10 auto storiche dei videogiochi Gran Turismo: 25 anni di miti e leggende

Dal lontano Gran Turismo - The Real Driving Simulator al recente GT7: celebriamo 10 auto storiche della saga videoludica.

10 auto storiche dei videogiochi Gran Turismo: 25 anni di miti e leggende
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  • PS5
  • Sono passati più di 25 anni dalla nascita del titolo che ha rivoluzionato il mondo dei racing games. Diventato presidente di Polyphony dopo aver creato il suo primo videogioco, Motor Toon Grand Prix, Kazunori Yamauchi ha seguito il sogno di creare il miglior gioco di auto della storia, diventando una figura importante nel settore automobilistico a livello mondiale.
    Diverse furono le innovazioni proposte dal suo gioco, a cominciare dall'introduzione di una vera e propria carriera denominata "Modalità Gran Turismo" che affianca la più tipica modalità arcade. Oltre alle classiche gare e campionati, si aveva la possibilità di vivere un rapporto speciale con le proprie auto ma anche la struttura non era da meno, con la conquista obbligata di patenti per poter accedere agli eventi più prestigiosi.
    Una storia lunghissima fatta di grandi alti - su tutti il grandioso GT4, probabilmente il miglior capitolo della serie - e qualche tonfo. Andiamo a rivivere 25 anni di storia del famoso franchise ricordando alcuni dei veicoli più iconici del gioco, con i quali gli appassionati hanno macinato trionfi, crediti, chilometri ma soprattutto ore di grande intrattenimento.

    Subaru Impreza

    Superato lo scoglio dell'auto "d'avviamento" - come non citare la vecchissima Mazda FC Savanna RX-7 - per il neopatentato del gioco con un po' più di crediti da spendere, allora come oggi, i profili più interessanti di "seconde auto" provengono dal Giappone: dalla Nissan Fairlady Z alla Mitsubishi Lancer Evolution V GSR '98.

    La scelta più esteticamente affascinante oltre che ugualmente affidabile ricade probabilmente sulla Subaru Impreza Coupé WRX Type R STi Ver.VI '99, un'icona del motorsport per i suoi trascorsi sui terreni sterrati. Un'auto versatile, in grado di partecipare a una moltitudine di gare, veloce e maneggevole. La trazione integrale e la potenza generata dal motore permettono di mantenere il controllo in qualsiasi situazione, mentre la velocità massima elevata consente di avere la meglio su numerosi rivali.

    RUF CTR

    Il modello nella vita reale non avrebbe bisogno di alcuna presentazione, è la celeberrima Porsche 911. Paradossalmente però la sua fortuna nel mondo del gaming è data dalla sua peculiare denominazione, in ragion del fatto che Porsche ha a lungo intrattenuto un accordo esclusivo con EA (Electronic Arts) per offrire il nome Porsche solo nei giochi prodotti da quest'ultima come Need for Speed.

    Questo ha significato che ogni altro videogioco doveva accontentarsi della denominazione di "serie B" RUF, casa automobilistica tedesca specializzata nello sviluppo, elaborazione e tuning dei modelli Porsche (all'asta una rara RUF Rt12). Prima di vedere il gruppo tedesco arrivare per la prima volta in GT Sport nel 2017, i giocatori di Gran Turismo non avevano altra scelta che divertirsi con il RUF CTR Yellowbird, più veloce di una Porsche 930 e considerata l'auto di serie più veloce del suo tempo.

    Nissan GT-R

    Se si pensa a Gran Turismo la mente non può non andare alla più celebre auto GT prodotta dal Sol Levante. La "nuova" Nissan GT-R - commercializzata a partire dal 2007 - è un'automobile concettualmente diversa dalle precedenti versioni.

    Se questi ultimi erano adattamenti "più spinti" di normali berline, la GT-R invece era frutto di un progetto ben definito e mirato alla costruzione di una vera supercar. Tale intenzione è espressa anche attraverso l'abbandono del nome Skyline a favore della sola sigla GT-R.
    L'auto, veloce e maneggevole, è disponibile in tutti i capitoli del gioco in infinite versioni e livree, fra le più apprezzate vi sono la Nissan Skyline GT-R (storia del mito Nissan Skyline) e la Nissan GT-R N24 GT Academy '12. La prima è una delle auto preferite dagli amanti del tuning e la sua enorme potenza, abbinata a una tenuta di strada fenomenale, la rende la scelta adatta per chi ama andare a tutto gas e buttarsi nelle curve senza troppe remore, la seconda campeggia nella copertina dell'edizione speciale GT5: Academy Edition. La GT-R è anche la regina del capitolo GT5 "Prologue".

