Volkswagen ID.4 alla prova: la gamma ID entra nel mondo dei SUV

La nuova ID.4 di Volkswagen è un SUV di notevoli dimensioni e 100% elettrico, pensato per le famiglie e per una guida confortevole.

Volkswagen ID.4 alla prova: la gamma ID entra nel mondo dei SUV
Articolo a cura di

Volkswagen continua a puntare forte sull'elettrico. Il progetto della casa tedesca non è certo segreto, fin dalla presentazione della ID.3 era chiaro che la gamma si sarebbe espansa con modelli ancora più grandi e performanti, come la nuova ID.4, un SUV pensato per le famiglie che hanno bisogno di spazio e che intendono abbracciare appieno la mobilità elettrica.
Si tratta del primo SUV al 100% elettrico realizzato da Volkswagen, un onore, e un onere, non di poco conto, visto che proprio il segmento dei SUV è quello con la più forte crescita nel mercato attuale. L'abbiamo provata nei dintorni di Verona e sulle rive del lago di Garda, scoprendo una vettura che predilige il comfort alle prestazioni, pur rimanendo briosa, puntando anche su un carico tecnologico notevole e su un'abitabilità interna da prima della categoria.

Stile ID

La ID.4 si differenzia da tutti i SUV della casa di Wolfsburg e riprende i dettami stilistici visti nella ID.3, con le dovute differenze in termini di dimensioni. Essendo un'elettrica pura le linee sono fortemente influenzate dalla ricerca del più basso coefficiente aerodinamico (Cx di 0.28), che hanno portato alla realizzazione di una scocca affusolata e sinuosa, priva di spigoli. Nella parte frontale spiccano i fari LED, offerti di serie, nella nostra versione di prova erano però presenti i più evoluti fari a matrice di LED IQ.Light, sempre ottimi nel disegnare la luce sulla strada in modo completamente automatico. Ognuno di essi è composto da 18 LED, undici dei quali possono essere gestiti singolarmente: questo consente di utilizzare gli abbaglianti in ogni condizione, in presenza di altre vetture le luci vengono abbassate dal sistema, in questo modo si ha sempre la visione ottimale della strada senza disturbare gli altri guidatori. Sempre sul frontale si fa notare l'assenza della calandra e la generale muscolosità del design, che possiamo riassumere in una parola: fluido.

Le linee arrotondate fluiscono fino al retrotreno, dove sono installati i nuovi gruppi ottici con LED 3D (optional, ma di serie sono comunque forniti dei fari LED). A dispetto di un design che trasmette più comfort che adrenalina, come giusto che sia visto il target della ID.4, Volkswagen ha scelto cerchi di dimensioni molto generose, da ben 21 pollici nelle varianti che abbiamo provato.
Alla base della nuova ID.4 troviamo ovviamente la piattaforma modulare MEB, protagonista di tutte elettriche della casa tedesca. Le batterie sono poste al centro, nella parte bassa, per dare maggiore stabilità, mentre il motore è posizionato tra le due ruote posteriori. Per ora questa è l'unica motorizzazione offerta, nei prossimi mesi però arriverà anche la variante GTX, dotata di due motori elettrici, uno all'anteriore e uno al posteriore, con trazione 4x4 e una maggiore potenza.
Grazie all'assenza del motore termico Volkswagen è riuscita a ottimizzare al meglio le dimensioni. ID.4 è lunga 4.584 mm, con un passo di 2.766 mm, molto vicino alla più grande Tiguan Allspace: il risultato è una vettura più corta di 12 cm rispetto alla Tiguan ma con un'abitabilità interna molto simile.

Tanto spazio e tanta tecnologia

Gli interni della nuova ID.4 trasmettono subito una netta sensazione di leggerezza. La strumentazione e il design minimalista sono solo la punta dell'iceberg, perché lo spazio all'interno dell'abitacolo è notevole. In cinque si sta comodi e con tanto spazio anche sul sedile posteriore, mentre il bagagliaio, da 543 litri (espandibile a 1575 abbattendo gli schienali), offre il giusto spazio per almeno quattro passeggeri. Sul fronte dei materiali il passo in avanti rispetto alla ID.3 si vede subito, con la presenza di plastiche di maggiore qualità sulla plancia, solo nella parte bassa degli interni si nota un leggero peggioramento.
A farla da padrone sono ovviamente i due schermi, dedicati rispettivamente alla strumentazione e al controllo dell'infotainment della vettura, un sistema speculare rispetto a quello visto su ID.3. Quello di fronte al guidatore è da 5.3 pollici e mostra solo le informazioni essenziali, come il livello di carica della batteria, le informazioni del navigatore e poco altro.

Al suo fianco è invece installato un display da 12 pollici con sistema Discover Pro, che rimane però un optional, di base è installato infatti uno schermo da 10", con cui gestire tutte le tecnologie della vettura. L'esperienza di utilizzo è la stessa che abbiamo descritto nella prova su strada della ID.3, non cambia nulla, compresa la piena compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, entrambi in modalità wireless. Del resto Volkswagen ha pensato questo sistema per essere facilmente replicabile su tutta la gamma ID, compreso il particolare selettore del cambio automatico posto di fianco allo schermo da 5.3 pollici.
Rispetto al nostro precedente incontro con la ID.3 una novità però c'è: il nuovo HUD con realtà aumentata. Il sistema operativo di Volkswagen è in continua evoluzione, l'ultimo aggiornamento ha portato novità importanti, soprattutto nella correzione di alcuni bug ravvisati nelle precedenti build del software della casa tedesca, ma anche nuove funzioni.

