolta anche molto irregolare, che se percorso senza gli adeguati ammortizzatori può essere una vera tragedia - pensiamo alle auto più anziane, a molte biciclette e ai monopattini elettrici.
I veicoli Cityscoot si sono dimostrati all'altezza anche di questo "ostacolo", superandolo senza scossoni di sorta e procedendo dritti verso la meta; ci hanno dato sicurezza anche attraversando piccole buche e parti di asfalto sconnesso.

Tutto sotto controllo

Tornando alla conformazione del veicolo, bisogna dire che sullo sterzo troviamo davvero numerose informazioni: abbiamo costantemente sott'occhio l'autonomia del veicolo (anche tramite app in fase di prenotazione), sappiamo se stiamo uscendo fuori dalla zona operativa, se la sella è aperta e se il casco è presente o meno.
Il display centrale inoltre ci dà in tempo reale una panoramica della carica, i km percorsi durante ogni singolo viaggio e la velocità di crociera.

A tal proposito, nonostante uno scatto deciso in fase di accelerazione, questi scooter possono essere paragonati a dei 50cc tradizionali, dunque non aspettatevi di superare i 50 km/h, in ambito cittadino però è un limite assolutamente accettabile - nonché l'unico concesso per legge insieme ai 30 km/h in zone ultra centrali.
La marcia, grazie all'elettricità, risulta estremamente silenziosa, questo fa bene all'inquinamento acustico ma può mettere a rischio i pedoni che non ci sentono in alcun modo arrivare. Questo chiede al conducente una soglia di attenzione più alta in zone molto trafficate, poiché la gente potrebbe non accorgersi del nostro arrivo in fase di attraversamento - e purtroppo sono ancora molte le persone che non badano all'assenza di strisce pedonali.

Quanto costa?

Una volta arrivati a destinazione, abbiamo la possibilità di mettere lo scooter in pausa e riprenderlo successivamente, senza che nessuno possa noleggiarlo. Ovviamente il conteggio dei minuti continua a nostro discapito, può essere però una funzione utile nel caso in cui bisogna sbrigare una faccenda al volo presso un ufficio o un negozio.
Per riprendere il controllo del mezzo basta immettere di nuovo il PIN iniziale e si è di nuovo in marcia. Per concludere il noleggio invece si può parcheggiare (va bene qualsiasi posto all'interno della zona operativa, purché sia un parcheggio "autorizzato", che non vada a intralciare il marciapiede o la strada), spegnere il veicolo, rimettere il casco sotto la sella e fare uno swipe di chiusura all'interno dell'app.
Un servizio funzionale che ci ha davvero divertito, ma quanto costa? Qui tocchiamo un tasto che Cityscoot può certamente andare a migliorare con il tempo: con il noleggio al minuto, si va a spendere 0,29 centesimi ogni 60 secondi di noleggio, questo significa che un tragitto di 25 minuti ci costa 7,25 euro.
Si può risparmiare acquistando un pacchetto da 100 minuti al prezzo di 22 euro, che dunque porta il costo al minuto a 0,22 euro, bisogna però calcolare quanti viaggi - mediamente - si riescono a fare con le nostre tratte standard.

Il servizio inoltre è attivo anche a Roma, dove i tempi di percorrenza sono solitamente più alti di Milano causa traffico e dimensioni stesse della città, certamente più dispersiva e meno raccolta. Dunque munitevi di calcolatrice prima di lanciarvi nel vuoto, anche se almeno "un giro di prova" va fatto a ogni costo, anche solo per il gusto di provare uno scooter elettrico, stabile, silenzioso e a zero emissioni. Un veicolo che può toglierci dai guai nel momento del bisogno, sgusciando via nel traffico come una piccola scheggia impazzita.