    Ford GT

    La Ford GT è la star di Gran Turismo 4, capitolo chiave del franchise; campeggia nella sua colorazione bianco-nera sia nella copertina del gioco sia nella bellissima sequenza introduttiva. È un veicolo iconico non solo per la storia dell'automobilismo ma anche per la serie Gran Turismo.

    La vediamo infatti comparire sin da Gran Turismo 2 fino all'episodio più recente. Che sia nella sua costosissima, antica e iconica veste Gulf degli anni '60 o nella rinnovata versione prodotta dalla Casa di Detroit dal 2004 al 2006, la sua carrozzeria super leggera, il V8 da oltre 550 cavalli ma soprattutto i suoi 330 km/h di velocità massima e i 3,3 secondi della sua accelerazione da 0 a 100 la rendono una delle auto preferite dai fan di Gran Turismo.

    Dodge Viper GTS-R

    La Viper GTS-R è un mostro di potenza che arriva dagli Stati Uniti. Un'auto da corsa di classe GT che ha avuto successo in diversi eventi di resistenza alla fine degli anni '90. Il suo imponente motore V10 le ha permesso di vincere per tre volte la 24 Ore di Le Mans.

    Apparsa in Gran Turismo 2 (modello '99) e accessibile in quasi tutti i Gran Turismo a partire da Gran Turismo 3 A-Spec (modello '00), la Viper GTS-R è con i suoi fari gialli un'auto sportiva emblematica di Gran Turismo, uno dei bolidi a trazione posteriore più indomabili del gioco. La Viper continua a essere un fattore imprescindibile anche dei nuovi capitoli, in Gran Turismo 7 la Dodge Viper SRT GT3-R ‘15 si conferma infatti un veicolo di punta; la più potente e migliore nel complesso auto del Gr. 3. Al prezzo di 450.000 crediti, un vero affare (qui la nostra recensione di Gran Turismo 7 su PS5).

    Toyota Castrol Tom's Supra

    La Toyota Castrol Tom's Supra '97 è un'auto leggendaria. Appartenente alla classe GT500, la classe regina del Super GT, riuscì a porre fine al regno della GT-R nel 1997 grazie alle capacità di guida di Michael Krumm e Pedro de la Rosa.

    Venduta per 900.000 crediti in GT5 e GT6, la Castrol Tom's Supra, chiamata così in onore di Tom's Hardware, è una delle auto preferite dagli intenditori della serie, anche se come tutte le auto a trazione posteriore bisogna avere una certa dimestichezza prima di affrontare le gare più impegnative. Un'auto che può contare su pochi rivali in questa saga. Per la cronaca la vera macchina è stata trovata nel 2020 in un magazzino in Giappone (ritrovata in un garage la Toyota Castrol Tom'S Racing Supra), malconcia e senza motore e subito una raccolta fondi è stata lanciata per riportare l'auto da corsa al suo antico splendore.

    Pagani Zonda R

    Il marchio italiano Zonda, fondato negli anni Novanta dall'argentino Horacio Pagani, è da molto tempo legato al più famoso franchise di videogiochi a tema racing. Sin dal terzo capitolo il marchio di supercar compare con i modelli C12, C12S e LM Race Car '01.

    Qui però parliamo della Zonda R '09, auto che debutta nel quinto episodio della serie. Il prezzo di 2.600.000 crediti è elevato ma il veicolo può anche essere ottenuto come premio conquistando determinati eventi. La Zonda R non è omologata per la circolazione stradale, ideata esclusivamente per l'utilizzo su pista. Il V12 6 litri Mercedes che la equipaggia sprigiona 750 cavalli mentre il telaio in fibra di carbonio e titanio la rende - oltre che esteticamente meravigliosa - maneggevole e velocissima. È l'auto perfetta per chi vuole divertirsi alla guida, stabile in curva ma pronta a imbizzarrirsi se si preme troppo presto il pedale dell'acceleratore.