Ora, tutte le ID predisposte per l'HUD possono utilizzarlo e il risultato è davvero eccellente. L'HUD proietta direttamente sul vetro davanti al guidatore informazioni come la velocità, la segnaletica stradale e lo stato di funzionamento di alcuni assistenti alla guida. La differenza rispetto ad altri HUD è che le indicazioni sulla navigazione vengono date attraverso delle icone animate che compaiono direttamente sulla strada, fluttuando davanti agli occhi del guidatore, che in questo modo non deve mai spostare lo sguardo dalla strada. L'effetto wow è assicurato, ma questa tecnologia si è rivelata anche funzionale e già ben implementata all'interno del sistema di navigazione.

Autonomia e prova su strada

La ID.4 è disponibile in due varianti, una con batteria da 77 kWh con ricarica massima da 125 Kw e 204 cv, che abbiamo utilizzato durante la prova, e una da 52 kWh con ricarica da 100 Kw e 170 cv. L'autonomia dichiarata varia in base all'allestimento, si parte dai 344 km del modello con batteria da 52 kWh e allestimento City salendo poi a quello Life, con batteria da 77 kWh e possibilità di raggiungere i 520 Km. Le varianti Business e Tech sono entrambe da 77 kWh e possono arrivare rispettivamente a 518 e a 509 Km, ovviamente in condizioni ottimali di utilizzo e senza premere troppo il piede sull'acceleratore. La ricarica può essere effettuata in 11.520 colonnine sparse per l'Italia, tra cui 76 di Ionity, fino a 125 Kw in corrente continua, mentre con l'alternata ci si ferma a 11 kW. Ricaricare queste vetture nella comune presa di casa è possibile ma è sconsigliabile, semplicemente perché in assenza di wallbox questo processo richiede molte ore per essere portato a termine.

L'autonomia reale varia molto in base al percorso, con il ciclo urbano decisamente favorito, del resto è il piatto forte delle elettriche, mentre uscendo dai confini cittadini si consuma inevitabilmente di più. Il nostro percorso di circa 200 Km, principalmente fuori città, non ha permesso di spremere a fondo la batteria, abbiamo inoltre utilizzato sempre la modalità Sport, che aumenta ancora di più i consumi: nonostante questo arrivare a un range tra i 350 e i 400 Km è piuttosto facile, a conferma della buona ottimizzazione generale della vettura. Con l'utilizzo esclusivo in città la percorrenza con una singola carica aumenta, ma non abbiamo provato la ID.4 in questo contesto durante il test.

Test che ha mostrato una ID.4 sufficientemente briosa, in grado di fare da 0-100 in 8.5 secondi, ma pensata soprattutto per offrire il massimo comfort di marcia. La spinta c'è tutta ma è più morbida rispetto ad altre elettriche, stessa cosa per le sospensioni, che assorbono bene le asperità dell'asfalto e sono meno rigide rispetto ad altre vetture dall'impostazione più sportiva.
Peccato solo per l'assenza della modalità One Pedal, molte elettriche permettono oggi di dimenticarsi del pedale del freno, grazie al recupero dell'energia in fase di decelerazione, che aumenta l'efficacia del freno motore. Nel caso della ID.4 questa decelerazione è solo accennata, con il risultato che bisogna usare il freno con più intensità rispetto ad altre elettriche. Tralasciando questo aspetto, l'idea alla base è la stessa vista nella ID.3 ma in salsa SUV, e porta con sé sospensioni più morbide ma anche un leggero rollio. Impressionante invece il raggio di sterzata, davvero ridotto per un SUV, che in città riesce a donare maggiore agilità nonostante le dimensioni non proprio contenute della ID.4.

ADAS e prezzi

La gamma ID è concepita per rappresentare il futuro, non possono quindi mancare tutti gli assistenti alla guida oggi disponibili. Di serie troviamo l'ottimo Cruise Control Adattivo con mantenimento della corsia, una tecnologia che Volkswagen ha affinato molto nel corso del tempo. Nelle prime versioni che abbiamo provato qualche anno fa la vettura tendeva a spostarsi da una parte all'altra della carreggiata, per seguire le linee di demarcazione, oggi invece il comportamento della ID.4 in autostrada è praticamente perfetto, riuscendo a rimanere sempre al centro della carreggiata e disegnando curve morbide e senza scossoni, a tutto vantaggio del comfort. La ID.4 in questo contesto si guida praticamente da sola, ma ricordiamo di prestare comunque la massima attenzione durante l'utilizzo di questa tecnologia.

Non mancano poi la frenata automatica d'emergenza, il riconoscimento della segnaletica stradale e di pedoni e ciclisti. Nelle versioni più complete è possibile anche lasciare alla vettura la regolazione della velocità, oltre alla gestione di volante e freno, basata sulla cartografia satellitare, sui sensori e sulla telecamera frontale, invece che sulla segnaletica stradale. Una modalità che rende la guida semi autonoma ancora più precisa e che adatta meglio la velocità in base al reale contesto di guida.
I prezzi della nuova ID.4 partono da 43.150 euro per la variante City da 55 kWh, adatta soprattutto all'uso cittadino vista l'autonomia ridotta, e salgono a 57.150 euro per la Tech con motore da 77 kWh, la più accessoriata. A questi prezzi vanno ovviamente sottratti gli incentivi statali e regionali, che possono portare il costo d'ingresso al mondo ID.4 a 32.710 euro.