Volkswagen Tiguan Plug-in Hybrid: tanto spazio e un pizzico di grinta

La Tiguan in versione Plug-in Hybrid è un SUV concreto e piacevole da guidare, sia in città che in autostrada, il tutto con il massimo comfort.

Volkswagen Tiguan Plug-in Hybrid: tanto spazio e un pizzico di grinta
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Tanto comfort e spazio, guida piacevole e un'alimentazione ibrida perfetta per la città. Possiamo riassumere così la nostra prova della Volkswagen Tiguan e-Hybrid, unico modello elettrificato della gamma. La Tiguan è un SUV dal successo ormai cristallino, basta guardarsi in giro per capirlo, vista la presenza costante sulle strade italiane.
Soprattutto la seconda versione, in produzione dal 2016, ha portato un look moderno e minimale, insieme a una dotazione tecnologica di tutto rispetto, aggiornata costantemente nel corso del tempo. Avevamo già incontrato la Tiguan nel 2018 nella sua variante diesel, ora però è l'ibrido a catalizzare le attenzioni, ecco perché Volkswagen ha deciso, alla fine del 2020, di lanciare un modello elettrificato, che abbiamo provato nel corso delle ultime settimane.

Il design sempreverde della Volkswagen Tiguan

Per essere un progetto del 2015 la Volkswagen Tiguan è invecchiata molto bene. Il merito va al lavoro svolto da Volkswagen nel corso del tempo, che ha saputo aggiornarne le linee per mantenerle al passo coi tempi.

Le dimensioni sono importanti ma non esagerate, con una lunghezza di 4,5 metri, una larghezza di 1,8 metri e un'altezza di 1,6 metri. Il look dipende molto dall'allestimento, per i più sportivi c'è la più costosa R-Line, nel nostro caso invece abbiamo provato la variante di mezzo Elegance, meno aggressiva ma con tutto quello che serve. Il frontale trasmette grinta, merito anche dei fari IQ.Light a LED, che danno un tocco di personalità in più e illuminano molto bene la strada. Piacevoli anche i giochi di luce che si creano al posteriore quando si apre la macchina. La versione di prova che abbiamo utilizzato monta dei cerchi in lega da 18 pollici, funzionali ma leggermente sottodimensionati rispetto allo spazio disponibile nel passaruota: per i più attenti al look meglio puntare su dimensioni superiori. Insomma, la versione ibrida non si differenzia rispetto alle altre varianti ma non è un problema. Unica piccola aggiunta: uno sportellino sul lato destro del cofano, dove è installato il connettore per la ricarica.

Spazio e qualità

Se si esclude la presenza del motore elettrico e delle batterie, la Tiguan e-Hybrid è identica alle varianti con motore termico, anche negli interni. Interni che offrono tanto spazio sia davanti che dietro, oltre che materiali di qualità.

Dalla plancia alle plastiche è difficile trovare elementi economici, in questo modello Volkswagen ha anche limitato l'utilizzo di plastiche lucide, che tendono a sporcarsi troppo facilmente. L'attenzione per i dettagli è palese, basta osservare i portaoggetti laterali, rivestiti di un materiale morbido, come anche il sistema di illuminazione interno, che permette di scegliere il colore e di creare giochi di luce di sicuro impatto. Ad esempio, attivando la modalità GTE i LED si colorano di blu, a sottolineare l'attivazione del preset più sportivo. Gli interni poi sono molto luminosi, merito delle ampie superfici vetrate. Non mancano nemmeno le USB Type C per la ricarica degli smartphone.

Il sistema di infotainment è gestito da due schermi, uno davanti al guidatore in sostituzione della strumentazione analogica, l'altro al centro della plancia per il controllo delle funzioni più avanzate.

A ben guardare sono proprio gli schermi a tradire un po' l'età del progetto, oggi i canoni estetici sono un po' cambiati e la Tiguan è rimasta leggermente indietro, ma resta il fatto che il sistema pensato da Volkswagen è ancora funzionale e integra tutte le più moderne tecnologie, compreso Apple CarPlay in modalità wireless.
Uno dei punti forti è sicuramente l'insonorizzazione, il motore a benzina unito a quello elettrico sono praticamente inudibili durante la marcia, a meno che non si spinga forte sull'acceleratore. Rispetto ai modelli termici lo spazio nel bagagliaio è leggermente ridotto, si passa da 615 litri a 600 litri, questo perché sotto al portabagagli sono state inserite le batterie. La Tiguan non è nata con l'elettrico nel sangue, si è adattata, ma resta il fatto che lo spazio a disposizione rimane elevato. Unico appunto, l'apertura elettrica del portellone non è delle più rapide.