    Chaparral 2J

    Apparsa per la prima volta nell'ormai lontano Gran Turismo 4 la Chaparral 2J è una piacevole conferma per gli appassionati del gioco, figurando anche nei successivi capitoli della serie (5-6-7). Nota per le sue soluzioni aerodinamiche audaci in un'epoca ancora pionieristica la 2J era una vera e propria "follia ad effetto suolo".

    La 2J adotta una soluzione estremamente rozza ma anche estremamente efficace per ottenere questo risultato: il retrotreno è sigillato a terra su tre lati tramite minigonne simili a quelle che verranno usate anni dopo sulle Wing Cars di F1 e due grosse ventole, azionate da un motore ausiliario a 2 tempi da 45 CV, sono posizionate all'estremità posteriore della vettura e aspirano l'aria dal fondo soffiandola via dal retro. Il motore vero e proprio è un V8 Chevy che sviluppa circa 700 CV, il blocco è in alluminio e contribuisce a contenere il peso rispetto ai pesanti blocchi in acciaio degli avversari. Il vero vantaggio, però, non era tanto l'altissimo valore di carico generato, quanto il fatto che questo carico fosse costante ad ogni velocità: a differenza delle vetture tradizionali infatti, che producono maggior deportanza a maggiori velocità, i ventoloni schiacciavano al suolo la 2J anche da ferma.

    L'idea in un certo senso funzionò: la 2J corse nella stagione 1970 della Can Am, demolendo la concorrenza sul giro secco con distacchi nell'ordine dei secondi, purtroppo però altrettanti guasti meccanici le impedirono di coronare l'impresa con una vittoria.

    La vettura corse solo nel 1970, l'anno successivo fu bandita ed esclusa dalle competizioni, sia per proteste da parte della Mclaren (che in quegli anni dominava) sia per ragioni di sicurezza poiché molti piloti lamentavano del fatto che guidando in scia alla 2J si veniva investiti da polvere, sassi e detriti letteralmente sparati dalle ventole. Il costo sul gioco si aggira nell'ordine dei milioni di crediti ma è un valido investimento per uno degli aspirapolveri più leggendari nella storia del motorsport.

    Suzuki Escudo Pikes Peak Version

    Questa versione della Suzuki Escudo è un'auto con una potenza mostruosa creata appositamente per la celebre Pikes Peak International Hill Climb, una gara di rally caratterizzata da una salita costante e da più di 156 curve.

    È la regina indiscussa dei primi capitoli della saga: con un motore da 985 cavalli e un peso che si aggira intorno agli 800 chilogrammi è facile capire il motivo per cui quest'auto è entrata nel cuore di tutti gli appassionati di Gran Turismo. Con questo bolide vincere le gare è così facile che sembra quasi di barare, ma se si esagera con la velocità si corre il rischio di decollare.

    Red Bull X ‘10

    Progettata dal leggendario Adrian Newey - ingegnere capo Red Bull Racing - e da Kazunori Yamauchi è un prototipo da competizione ideato espressamente per il quinto capito della celebre serie.

    Il prototipo è stato pensato per dare ai fan del gioco l'auto migliore che sia stata mai costruita, capace di vantare una velocità imbattibile al di fuori delle normative. Un'auto in grado di rifilare 20 secondi a un'auto di F1, rispetto alle quali si dimostra migliore sia in termini di velocità che di manovrabilità, anche grazie alle sue quattro ruote coperte che ne aumentano la deportanza a bassa e a media velocità. Doveva essere alimentata da un motore a induzione forzata in grado di produrre 1.479 CV, con la capacità di raggiungere i 470 km/h e una forza di 6 G, ma in seguito Adrian Newey decise di introdurre la tecnologia ventilata per migliorare l'aerodinamica, da lungo tempo un suo sogno.
    In questo modo l'aria, costretta a passare sotto l'auto, fa abbassare la pressione dell'aria sotto la vettura generando una forza costante indipendentemente dalla velocità e mantenendo un'alta velocità anche in curva.

    La X2010 quindi è in grado di raggiungere i 500 km/h con un peso di 545 kg grazie al rivestimento in carbonio e al vetro protettivo simile a quello dei jet militari. Nei capitoli successivi, oltre a delle Quest dedicate al mondo Red Bull, Gran Turismo produrrà altre versioni della vettura: la X2011, la X2014 (accompagnata da una serie di versioni "Junior") e infine la X2019.