Perfetta in città, in autostrada invece i consumi aumentano

La Tiguan e-Hybrid offre un motore a benzina 1.4 da 150 CV, unito a un propulsore elettrico da 115 CV. Volkswagen ha inserito diverse modalità di guida, è possibile utilizzare il solo motore termico come anche il solo motore elettrico, oppure combinarli per ottimizzare i consumi.

Non bastasse questo, tramite il selettore del cambio automatico si può attivare la frenata rigenerativa automatica, con cui guidare senza praticamente premere sul freno, oppure prediligere il veleggio, due opzioni da utilizzare in base al contesto.
La nostra prova si è svolta soprattutto in autostrada e in città, due contesti che mostrano pro e contro della tecnologia ibrida. Volkswagen dichiara 50 km di autonomia in modalità elettrica, un obiettivo decisamente ottimistico da raggiungere nella realtà. Come sempre dipende tutto da quanto si preme sull'acceleratore e su quanto si sfruttano il veleggio e la frenata rigenerativa, nel nostro caso in media abbiamo fatto tra i 25 e i 35 km con un pieno di energia.
Abbiamo ricaricato l'auto sempre da casa, grazie all'utilizzo di pannelli solari per abbattere ulteriormente i costi, in un tempo di circa 5 ore per passare dallo 0 al 100%, con 2,3 kW di potenza. In alternativa è possibile caricarla in circa 3 ore e mezza utilizzando un Wallbox ID. Charger da 3,6 kW.

Per l'uso cittadino va più che bene, quando invece si arriva in autostrada meglio attivare subito la modalità ibrida, che sfrutta anche il motore a benzina. In realtà in questo contesto è proprio il motore termico a essere sotto stress, le dimensioni e il peso della vettura (con l'aggiunta delle batterie) si fanno sentire, con i consumi che aumentano di conseguenza. La Tiguan e-Hybrid è pensata per spostamenti quotidiani brevi e per qualche viaggio più lungo saltuario, se si fanno lunghe percorrenze tutti i giorni meglio puntare sulle varianti diesel, che costano meno e sono più adatte all'autostrada.

Consumi bassi in città, un po' meno in autostrada quindi, ma come si guida la Tiguan? Dobbiamo ammettere che ci ha sorpreso non poco, il comfort di marcia è sempre elevato, inoltre le sospensioni riescono bene ad assorbire le asperità pur mantenendo un'impostazione più rigida della media in campo SUV. Anche lo sterzo si è dimostrato reattivo e preciso. Se a questo aggiungiamo uno scatto da 0 a 100 km/h in 7.5 secondi otteniamo un SUV che è anche divertente da guidare - e viste le dimensioni non è affatto scontato.

Premendo il pulsante GTE si ottengono prestazioni ancora superiori, unendo la potenza del motore a benzina a quella del propulsore elettrico. La differenza si sente subito, soprattutto nella spinta, ma ovviamente i consumi aumentano.
Ottima è poi la dotazione tecnologica, in cui abbondano gli ADAS. Dall'ottimo Cruise Control Adattivo (con funzione Stop&Go) passando per la frenata d'emergenza con riconoscimento dei pedoni non manca nulla. L'elenco comprende anche il Lane Assist, il monitoraggio dell'angolo cieco e il riconoscimento della segnaletica, anche se tutto dipende dall'allestimento scelto.
I prezzi partono da 43.400 euro per l'allestimento Life, salendo a 48.400 euro per il modello Elegance e a 49.100 euro per la variante R-Line, cifre elevate ma in linea con quelli che sono i prezzi di riferimento per questo segmento di mercato. La Tiguan Plug-in Hybrid è inoltre compatibile con i nuovi incentivi auto e moto 2022 operativi dal 16 maggio.